La veglia all'alba

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La veglia all'alba
Titolo originaleThe Morning Watch
AutoreJames Agee
1ª ed. originale1950
1ª ed. italiana1959
Genereromanzo
Sottogenereautobiografico
Lingua originaleinglese
AmbientazioneVenerdì santo del 1923 in un collegio episcopale del Tennessee

La veglia all'alba (The Morning Watch) è un romanzo breve autobiografico dello scrittore statunitense James Agee pubblicato in lingua inglese dapprima nel 1950 nella rivista italiana Botteghe Oscure e l'anno successivo in volume dalla casa editrice statunitense Houghton Mifflin. Con una tecnica analoga al flusso di coscienza joyciano, l'autore segue le ore delle funzioni mattutine del venerdì santo dal punto di vista di un collegiale dodicenne. L'opera fu finalista al National Book Award per la narrativa nel 1952[1].

Storia editoriale[modifica | modifica wikitesto]

La veglia all'alba è un'opera letteraria di piccole dimensioni; per Thomas G. Bergin è «un'opera troppo breve e gracile per potersi considerare un romanzo»[2]. L'autore James Agee era dedito soprattutto alla critica cinematografica e alla scrittura di sceneggiature[3], pubblicò in vita pochissime opere letterarie e la sua fama letteraria è basata soprattutto sul suo romanzo autobiografico Una morte in famiglia pubblicato postumo nel 1957[4]. James Agee lavorò alla Veglia all'alba negli ultimi anni quaranta[5]. La vicenda è in parte autobiografica [6]. Dopo la morte del padre Hugh, avvenuta in un incidente stradale quando l'autore aveva appena sei anni (vicenda narrata nel romanzo Una morte in famiglia), dal 1919 al 1924 James Agee frequentò il collegio religioso maschile di St. Andrew a Sewanee (Tennessee)[7]. La veglia all'alba apparve dapprima nel 1950 in Italia, in lingua inglese, sulla rivista romana Botteghe Oscure[8]; nel 1951 fu pubblicato sia sulla rivista statunitense Partisan Review[9], sia in volume in lingua inglese nel 1951, edito da Houghton Mifflin, e l'anno successivo fu finalista al prestigioso National Book Award per la narrativa.[1]. The Morning Watch fu tradotto in lingua italiana da Giorgio Monicelli col titolo "La veglia all'alba" e pubblicato in Italia da quattro editori nell'arco temporale di cinquantasette anni.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

La veglia all'alba è lo studio psicologico, attuato con una tecnica analoga al monologo interiore, di un dodicenne di nome Richard, studente in un collegio episcopale statunitense, di cui non viene detto il nome, nelle prime ore del Venerdì santo del 1923. L'opera è divisa in tre parti. Nella prima parte, Richard è svegliato dal cappellano alle quattro meno un quarto nel dormitorio per partecipare alla veglia di preghiera delle ore 4 nella cappella della scuola; nella seconda parte, Richard va nella cappella, si immerge nella preghiera e decide di partecipare anche alla successiva veglia delle ore 4:30; nella terza parte, Richard lascia la cappella alle 5 del mattino ma, anziché ritornare immediatamente al dormitorio, si avvia con altri due compagni, tutti consapevoli di commettere una infrazione, verso uno stagno per dedicarsi al nuoto e ai tuffi. Il racconto si conclude con l'uccisione di una biscia, a cui si dà un significato quasi rituale, e con il ritorno dei ragazzi al collegio.

Critica[modifica | modifica wikitesto]

James Agee vedeva la scrittura cinematografica come un'opportunità per la ricerca di nuove linee stilistiche; anche nelle raccolte di poesie giovanili la scrittura di Agee univa alla modalità rievocativa dell'autobiografia, espressioni e costruzioni letterarie che riprendevano le tecniche cinematografiche della ripresa visiva e della dissolvenza[3]. È facile ravvisare uno sfondo autobiografico nel personaggio di Richard, il quale richiama Rufus, il bambino di sei anni protagonista del romanzo postumo Morte in famiglia. Per Jeffrey J. Folks, La veglia all'alba può essere considerato un sequel di Morte in famiglia[10]. Per Roger Ramsey le tre parti in cui è strutturata l'opera, di cui la parte centrale è preminente, creano una tensione a sfondo religioso[5]. Thomas G. Bergin rileva come la personalità del protagonista sia «dipinta con arte e tenerezza», che sia molto evidente l'influsso di Joyce e di Faulkner, ma che la breve opera abbia «qualità originali di esperienza» e sia «tutta percorsa dal tipico lirismo di Agee»[11].

Edizioni[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) 1952 National Book Awards Winners and Finalists, su nationalbook.org, National Book Foundation. URL consultato il 18 gennaio 2013.
  2. ^ T.G. Bergin, Dizionario Bompiani delle opere, p. 10707.
  3. ^ a b M.G.L Pacella, Enciclopedia del Cinema, 2003.
  4. ^ N. Rennison ed E. Wood, 2010.
  5. ^ a b R. Ramsey, 1972.
  6. ^ In una lettera indirizzata a John Huston, Agee scrisse che il protagonista era «a 12-year-old boy (roughly myself) at edge of puberty, peak of certain kinds of hypersensitive introversion, isolation, and a certain priggishness» ( John Wranovics, Chaplin and Agee: the untold story of the tramp, the writer, and the lost screenplay, New York, Palgrave Macmillian, 2005, p. 85, ISBN 1403968667.)
  7. ^ The University of Tennessee Libraries.
  8. ^ Botteghe Oscure, Scheda CIRCE, ID 25958.
  9. ^ Partisan Review Volume 18, Number 2 (March - April 1951).
  10. ^ J.J. Folks, 1996.
  11. ^ T.G. Bergin, Dizionario Bompiani delle opere, p. 10708.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Thomas G. Bergin, «Veglia mattutina (La) | The Morning Watch», in Dizionario Bompiani delle opere e dei personaggi di tutti i tempi e di tutte le letterature, X, Milano, RCS Libri, 2005, pp. 10707-10708, ISSN 1825-7887 (WC · ACNP).
  • (EN) Jeffrey J. Folks, James Agee's Fashioning of Guilt: "The Morning Watch", in The Southern Literary Journal, vol. 29, n. 1, Chapel Hill, University of North Carolina Press, Fall 1996, pp. 69-80.
  • (EN) Roger Ramsey, The double structure of "The Morning Watch", in Studies in the Novel, vol. 4, n. 3, Baltimore, The Johns Hopkins University Press, Fall 1972, pp. 494-503.
  • (EN) Nick Rennison e Ed Wood, James Agee (1909–1955), A Death in the Family, in 100 Must-Read American Novels, London, A & C Black Publishers Ltd, 2010, ISBN 978-1-40813-091-9.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • James Agee, su britannica.com.
  • James Agee, La veglia all'alba, su ilsaggiatore.com. URL consultato il 10 marzo 2024.
  • Marzia G. Lea Pacella, AGEE, James, in Enciclopedia del cinema, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2003-2004. URL consultato l'11 marzo 2024.


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