La notte della svastica

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La notte della svastica
Titolo originaleSwastika Night
AutoreKatharine Burdekin
1ª ed. originale1937
1ª ed. italiana1993
Genereromanzo
Sottogenerefantascienza distopica
Lingua originaleinglese

La notte della svastica (Swastika Night) è un romanzo di fantascienza distopica della scrittrice britannica Katharine Burdekin, scritto sotto lo pseudonimo di Murray Constantine e pubblicato per la prima volta nel 1937. Il libro fu selezionato dal Left Book Club nel 1940.

Il romanzo è ispirato dall'affermazione di Adolf Hitler secondo cui il nazismo avrebbe creato un "Reich millenario".

Il romanzo è stato dimenticato per molti anni, fino a quando non è stato ripubblicato nel 1985, quando venne anche accerta la vera identità dell'autrice.[1] Negli anni successivi è stato tradotto in varie lingue.[2]

Lo storico letterario Andy Croft l'ha definito "la più originale di tutte le tante distopie antifasciste della fine degli anni trenta".[3]

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Lontano futuro, in un mondo in cui i nazisti e l'Impero Giapponese hanno sconfitto i loro nemici e conquistato il mondo (vincendo un'ipotetica seconda guerra mondiale non ancora scoppiata all'epoca della pubblicazione del romanzo). Alfred, il protagonista, è un inglese sulla trentina che lavora come meccanico di terra per l'Impero tedesco all'Aerodromo di Salisbury. Alfred si reca in Germania in pellegrinaggio per vedere i luoghi sacri dell'hitlerismo, la religione di questo mondo dominato dai nazisti. Tra i luoghi che visita vi sono la foresta sacra e l'aereo sacro di Monaco con cui Hitler vinse la guerra - si dice - volando personalmente a Mosca. In questo mondo, Hitler è descritto come un uomo alto sette piedi, con lunghi capelli biondi e occhi azzurri, che venne “esploso” dalla testa del Dio del Tuono ed era a sua volta un dio a pieno titolo. Viene predicato dai "Cavalieri" (un incrocio tra il tradizionale cavaliere feudale e un prete) che tramandano questo lavoro di padre in figlio.

Quando Alfred giunge al villaggio del suo amico nazista Hermann, incontra il Cavaliere locale, un vecchio di nome Friedrich von Hess, di cui Hermann lavora la terra. Il cavaliere rivela ad Alfred come la storia sia stata distorta da un uomo che anche di fronte alla verità ha proclamato Hitler un dio. Quest'uomo scrisse un libro che fece bruciare ai nazisti tutto ciò che contraddiceva il fatto - anche il libro stesso - e anche tutto ciò che rivelava la vita prima dell'impero o durante la vita di Hitler. Un antenato di von Hess scrisse la verità e affidò il segreto ai suoi discendenti e inoltre ottenne e conservò un'immagine di Hitler e di una giovane donna bionda, che Alfred all'inizio scambia per Hitler. Questo convince il già scettico Alfred che Hitler non era un dio, vedendo che Hitler era in effetti solo un piccolo uomo dai capelli castani con la pancia.

Alfred poi giura di riportare le donne a come dovrebbero essere, poiché esse sono state fatte diventare brutte, con la testa rasata e nessun rispetto di sé, venendo usate esclusivamente per la riproduzione; sono tutte segregate in un luogo a parte, da dove non possono scappare e sono considerate poco più che animali. Giura anche che insegnerà ciò che è nel suo libro ai suoi compagni inglesi e ad altri, in modo che alla fine possano causare la frantumazione dell'Impero tedesco mentre la convinzione che lo tiene insieme cade a pezzi. Insiste sul fatto che deve essere una ribellione ideologica e spirituale, poiché una ribellione violenta verrebbe schiacciata dagli eserciti di occupazione dei tedeschi. Il lettore può anche rendersi conto che una ribellione violenta aderirebbe solo alle convinzioni hitleriane di violenza e forza.

Verso la fine del romanzo Alfred torna in Gran Bretagna con il libro, dove inizia a insegnare a suo figlio con esso. Poche settimane dopo avere finito il libro Alfred, suo figlio ed Hermann (che ha seguito Alfred in Gran Bretagna) vengono quasi catturati dai soldati nazisti. Mentre Fred (il figlio di Alfred) fugge con il libro, Hermann e Alfred vengono scoperti, dopodiché Hermann attacca i soldati e viene ucciso. Dopo questo accaduto, i soldati cercano di scoprire la ragione della presenza di Hermann e Alfred, ma senza successo. Un soldato poi prende a calci il cadavere di Hermann, facendo impazzire Alfred dalla rabbia e facendogli perdere i sensi; il pestaggio è così grave che Alfred si sveglia in ospedale due giorni dopo e arriva a parlare con Fred un'ultima volta per continuare il suo lavoro poco prima di morire per le ferite.

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

John Clute ha descritto La notte della svastica come "una feroce anatomia femminista della guerra, del sessismo e del potere" ed elenca il romanzo tra i "titoli classici" della fantascienza tra le due guerre.[1] Adam Roberts ha scritto che "La storia prebellica di Burdekin si legge come orribilmente preveggente e la sua enfasi femminista [...] fornisce una critica estremamente valida del fascismo".[4] Lo storico letterario Andy Croft l'ha definito "la più originale di tutte le tante distopie antifasciste della fine degli anni trenta".[3]

Edizioni[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) John Clute, Science Fiction: The Illustrated Encyclopedia, Dorling Kindersley, 1995, pp. 121, 215, ISBN 0751302023.
  2. ^ (EN) Edizioni di La notte della svastica, in Internet Speculative Fiction Database, Al von Ruff.Modifica su Wikidata
  3. ^ a b (EN) Chris Hopkins, English Fiction in the 1930s: Language, Genre, History, London, Continuum International Publishing Group, 2006, p. 138, ISBN 0826489389.
  4. ^ Adam Roberts, The History of Science Fiction, Palgrave Macmillan. ISBN 0333970225 p.171.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Approfondimenti[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]