Johannes Glauber

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Paesaggio arcadico

Johannes o Jan Glauber (Utrecht, 18 maggio 1646 (battezzato) – Schoonhoven, 1726) è stato un pittore, disegnatore e incisore olandese, di origine tedesca[1], del secolo d'oro olandese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio del chimico ed alchimista tedesco Johann Rudolph Glauber, fin dalla giovinezza desiderò dipingere, ma il padre si oppose, preferendo che il figlio si dedicasse ad altre attività[2].

Finalmente, dopo aver disegnato e dipinto assiduamente, gli fu permesso[2], intorno al 1665, di prestare servizio come apprendista per nove mesi presso Nicolaes Berchem ad Amsterdam[1][2]. Successivamente trovò impiego, come copiatore di dipinti italiani, da Gerrit Uylenburgh, un commerciante d'arte di Amsterdam[1][2].

Nel 1671, accompagnato dalla sorella Diana (1650-dopo il 1721) e dal fratello Jan Gottlieb (1656-1703), entrambi pittori[1][2], e da due amici pittori, i fratelli Van Doren[2] Johannes intraprese un lungo viaggio in Italia[1][2]. Durante il tragitto, si fermò a Parigi per un anno lavorando per Jean Michel Picart, pittore fiammingo e commerciante di oggetti d'arte[1][2]. Il suo lavoro consisteva nell'eseguire copie delle opere di artisti famosi quali Rubens, Van Dyck, Pieter Bruegel il Vecchio e Tiziano[2]. In questo periodo, probabilmente incontrò Abraham Genoels II e Francisque Millet[1]. Dal 1672 al 1674, Glauber studiò con il pittore paesaggista olandese Adriaen van der Cabel a Lione[1][2].

Infine, nel 1675, giunse a Roma, dove si affiliò alla Schildersbent, ricevendo il soprannome di Polidoro per il suo debito artistico nei confronti dei paesaggi di Polidoro da Caravaggio[1]. Anche il fratello, arrivato a Roma con lui, aderì alla bent con lo pseudonimo di Myrtil[2].

Come esponente della terza generazione dei pittori Dutch Italianates, Johannes divenne amico di Karel Dujardin e di Aelbert Meyeringh[1]. Quest'ultimo l'accompagnò, assieme al fratello[2], in un successivo viaggio alla volta di Padova, Venezia, dove rimase per due anni disegnando e dipingendo dal vero[2], Amburgo, dove i due fratelli rimasero fino al 1684, e infine Copenaghen, dove restò sei mesi al servizio del conte danese Ulrik Frederik Gyldenløve (16381704)[1].

Collaborò con Aelbert Meyeringh e Gérard de Lairesse[1](1641-1711), un pittore di soggetti allegorici e religiosi con cui condivise l'abitazione ad Amsterdam, il quale divenuto cieco dettava libri sui principi del disegno e della pittura[2]. Con quest'ultimo lavorò a molti progetti: Glauber dipingeva i paesaggi, mentre de Lairesse vi inseriva le figure[2]. Analogamente collaborò con Dirk Maas (1659-1717), che conobbe quando entrambi erano apprendisti presso Nicolaes Berchem[2].

Le opere di Johannes Glauber consistevano principalmente in paesaggi italiani, una tipologia di dipinti in voga alla fine del XVII secolo[2].

Dipinse grandi trompe l'oeil su muro per i palazzi di Guglielmo III d'Orange e per numerosi altri ricchi mecenati[2].

Si unì nella Corporazione di San Luca ad altri kunstschilders (pittori d'arte), scultori ed incisori, nel loro tentativo di distinguersi dai vetrai e dai kladschilders (imbianchini)[2].

Subì l'influenza di Gaspard Dughet (conosciuto anche come Gaspar Poussin, essendo fratello della moglie di Nicolas Poussin)[3][4] e di Gérard de Lairesse[5].

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Paesaggio con Apollo e Dafne, olio su tela, 67 x 83 cm, 1660 - 1669, firmato[6]
  • Paesaggio classico montuoso con il Giudizio di Paride, olio su tela, 66,1 x 89,9 cm[7]
  • Paesaggio classico con fiume e figure che sbarcano da un battello, una città sullo sfondo, olio su tela, 31,1 x 37,2 cm[8]
  • Paesaggio classico con fiume, viaggiatori che si riposano, animali che si abbeverano e una torre sullo sfondo, olio su tela, 31,1 x 37,2 cm[8]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Pamela H. Smith, The body of the artisan: art and experience in the scientific revolution, The University of Chicago Press, Chicago, 2004, pagg. 177-178
  • Haldane Macfall, A History of Painting: The Dutch Genius Part Five, 2004, pag. 235
  • James R. Hobbes, The Picture Collector's Manual: Alphabetical arrangement of scholars, vol. II, T. & W.Boone, Londra, 1849, pag. 54
  • (NL) "Glauber, Johannes", in Rijksbureau voor Kunsthistorische Documentatie, 2012. URL consultato il 4 febbraio 2012.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN64276664 · ISNI (EN0000 0000 8144 0243 · CERL cnp01229221 · Europeana agent/base/38840 · ULAN (EN500006694 · GND (DE142028533 · BNE (ESXX1035975 (data) · BNF (FRcb14960055s (data) · WorldCat Identities (ENviaf-64276664