La regina dei Caraibi (romanzo)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
La regina dei Caraibi
AutoreEmilio Salgari
1ª ed. originale1901
Genereromanzo
Sottogenereromanzo di avventura
Lingua originaleitaliano
AmbientazioneMar dei Caraibi
SerieI corsari delle Antille
Preceduto daIl Corsaro Nero
Seguito daJolanda, la figlia del Corsaro Nero

La regina dei Caraibi è un romanzo di Emilio Salgari pubblicato nel 1901 da Donath; è il secondo romanzo del ciclo dei corsari delle Antille.

È il seguito del romanzo Il Corsaro Nero (ma l'autore stesso non decide se sono trascorsi uno o quattro anni) e precede (di sedici o diciotto anni) Jolanda, la figlia del Corsaro Nero. Il romanzo poi fornisce due date di ambientazione contraddittorie: il 1683, anno in cui è avvenuto storicamente l'assedio di Veracruz, e il 1680.

Ritroviamo qui il Corsaro Nero, tormentato dal rimorso per aver abbandonato in mare l'amata Honorata Van Guld, ma deciso a concludere la vendetta contro il duca Wan Guld, responsabile della morte dei suoi tre fratelli.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Il Corsaro Nero, accompagnato dai fidati Carmaux, Wan Stiller e Moko, nonché dal luogotenente Morgan e dall'equipaggio della Folgore, intraprende un lungo viaggio al fine di uccidere il carnefice dei suoi fratelli: il duca di Wan Guld. Oltre che dai suoi fidi compagni di ventura il Corsaro Nero è accompagnato da Yara: una bella principessa indiana la quale è innamorata del Corsaro e vuole vendicarsi anch'ella dello sterminio della sua famiglia. Il gruppo riesce, dopo varie avventure, a scoprire dove si trovi il duca Van Guld e cioè a Veracruz.

I filibustieri della Tortue, guidati dai condottieri (storicamente esistiti) Van Horn, Laurent e Grammont, con cui il Corsaro Nero si era accordato, conquistano la città, ma il duca riesce a fuggire nuovamente, e il Corsaro Nero, Carmaux, Wan Stiller e Moko vengono catturati e imbarcati verso la Florida per essere consegnati poi proprio al duca.

La Folgore, però, li raggiunge durante una tempesta e riesce a liberarli. Dopodiché, i filibustieri abbordano la nave del duca, il quale vedendosi perduto fa esplodere la propria nave, nella speranza di uccidere anche il proprio nemico. Tuttavia il Corsaro e i tre compari riescono a salvarsi a nuoto e ad approdare sulle coste caraibiche, mentre la Folgore, in fiamme, viene trascinata al largo dalla tempesta.

I quattro filibustieri, mentre attraversano le paludi e le foreste di quelle ignote coste, vengono catturati da alcuni indigeni. I quattro fortunati vengono poi salvati da Honorata Van Guld, creduta dispersa, che aveva fatto naufragio su quella costa ed era diventata regina della tribù, in quanto era considerata una divinità del mare. Ritrovata finalmente Honorata, il Corsaro, assieme alla duchessa, si impossessa di una scialuppa degli indigeni, e la coppia scompare nel Mar dei Caraibi.

Solo molti anni dopo, Morgan, miracolosamente riuscito a salvarsi e a ricondurre la Folgore alla Tortue, riceve da un capitano fiammingo una moneta con gli stemmi del signore di Ventimiglia e di Wan Gould, donata a quest'ultimo da un vecchio marinaio italiano.

Edizioni[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Letteratura: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di letteratura