Julius Szilassy von Szilas und Pilis

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Julius Szilassy von Szilas und Pilis, in ungherese: Gyula Szilassy de Szilas et Pilis, detto anche impropriamente Julius von Szilassy (Bex, 21 agosto 1870Nizza, 7 giugno 1935), al servizio dell'impero austro-ungarico.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Bex, in Svizzera, il 21 agosto 1870, Julius Szillasy von Szilas und Pilis trascorse la sua giovinezza in Ungheria, regione da cui proveniva la sua famiglia. Dopo aver compiuto i propri primi studi in Svizzera ed alla Harrow School in Inghilterra, entrò al servizio del ministero degli esteri austriaco dove fu impegnato in una serie di legazioni estere. Nel 1898, sposò Louise-May Hecker, figlia di Frank J. Hecker, di Detroit.[1] La coppia ebbe un figlio, Charles Henry de Szillasy (later Charles Henry Fletcher) ma la Hecker chiese il divorzio nel 1905.[2]

Nel 1907, Szilassy divenne membro della delegazione austroungarica alla seconda conferenza di pace di Le Hague e l'anno successivo venne nominato consigliere d'ambasciata a San Pietroburgo per poi tornare a Vienna nel 1912. Nel novembre del 1913, venne nominato ambasciatore imperiale ad Atene dove tentò di gestire il periodo complesso rappresentato dalla prima guerra mondiale in Grecia. Nel novembre del 1916 venne espulso dalla Triplice Intesa da Atene.[3]

Dopo il suo ritorno a Vienna sul finire del 1916, per un anno prestò servizio nel Ballhausplatz per poi essere destinato a Costantinopoli come consigliere d'ambasciata nell'ottobre del 1917, rimanendovi sino alla fine del conflitto. Nel 1917 si parlò anche di una sua possibile nomina a ministro degli esteri, ma l'ipotesi sfumò per i suoi legami con Mihály Károlyi.[4] Il 1º maggio 1918 ottenne il titolo di barone.

Uno dei pochi diplomatici di professione rimasti in servizio dopo la caduta dell'impero austro-ungarico nel 1918, dal febbraio all'aprile del 1919 fu il primo ambasciatore della nazione ungherese in Svizzera. Dopo la rivoluzione guidata da Béla Kun, si portò in esilio senza mai fare più ritorno in Ungheria e dedicando il resto della sua vita alla scrittura di libri sulle sue memorie e sulla diplomazia del suo tempo, nei quali criticò liberamente anche diversi personaggi influenti come il conte Leopold Berchtold, ministro degli esteri austroungarico dal 1912 al 1915..

Morì a Nizza nel 1935.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Der Untergang der Donau-Monarchie. Diplomatische Erinnerungen, Berlin, E. Berger, 1921.
  • Manuel pratique de diplomatie moderne, Lausanne–Genève, 1925.
  • Traité pratique de diplomatie moderne, Paris, Payot, 1928.
  • Le procès de la Hongrie. Les relations franco–hongroises devant l'histoire, Paris, F. Alcan, 1932.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Miroslav Marek, Szilassy de Szilas et Pilis, su genealogy.euweb.cz, Genealogy.EU.Template:Self-published source
  2. ^ Countess Asks Divorce (PDF), in New York Times, 2 giugno 1905.
  3. ^ 'New ultimatum to Greek king', New York Times, 11 December 1916.
  4. ^ 'Szilassy Gyula, báró', Magyar Életrajzi Lexikon
Predecessore Ambasciatore imperiale in Grecia Successore
Carl von Braun 1913 - 1916 Incarico soppresso
Controllo di autoritàVIAF (EN47801519 · GND (DE1173140255
  Portale Biografie: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di biografie