Le avventure della notte di S. Silvestro

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Le avventure della notte di S. Silvestro
Titolo originaleDie Abenteuer der Silvester-Nacht
AutoreE. T. A. Hoffmann
1ª ed. originale1814-1815
Genereracconto
Sottogeneregotico, fantastico
Lingua originaletedesco
ProtagonistiIl narratore, Giulia, Erasmo Spikher.
CoprotagonistiPeter Schlemihl, la moglie di Erasmo, il figlio di Erasmo, Federico, il consigliere di giustizia.
AntagonistiIl dottor Dappertutto

Le avventure della notte di S. Silvestro (Die Abenteuer der Silvester-Nacht) è un racconto gotico - fantastico di Ernst Theodor Amadeus Hoffmann inserito nella raccolta Racconti fantastici alla maniera di Callot (Fantasiestücke in Callots Manier), la cui prima edizione uscì presso i tipi di Kunz tra il 1814 e il 1815 in quattro volumi[1].

Ispirato a Hoffmann dal suo amore per Julia Marc e a un episodio realmente occorsogli nel 1812[2], il racconto mette in risalto la concezione simbolico-metaforica della letteratura maturata dall’autore soprattutto sulla base delle sue vaste conoscenze in materia di occultismo e di mistica, oltre che dello studio del filosofo-teosofo Gotthilf Heinrich von Schubert[3].

Il racconto presenta molti dei contenuti tipici della narrativa hoffmanniana: lo sdoppiamento di personalità, il confine sempre incerto tra reale e fantastico, la passione ossessiva, gli aspetti grotteschi e deformanti della vita quotidiana nascosti sotto l’apparenza della normalità[3].

Struttura del racconto[modifica | modifica wikitesto]

Le avventure della notte di S. Silvestro si divide in sei brevi capitoli così intitolati: Prefazione del redattore, L’amata, Avventori in birreria, Apparizioni, La storia del riflesso perduto, Poscritto del viaggiatore entusiasta. La Storia del riflesso perduto è stata pubblicata anche come racconto singolo[4].

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Il narratore, recatosi alla festa di Capodanno in casa del consigliere di giustizia, incontra Giulia, la bellissima donna di cui è follemente innamorato. Giulia gli chiede di bere da una coppa di cristallo uno strano liquore, che fa cadere il narratore in uno stato sospeso tra la veglia e il sogno; ma l’arrivo del bizzarro marito della donna lo fa tornare bruscamente alla realtà ed egli si precipita in una birreria dove incontra Peter Schlemihl, ovvero l’uomo senza ombra, e un secondo curioso personaggio, Erasmo Spikher, che invece ha perduto il proprio riflesso e teme più di ogni altra cosa gli specchi e le superfici lucide. La mattina seguente il narratore trova nella sua camera d’albergo un manoscritto di Erasmo che racconta la sua incredibile storia e che rivela chi è veramente Giulia.

Edizioni italiane[modifica | modifica wikitesto]

  • E.T.A. Hoffmann, Romanzi e racconti, volume I (Gli elisir del diavolo), introduzione e nota bio-bibliografica di Claudio Magris, traduzioni di Carlo Pinelli, Alberto Spaini, Giorgio Vigolo, Einaudi, Torino, 1969.
  • E.T.A. Hoffmann, Il vaso d'oro. Pezzi di fantasia alla maniera di Callot, traduzione di Carlo Pinelli, Einaudi, Torino, 1995.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ I primi tre volumi uscirono nel 1814 e il quarto nel giugno del 1815. Cfr. Laura Bocci, La vita e le opere di E.T.A. Hoffmann, saggio introduttivo al volume La principessa Brambilla - Mastro Pulce, Garzanti, Milano, 1994.
  2. ^ Claudio Magris, L'esilio del borghese, in E. T. A. Hoffmann, Romanzi e Racconti, vol. I (Gli elisir del diavolo), Einaudi, Torino, 1969, paragrafo III.
  3. ^ a b Claudio Magris, L'esilio del borghese, cit.
  4. ^ Nell'antologia Racconti fantastici, introduzione di Giuseppe Argentieri, traduzioni di Carlo Pinelli, collana I Capolavori della Letteratura Romantica, Club degli Editori, Milano, 1969.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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