Jodocus Sebastiaen van den Abeele

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Jodocus Sebastiaen van den Abeele, 1900, Museo di belle arti Gand
Un salotto di Villa Paolina a Roma

Jodocus Sebastiaen van den Abeele, o Josse-Sébastien van den Abeele (Gand, 21 gennaio 1797Gand, 21 febbraio 1855), è stato un pittore belga.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Studiò all'Accademia di Gand e poi, trasferitosi a Parigi nel 1818, su raccomandazione di David, dal 1815 in esilio a Bruxelles, entrò nella bottega di Antoine-Jean Gros. Nel 1823 si trasferì a Roma dove, su influenza dei colleghi Frans Vervloet e François Granet trasformò i suoi interessi artistici orientati prevalentemente alla pittura di storia in soggetti tratti dalla vita popolare romana, secondo gli esempi di Louis Léopold Robert e di Bartolomeo Pinelli. A Roma conobbe e frequentò i membri della famiglia Bonaparte e fu maestro di disegno di Napoleone Luigi Bonaparte.[1]

Nel 1830 si trasferì a Firenze, continuando le sue frequentazioni con i Bonaparte in Palazzo Serristori, residenza di Giuseppe Bonaparte e della figlia Carlotta. Tornò a Roma brevemente nel 1836, per poi fare ritorno in Belgio.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Ritratto del pittore Pierre-Narcisse Guérin, disegno, Parigi, Louvre
  • Salone di Villa Paolina a Roma con la principessa Zénaïde Bonaparte, i figli e la sorella Charlotte, Roma, Museo Napoleonico
  • Acquedotto nella campagna romana, collezione privata
  • Colonnata, collezione privata
  • Fedeli nella navata di una chiesa, collezione privata
  • Veduta di Roma dalla terrazza di Villa Medici, 1830, collezione privata
  • Vista del Colosseo a Roma, olio su tela, 73,9x110 cm, 1837, Museo di belle arti (Gand)
  • Frati francescani nel chiostro di Santa Maria d'Aracœli, olio su tela, 107 x 137 cm, 1842, collezione privata

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Catalogo dell'esposizione Josse Sébastien van den Abeele, Gand, Musée des Beaux-Arts, 1950.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN90987845 · ISNI (EN0000 0000 6690 4062 · CERL cnp01179214 · ULAN (EN500000667 · GND (DE138730318 · WorldCat Identities (ENviaf-90987845