Justin Knapp

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Justin Knapp nel 2012

Justin Anthony Knapp, noto anche con lo pseudonimo di Koavf (Indianapolis, 18 novembre[1] 1982), è un attivista e wikipediano statunitense.

La voce di Justin Knapp

Fu la prima persona in assoluto a superare il milione di modifiche su Wikipedia.[2] A settembre 2021 su Wikipedia in lingua inglese superò i 2 milioni.[3][4] Rimase al primo posto della classifica dei contributori più attivi di tutti i tempi dal 18 aprile 2012 al primo novembre 2015, quando venne superato da Steven Pruitt.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Educazione[modifica | modifica wikitesto]

Knapp frequentò la Covenant Christian High School, dove si iscrisse nel 1997.[1] Si laureò in filosofia e in scienze politiche all'Indiana University – Purdue University Indianapolis.[5][6]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Wikipedia[modifica | modifica wikitesto]

Knapp (terzo da sinistra) in una sessione di formazione su Wikipedia nel 2011

Knapp annunciò la sua milionesima modifica il 19 aprile 2012.[5] A quel tempo, riusciva a mantenere una media di 385 modifiche al giorno da quando si era iscritto nel marzo 2005; commentò tale prolificità in questo modo: "Essere improvvisamente e involontariamente disoccupato ti farà fare questo."[5] Margaret Ferguson, professoressa associata di scienze politiche presso l'Indiana University - Purdue University Indianapolis e una delle docenti di Knapp, disse di non essere sorpresa dalla sua dedizione all'enciclopedia.[7][8] Nel 2012, il co-fondatore di Wikipedia Jimmy Wales si congratulò con lui Knapp per il suo lavoro e gli conferì il più alto riconoscimento del sito per il suo risultato[9] dichiarando il 20 aprile il Justin Knapp Day.[10] In un'intervista del 2014 di Business Insider, Knapp affermò che «non esiste una giornata tipo» per quanto riguarda la sua attività di Wikipedia e che le sue «modifiche di riferimento sono piccole correzioni di stile e errori di battitura». Disse anche che il numero in calo di utenti dell'enciclopedia «non è necessariamente un problema».[11]

Il suo nome utente su Wikipedia, Koavf, è un acronimo di "King of all Vext Fans", in riferimento a un concorso cui Knapp partecipò per il fumetto Vext negli anni '90.[6] Egli fu un significativo contributore della bibliografia di George Orwell,[12][13] e apportò molte modifiche che coinvolgevano la categorizzazione degli album attraverso la struttura delle categorie di Wikipedia.[14] Nel 2012, Indianapolis Star riportò che a volte Knapp editava per circa 16 ore al giorno.[8] La mole di modifiche sull'enciclopedia subì una drastica diminuzione il 2 dicembre 2020, quando l'utenza Koavf venne bloccata in maniera indefinita nelle voci di Wikipedia in lingua inglese (ma non nelle pagine di discussione e nelle altre di servizio) per guerra di modifiche.

Attivismo[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2005, alla sessantesima assemblea generale della Nazioni Unite, Knapp sostenne il popolo saharawi e parlò della difficile situazione nel Sahara occidentale.[15][16] Fu anche coinvolto nell'organizzazione della comunità per un raduno di Restore the Fourth nel 2013.[17]

Altro[modifica | modifica wikitesto]

Knapp ha avuto diversi lavori, tra cui fattorino delle pizze per la pizzeria di Indianapolis Just Pizza,[18] inserviente ad un negozio di alimentari e operatore telefonico di una linea diretta d'emergenza.[11][19]

Pubblicazioni[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Daniel S. Comisky, King of Corrections, in Indianapolis Monthly, 26 luglio 2012. URL consultato il 18 marzo 2022.
  2. ^ (EN) The hardest working man on Wikipedia, su dailydot.com, Daily Dot, 19 aprile 2012. URL consultato il 18 marzo 2022.
  3. ^ (EN) Koavf - Simple Counter, su xtools.wmflabs.org. URL consultato il 18 marzo 2022.
  4. ^ (EN) Kevin Morris, The hardest working man on Wikipedia, in The Daily Dot, 19 aprile 2012. URL consultato il 18 marzo 2022.
  5. ^ a b c (EN) James Titcomb, First man to make 1 million Wikipedia edits, in The Telegraph, 20 aprile 2012. URL consultato il 18 marzo 2022.
  6. ^ a b (EN) Paul F.P. Pogue, Wiki's Million Edit Man is lifelong Hoosier, su nuvo.net, 23 maggio 2012. URL consultato il 18 marzo 2022.
  7. ^ (EN) Angela Vinci, In the News - June 2012, su Indiana University – Purdue University Indianapolis News, 5 luglio 2012. URL consultato il 18 marzo 2022 (archiviato dall'url originale il 3 febbraio 2017).
  8. ^ a b (EN) Kristine Guerra, Week in Wiki out: Hoosier is top contributor to online encyclopedia, in Indianapolis Star, 18 giugno 2012. URL consultato il 18 marzo 2022.
  9. ^ (EN) Hardest working man on the internet passes one million Wikipedia edits, su engadget.com. URL consultato il 18 marzo 2022.
  10. ^ (EN) Alissa Skelton, Wikipedia Volunteer Editor Reaches 1 Million Edits, 23 aprile 2012. URL consultato il 18 marzo 2022.
  11. ^ a b (EN) Gus Lubin, This Guy Has Edited Wikipedia More Than 1.3 Million Times — And He Doesn't Believe In The Decline Of The Free Encyclopedia, in Business Insider, 19 settembre 2014. URL consultato il 18 marzo 2022.
  12. ^ (EN) Lauren Hansen, 6 super-dedicated employees, in The Week, 30 gennaio 2013. URL consultato il 18 marzo 2022.
  13. ^ (EN) Leslie Horn, Seven Years, One Million Edits, Zero Dollars: Wikipedia's Flat Broke Superstar, in Gizmodo, 20 aprile 2012. URL consultato il 18 marzo 2022.
  14. ^ (EN) Wikipedia: Meet the men and women who write the articles, su bbc.com, 1º 2012. URL consultato il 18 marzo 2022.
  15. ^ (EN) Representatives of member states, non-self governing territories, petitioners address Fourth Committee, as it continues general debate on decolonization: Statements Focus on Questions of Gibraltar, Western Sahara, Guam, in United Nations, 6 ottobre 2005. URL consultato il 18 marzo 2022 (archiviato dall'url originale il 7 aprile 2013).
  16. ^ (EN) Representatives of member states, non-self governing territories, petitioners address Fourth Committee, as it continues general debate on decolonization: Statements Focus on Questions of Gibraltar, Western Sahara, Guam, su United Nations. URL consultato il 18 marzo 2022.
  17. ^ (EN) Carla Ritger, Protesters to March Against Government Surveillance in Nationwide Rally, in Indianapolis Star, Gannett, 3 luglio 2013.
  18. ^ (EN) Jill Disis, Co-workers scrambled to find missing pizza delivery man until the worst became clear, in Indianapolis Star, 20 gennaio 2014. URL consultato il 18 marzo 2022.
  19. ^ (EN) Caitlin Dewey, You don't know it, but you're working for Facebook. For free., in Washington Post, 22 luglio 2015. URL consultato il 18 marzo 2022.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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