La grande scommessa

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La grande scommessa
Una scena del film
Titolo originaleThe Big Short
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno2015
Durata130 min
Rapporto2,40:1
Generebiografico, commedia, drammatico
RegiaAdam McKay
SoggettoMichael Lewis (libro)
SceneggiaturaAdam McKay, Charles Randolph
ProduttoreDede Gardner, Brad Pitt, Jeremy Kleiner, Arnon Milchan
Produttore esecutivoKevin J. Messick, Louise Rosner-Meyer
Casa di produzioneParamount Pictures, Plan B Entertainment, Regency Enterprises
Distribuzione in italianoUniversal Pictures
FotografiaBarry Ackroyd
MontaggioHank Corwin
Effetti specialiMichelle Dickson, Drew Jiritano, Paul Linden
MusicheNicholas Britell
ScenografiaClayton Hartley, Elliott Glick, Susan Ogu, Linda Sutton-Doll
CostumiSusan Matheson
TruccoJulie Hewett
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani
Logo originale del film

La grande scommessa (The Big Short) è un film del 2015 diretto da Adam McKay, tratto dal libro di Michael Lewis Il grande scoperto (The Big Short: Inside the Doomsday Machine).[1]

Tra gli interpreti principali del film Christian Bale, Steve Carell, Ryan Gosling e Brad Pitt, che interpretano un gruppo di investitori che avevano intuito cosa stesse per succedere sul mercato prima dello scoppio della crisi finanziaria del 2007-2008.

Candidato a cinque Premi Oscar tra cui miglior film, si è aggiudicato quello per la miglior sceneggiatura non originale.[2]

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Il film, ispirato ad eventi e personaggi reali, racconta le storie simultanee di tre gruppi di persone che hanno scoperto le basi per la crisi finanziaria del 2007-2008 e riescono a ricavarne enormi profitti.

Michael Burry[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2005 l'eccentrico manager di un hedge fund Michael Burry scopre che il mercato immobiliare statunitense è estremamente instabile, essendo basato su mutui subprime ad alto rischio. Giungendo alla conclusione che il mercato crollerà e identificando il probabile punto di inizio della crisi nel secondo trimestre del 2007, si rende conto che si possono trarre profitti da questa situazione con la creazione di un mercato di credit default swap, che gli permette di scommettere contro il mercato immobiliare; egli visita numerose banche con questa idea, e le banche, nella convinzione che il mercato immobiliare sia incrollabile, accettano la sua proposta.

Questo comportamento, apparentemente illogico e privo di buon senso, attira le ire degli investitori di Burry, che credono che egli stia sprecando il loro denaro, e gli chiedono di sospendere la sua attività, ma lui rifiuta. Man mano che il momento del collasso si avvicina, i suoi investitori perdono la loro fiducia nel fondo d'investimento di Burry e considerano la possibilità di ritirare i propri soldi investiti, ma Burry impone una moratoria per i ritiri, provocando una grande rabbia tra i suoi clienti. Tuttavia, alla fine il mercato crolla come previsto ed egli consegue un profitto del 489% con un utile complessivo di oltre 2,69 miliardi di dollari.

Jared Vennett[modifica | modifica wikitesto]

L'investitore Jared Vennett, (personaggio immaginario, ispirato alla figura di Greg Lippmann) dirigente della Deutsche Bank di New York, viene a sapere dell'operato di Burry nel 2005 da uno dei banchieri di cui si occupa, e ben presto si rende conto di come le previsioni di Burry siano vere. Decide quindi di mettere la propria quota nel mercato dei credit default swap, e con una telefonata allerta il trader Mark Baum (ispirato a Steve Eisman) e il suo team riguardo ai propri piani, convincendoli a unirsi a lui. Vennett e Baum scoprono che il crollo incombente del mercato verrà ulteriormente amplificato negli effetti dalla vendita di obbligazioni di debito collateralizzate (CDO), pacchetti di prestiti difficilmente rimborsabili ma erroneamente valutati come sicuri a causa dell'incompetenza e/o della compiacenza delle agenzie di rating.

Quando Baum partecipa all'American Securities Forum a Las Vegas, intervista un uomo d'affari che lo informa di essere il riconosciuto creatore dei cosiddetti CDO sintetici, ossia una catena di scommesse sempre più grandi basate sui prestiti difettosi; a questo punto Baum si rende conto, con suo grande orrore, che la grandezza della frode è più notevole (e di molto) di quanto avessero previsto e che non provocherà il crollo del solo mercato immobiliare americano, ma dell'intera economia mondiale. Anche il suo datore di lavoro, Morgan Stanley, verrà messo in ginocchio dalla crisi bancaria che consegue dallo scoppio della bolla speculativa. Al momento del collasso economico, Vennett si compiace della riuscita del suo piano che gli ha fatto fruttare 47 milioni di dollari e Baum, a malincuore, decide di liquidare le posizioni swap del suo team ricavando così 1 miliardo di dollari.

