Kappa Geminorum

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Kappa Geminorum
Kappa Geminorum è la stella luminosa al centro della fotografia.
ClassificazioneGigante gialla
Classe spettraleG8 IIIa[1]
Distanza dal Sole141 anni luce[2]
CostellazioneGemelli
Coordinate
(all'epoca J2000)
Ascensione retta07h 44m 26,85s[1]
Declinazione24° 23′ 52,78″[1]
Lat. galattica-21,9722°[1]
Long. galattica195,8480°[1]
Dati fisici
Raggio medio11,5[3] R
Massa
Acceleraz. di gravità in superficie2,8 log g[4]
Periodo di rotazione115 giorni[3]
Velocità di rotazione5 km/s[3]
Temperatura
superficiale
4.932 K[4] (media)
Luminosità
Indice di colore (B-V)+0,93[1]
Metallicità[Fe/H] = −0,16[4]
Età stimata500 milioni di anni[3]
Dati osservativi
Magnitudine app.3,57[1]
Magnitudine ass.0,38[5]
Parallasse23,07 ± 0,22 mas[1]
Moto proprioAR: -23,39 mas/anno
Dec: -54,57 mas/anno[1]
Velocità radiale20,72 ± 0,26 km/s[1]
Nomenclature alternative
κ Gem, 77 Gem, HD 62345, HR 2985, BD +24°1759, HIP 37740.

Coordinate: Carta celeste 07h 44m 26.85s, +24° 23′ 52.78″

Kappa Geminorum (κ Gem / κ Geminorum) è una stella di magnitudine 3,57[1] appartenente alla costellazione dei Gemelli. Dista 141 anni luce dalla Terra.

Osservazione[modifica | modifica wikitesto]

Posizione della stella nella costellazione dei Gemelli.

Si individua circa 3° e mezzo a sud della brillante Polluce. Avendo una declinazione di +23° 23', Kappa Geminorum è una stella dell'emisfero boreale. Tuttavia vista la sua non notevole distanza dall'equatore celeste, le sue possibilità di osservazione dall'emisfero australe sono abbastanza ampie: essa risulta invisibile solo a sud del 67º parallelo, cioè dalle regioni antartiche. Nell'emisfero nord essa risulta circumpolare a partire dal 67º parallelo nord. Il periodo più indicato per la sua osservazione nel cielo serale va da dicembre a maggio.

Caratteristiche fisiche[modifica | modifica wikitesto]

Si tratta di una gigante gialla di classe spettrale G8 IIIa[1]. Il colore giallo le è dato dalla sua temperatura superficiale di 4.932 K[4]. Dalla luminosità apparente e dalla distanza di 141 anni luce[2] è possibile dedurre la luminosità assoluta della stella, che è circa 74 L, una volta che sia stata presa in considerazione la radiazione che essa emette nella banda dell'infrarosso[3]. Dalla luminosità assoluta e dalla temperatura superficiale è possibile dedurre, tramite la legge di Stefan-Boltzmann, il raggio, che risulta pari a 11,5 volte quello del Sole[3]. La stella ha forse una massa di 2,7 M[3], dal che si deduce che dovrebbe avere una età di circa 500 milioni di anni[3]. Per la legge di conservazione del momento angolare, le stelle giganti, espandendosi, perdono velocità di rotazione; Kappa Geminorum non fa eccezione: la sua velocità di rotazione all'equatore è 5 km/s, il che, dato il raggio, implica che compie una rotazione su se stessa in 115 giorni[3].

Compagna[modifica | modifica wikitesto]

Kappa Geminorum è in realtà una stella binaria in quanto la principale fin qui descritta ha una compagna visuale posta a 7,5 secondi d'arco. Si tratta di una stella di magnitudine 8,2 e di classe spettrale G4, che ha probabilmente una massa vicina a quella del Sole[3]. Il periodo orbitale della coppia è maggiore ai 3000 anni[3]. La secondaria è probabilmente una fonte di raggi X[3], dovuti forse alla sua attività coronale.

Nella cultura[modifica | modifica wikitesto]

Nell'astronomia cinese, Kappa Geminorum è chiamata 積薪 (Pinyin: Jīxīn), che significa Catasta di legna da ardere; questo nome deriva dal fatto che essa è l'unica stella che fa parte dell'asterismo della Catasta di legna da ardere all'interno della costellazione cinese del Jing (Pozzo)[6].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i j k l Kap Gem, double or multiple star, in SIMBAD Astronomical Database, Centre de Données astronomiques de Strasbourg. URL consultato il 12 marzo 2012.
  2. ^ a b Dalla parallasse.
  3. ^ a b c d e f g h i j k l m n Jim Kaler, Kappa Gem, in Stars, University of Illinois. URL consultato il 12 marzo 2012.
  4. ^ a b c d A. Massarotti et al., Rotational and Radial Velocities for a Sample of 761 HIPPARCOS Giants and the Role of Binarity, in The Astronomical Journal, vol. 135, n. 1, 2008, pp. 209-231, DOI:10.1088/0004-6256/135/1/209. URL consultato il 12 marzo 2012.
  5. ^ Da distanza e magnitudine apparente.
  6. ^ (ZH) AEEA (Activities of Exhibition and Education in Astronomy) 天文教育資訊網 2006 年 7 月 16 日, su aeea.nmns.edu.tw. URL consultato il 13 marzo 2012 (archiviato dall'url originale il 22 agosto 2011).
  Portale Stelle: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di stelle e costellazioni