Jan van de Velde II

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Pattinatori su un fiume (1616)

Jan van de Velde II, o Veldius (Delft o Rotterdam, 1593Enkhuizen, 24 ottobre 1641 (sepolto il 4 novembre)), è stato un incisore, pittore, disegnatore ed editore olandese del secolo d'oro.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Strada nei pressi di una chiesa (1620 circa)

Figlio di Jan van de Velde, padre di Jan van de Velde III[1] e nipote di Esaias van de Velde, trascorse la giovinezza a Rotterdam[2] e fu allievo di Jacob Matham a Haarlem[1][2][3]. In questa città iniziò la sua carriera artistica, divenendo membro della locale Corporazione di San Luca nel 1614[1][2][3]. Nel 1618 operò ad Enkhuizen, mentre nel 1626 si trovava a Haarlem: divenne infatti membro della Chiesa Calvinista in quell'anno[1]. Nel 1636 si trasferì ad Enkhuizen, dove rimase fino al 1641[1]. Viaggiò attraverso la regione del Basso Reno lungo il fiume Niers, fermandosi a Schenkenschans, nei pressi di Kleve e a Düren[1].

Si dedicò principalmente alla rappresentazione di paesaggi, in particolare invernali, soggetti religiosi e di genere, spesso ritraenti contadini, architetture, interni e ritratti[1]. È noto soprattutto come incisore, ma fu anche attivo come pittore[1]. Purtroppo i suoi dipinti sono di difficile identificazione: solo un paesaggio invernale di forma ovale e firmato con il monogramma IVV gli è stato attribuito[1]. Produsse, inoltre, in serie stampe, fin dagli inizi della sua carriera, creando un proprio marchio come stampatore[2]. Realizzò anche stampe di devozione[1]. Fu tra gli incisori più prolifici di Haarlem, realizzando, già nel 1617, più di un centinaio di paesaggi, ponendo l'accento su dettagli naturalistici e strutturando semplicemente le composizioni[2]. Eseguì, inoltre, più di cinquanta ritratti, scene di genere e illustrazioni di libri[2]. Nella fase più avanzata della sua carriera, produsse anche incisioni basandosi su opere di altri artisti, tra cui quelle del cugino Esaias van de Velde II[2]. Contribuì a creare, assieme ad altri artisti che operavano a Haarlem, il tipico paesaggio olandese del XVII secolo, mettendone in evidenza caratteristiche, precedentemente ignorate[3][4].

Si formarono alla sua scuola Willem Akersloot, Cornelis Goutsbloem, Cornelis van Kittensteyn e Jan van de Velde III[1]. Le sue opere influenzarono Esaias van de Velde[1] e Rembrandt[2].

Ritratto di Johannes Acronius da un dipinto di Frans Hals (1627)

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN10641780 · ISNI (EN0000 0000 8356 6632 · BAV 495/305476 · CERL cnp01427169 · ULAN (EN500115398 · LCCN (ENnr97028048 · GND (DE118767909 · BNE (ESXX1225882 (data) · BNF (FRcb12489608c (data) · J9U (ENHE987007454286705171 · CONOR.SI (SL9436259 · WorldCat Identities (ENlccn-nr97028048