Charlie Geller e Jamie Shipley[modifica | modifica wikitesto]

Due giovani investitori arrivisti, Charlie Geller e Jamie Shipley (nella realtà Charlie Ledley e Jamie Mai di Cornwall Capital), nel 2005 scoprono casualmente un volantino di Vennett e, convintisi della logicità delle conclusioni, decidono di partecipare all'operazione finanziaria. Dal momento che sono troppo inesperti per poter agire in questo campo, per approfittare della situazione chiedono aiuto all'eccentrico banchiere in pensione Ben Rickert.

I tre visitano l'American Securities Forum, dove riescono a fare affari con successo. Shipley e Geller sono inizialmente entusiasti, ma Rickert li critica aspramente, ricordando loro che stanno per ottenere profitti enormi grazie a un collasso economico imminente che causerà la rovina di milioni di famiglie. I due riescono infine a guadagnare 80 milioni di dollari, ma vengono lasciati soli all'interno di un sistema corrotto.

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Vengono indicate le carriere perseguite dai protagonisti dopo lo scoppio della bolla. Burry si ritira in parte dall'industria finanziaria ed investe solo in acqua; Baum continua la sua carriera senza gloriarsi della sua capacità premonitrice; Rickert torna alla sua pensione; Shipley e Geller, senza successo, tentano di citare in giudizio le società di rating, venendo derisi per questo dall'opinione pubblica e, infine, si dividono. Quasi nessuno dei banchieri coinvolti nella creazione della bolla dei CDO viene arrestato e, presto, i CDO tornano a essere venduti sotto diverso nome.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Il film è basato sul libro The Big Short: Inside the Doomsday Machine di Michael Lewis.

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

La pellicola è stata presentata in anteprima a novembre 2015 durante l'AFI Fest, ed è stata successivamente distribuita limitatamente nelle sale cinematografiche statunitensi l'11 dicembre e in vasta scala dal 23 dicembre 2015. È uscita nei cinema italiani il 7 gennaio 2016.

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Incassi[modifica | modifica wikitesto]

Il film ha incassato 133,4 milioni di dollari in tutto il mondo, di cui 70,2 negli Stati Uniti, contro un budget di 28 milioni.[3]

Critica[modifica | modifica wikitesto]

Sull'aggregatore Rotten Tomatoes il film riceve l'89% delle recensioni professionali positive con un voto medio di 7,74 su 10 basato su 320 critiche,[4] mentre su Metacritic ottiene un punteggio di 81 su 100 basato su 45 recensioni.[5]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Paramount Taps ‘Anchorman’ Helmer Adam McKay To Adapt And Direct Michael Lewis’ ‘The Big Short’ About Economic Meltdown, su deadline.com, 24 marzo 2014. URL consultato il 18 aprile 2015.
  2. ^ Andrea Facchin, Oscar 2016, finalmente DiCaprio! Spotlight miglior film. Tutti i vincitori dell’88ma edizione, su bestmovie.it, Best Movie, 29 febbraio 2016. URL consultato il 29 febbraio 2016.
  3. ^ (EN) La grande scommessa, su Box Office Mojo, IMDb.com. URL consultato il 18 ottobre 2019. Modifica su Wikidata
  4. ^ (EN) La grande scommessa, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC. URL consultato il 18 ottobre 2019. Modifica su Wikidata
  5. ^ (EN) La grande scommessa, su Metacritic, Fandom, Inc. URL consultato il 18 ottobre 2019. Modifica su Wikidata
  6. ^ (EN) The Hollywood Film Awards Officially Launched Awards Season | Hollywood Film Awards, su Hollywood Film Awards, https://plus.google.com/u/0/+HollywoodawardsPLUS/about. URL consultato il 12 novembre 2015 (archiviato dall'url originale il 6 dicembre 2015).
  7. ^ (EN) Straight Outta Compton' & Creed Take Top Honors From African-American Film Critics, su deadline.com, 7 dicembre 2015. URL consultato il 7 dicembre 2015.
  8. ^ Marita Toniolo, Mtv Movie Awards: Star Wars e Deadpool guidano le nomination, su bestmovie.it, Best Movie, 8 marzo 2016. URL consultato l'8 marzo 2016.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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