Jean Stafford

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Jean Stafford a New Orleans nel 1941
Premio Pulitzer Premio Pulitzer nel 1970

Jean Stafford (Covina, 1º luglio 1915White Plains, 26 marzo 1979) è stata una scrittrice statunitense, vincitrice del Premio Pulitzer per la narrativa nel 1970 per la raccolta di racconti The Collected Stories of Jean Stafford.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Jean Stafford nasce il primo luglio 1915 a Covina, nella Contea di Los Angeles.

Cresciuta nel Colorado[1], dopo la laurea alla University of Colorado at Boulder nel 1936, continua i propri studi all'Università Ruperto Carola di Heidelberg[2].

Tornata negli Stati Uniti, esordisce nella narrativa nel 1944 con il romanzo Boston Adventure, divenuto subito un best seller[3], al quale seguiranno altri due romanzi: Il puma nel 1947 eThe Catherine Wheel nel 1952.

La sua definitiva consacrazione avviene tuttavia con i racconti, pubblicati fin dagli anni quaranta sulle pagine del New Yorker e raccolti in maniera definitiva nel 1969 nel volume The Collected Stories of Jean Stafford, vincitore del Premio Pulitzer l'anno seguente[4].

Autrice prolifica, si cimenta anche nella narrativa per l'infanzia (Elephi: The Cat with the High I.Q. e The Lion and the Carpenter and Other Tales from the Arabian Tales Retold entrambi del 1962) e pubblica nel 1966 la biografia di Marguerite Oswald, madre di Lee Harvey Oswald, A Mother in History[5].

Muore a 63 anni il 26 marzo 1979 a White Plains, nella Contea di Westchester, New York[6].

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Jean Stafford è stata sposata tre volte: la prima dal 1940 al 1948 con il poeta Robert Lowell, la seconda con Oliver Jensen, la terza dal 1959 al 1963 con il giornalista A. J. Liebling[7].

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Romanzi[modifica | modifica wikitesto]

Racconti[modifica | modifica wikitesto]

  • Il castello interiore (The Interior Castle, 1947), traduzione di Chiara Gabutti, Prefazione di Irene Bignardi, Collana BUR Scrittori Contemporanei, Milano, Rizzoli, 2011, ISBN 978-88-170-5086-9.
  • Children Are Bored on Sunday (1953)
  • Stories (1956)
  • Bad Characters (1964)
  • The Collected Stories of Jean Stafford (1969)

Narrativa per l'infanzia[modifica | modifica wikitesto]

  • Elephi. Un gatto molto intelligente (Elephi: The Cat with the High I.Q., 1962), traduzione di Livia Signorini, illustrazioni di Erik Blegvad, Collana i cavoli a merenda n.39, Milano, Adelphi, 2022, ISBN 978-88-459-3742-2.
  • The Lion and the Carpenter and Other Tales from the Arabian Tales Retold (1962)

Saggistica[modifica | modifica wikitesto]

  • A Mother in History (1966)

Antologie[modifica | modifica wikitesto]

  • New Short Novels (1954)
  • A Book of Stories (1957)

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Hollywood Opening Night (serie TV) (1952) 1 episodio
  • Pardon me for living di Stephen H. Foreman (film per la TV) (1982) (soggetto)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Jean Stafford’s triumph, su newcriterion.com. URL consultato il 1º giugno 2017.
  2. ^ Scheda della scrittrice, su britannica.com. URL consultato il 1º giugno 2017.
  3. ^ Biografia, su rizzolilibri.it. URL consultato il 1º giugno 2017.
  4. ^ Jean Stafford, Antisocialite, su publicbooks.org. URL consultato il 1º giugno 2017.
  5. ^ Profilo dell'autrice, su socialarchive.iath.virginia.edu. URL consultato il 1º giugno 2017.
  6. ^ Necrologio apparso sul New York Times.
  7. ^ Cenni biografici, su jscheuer.com. URL consultato il 1º giugno 2017 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Wanda Avila, Jean Stafford: A Comprehensive Bibliography, 1983.
  • Mary Ellen Williams Walsh, Jean Stafford, 1985.
  • (EN) David Roberts, Jean Stafford: A Biography, London, Chatto & Windus, 1988, ISBN 9780701130107.
  • (EN) Charlotte Margolis Goodman, Jean Stafford, The Savage Heart, Austin, University of Texas Press, 1990, DOI:10.7560/740228, ISBN 978-0-292-75974-9.
  • Alessandra Gentili, La narrativa di Jean Stafford. Il caso di The Mountain Lion, 1991.
  • Ann Hulbert, The Interior Castle: The Art and Life of Jean Stafford, 1992.
  • Mary Ann Wilson, Jean Stafford: A Study of the Short Fiction, 1996.
  • James D. Hart, in, Dizionario Oxford della Letteratura Americana, a cura di A. Mariani, Roma, Gremese, 1999, p. 357, ISBN 978-88-774-2344-3.
  • (EN) Jenny Stringer (a cura di), Stafford, Jean, in The Oxford Companion to Twentieth-Century Literature in English, Oxford; New York, Oxford University Press, 1996, p. 639, ISBN 0192122711.
  • AA.VV., Dizionario Bompiani degli autori. Di tutti i tempi e di tutte le letterature, Vol. VI, Milano, Bompiani, 2006, p.4243.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN109645819 · ISNI (EN0000 0001 0933 5294 · LCCN (ENn50053704 · GND (DE119100630 · BNE (ESXX5411624 (data) · BNF (FRcb12053779d (data) · J9U (ENHE987007268330705171 · CONOR.SI (SL240945251 · WorldCat Identities (ENlccn-n50053704