Lago supraglaciale

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Un lago supraglaciale sulla superficie del Ghiacciaio di Bering nel 1995.

Un lago supraglaciale è un laghetto di acqua liquida posto al di sopra di un ghiacciaio. Sebbene queste pozze siano effimere, possono comunque raggiungere chilometri di diametro ed essere profonde diversi metri, e durano talvolta mesi o anche decenni, ma sono in grado di svuotarsi nel giro di ore.

Arco di vita[modifica | modifica wikitesto]

Il laghi possono formarsi dalla fusione in superficie durante i mesi estivi, o nel corso di anni dalla pioggia, come quella provocata dai monsoni, e possono dissiparsi tramite l'esondazione delle sponde, o con la formazioni di crepacci.

Effetti sulle masse di ghiaccio[modifica | modifica wikitesto]

I laghi con diametro maggiore di ~300 m sono in grado di creare crepacci che si riempiono di fluido nell'interfaccia ghiacciaio/letto. Quando questi crepacci si formano, occorrono solo 2-18 ore per svuotare il lago, rifornendo di acqua calda la base del ghiacciaio - che lubrifica il letto facendo sì che il ghiacciaio fluttui (surge).[1] Il tasso di svuotamento per un tale lago è equivalente a quello del flusso delle Cascate del Niagara. Tali crepacci, quando si formano sulle piattaforme glaciali, possono penetrare nell'oceano sottostante e contribuire allo scioglimento (breakup) della piattaforma.[2]

I laghi supraglaciali hanno anche un effetto di riscaldamento sui ghiacciai dato che, avendo un'albedo più bassa del ghiaccio, l'acqua di conseguenza assorbe più energia solare, causando il riscaldamento e (potenzialmente) ulteriore fusione.

Lo stesso argomento in dettaglio: Dinamica degli inlandsis.

Contesto[modifica | modifica wikitesto]

I laghi supraglaciali possono verificarsi in tutte le zone ghiacciate.

La recessione dei ghiacciai dell'Himalaya produce laghi vasti e di lunga vita, di molti chilometri di diametro e profondi decine di metri.[3] Questi possono essere delimitati da morene, alcuni dei quali sono abbastanza profondi da essere densamente stratificati.[3] La maggior parte sono in crescita fin dagli anni '50; da allora i ghiacciai si sono andati costantemente ritirando.[3]

Una proliferazione di laghi supraglaciali precedette il collasso della piattaforma Larsen B dell'Antartico nel 2001, [senza fonte] e questi due eventi potrebbero avere una correlazione fra loro. [senza fonte]

Questi laghi sono anche cospicui in Groenlandia e recentemente si è capito che sono dei grandi contributori al movimento del ghiaccio.

Sedimenti[modifica | modifica wikitesto]

Ngozumpa

Le particelle sedimentarie spesso si accumulano nei laghi supraglaciali e spesso vengono dilavati dall'acqua di disgelo o dalla pioggia che rifornisce i laghi.[4] Il carattere dei sedimenti dipende da questa fonte d'acqua, così come dalla vicinanza di una zona campionata sia al bordo del ghiacciaio che a quello del lago.[4] La quantità di detriti in cima al ghiacciaio hanno ugualmente un grande effetto.[4] Naturalmente, i laghi di lunga vita registrano una sedimentazione diversa rispetto ai laghetti di breve durata.[4]

I sedimenti sono dominati da frammenti grossolani (sabbia/ghiaia grossolana) e il tasso di accumulo può essere immenso: fino a 1 metro l'anno in prossimità delle rive dei laghi più grandi.[4]

Con la fusione del ghiacciaio, i depositi possono conservarsi come till superglaciale (alias morena supraglaciale).

Effetto del riscaldamento globale[modifica | modifica wikitesto]

Non è chiaro attualmente se il riscaldamento globale stia facendo aumentare l'abbondanza dei laghi supraglaciali; l'imminente ricerca spera di poter quantificare gli effetti - se ce ne sono - prodotti dal mutamento climatico.[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Krawczynski, M.J., Behn, M.D.; Das, S.B.; Joughin, I., Constraints on melt-water flux through the West Greenland ice-sheet: modeling of hydro-fracture drainage of supraglacial lakes, Eos Trans. AGU, 88(52), 2007, pp. Fall Meet. Suppl., Abstract C41B-0474. URL consultato il 4 marzo 2008 (archiviato dall'url originale il 28 dicembre 2012).
  2. ^ Lemke, P., J. Ren, R.B. Alley, I. Allison, J. Carrasco, G. Flato, Y. Fujii, G. Kaser, P. Mote, R.H. Thomas and T. Zhang (2007). "Observations: Changes in Snow, Ice and Frozen Ground Archiviato il 21 ottobre 2018 in Internet Archive.". in Solomon, S., D. Qin, M. Manning, Z. Chen, M. Marquis, K.B. Averyt, M. Tignor and H.L. Miller. Climate Change 2007: The Physical Science Basis. Contribution of Working Group I to the Fourth Assessment Report of the Intergovernmental Panel on Climate Change. Cambridge, United Kingdom and New York, NY, USA.: Cambridge University Press.
  3. ^ a b c (EN) Chikita, K., Jha, J.; Yamada, T., Sedimentary effects on the expansion of a Himalayan supraglacial lake, in Global and Planetary Change, vol. 28, n. 1-4, 2001, pp. 23–34, DOI:10.1016/S0921-8181(00)00062-X. URL consultato il 4 marzo 2008.
  4. ^ a b c d e (EN) Syverson, K.M., Sediment record of short-lived ice-contact lakes, Burroughs Glacier, Alaska [collegamento interrotto], in Boreas, vol. 27, n. 1, 1998, pp. 44–54. URL consultato il 4 marzo 2008.
  5. ^ (EN) Details of supraglacial lake research from Sarah Das, a specialist. Contains images.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]