József Erdélyi

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József Erdélyi (Újbátorpuszta, 30 dicembre 1896Budapest, 4 ottobre 1978) è stato un poeta ungherese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Árdeli szép hold, 1939

Figlio di un bracciante agricolo, cominciò a poetare giovanissimo, incoraggiato dalla madre.[1]

Fortemente attaccato alle sue origini e al mondo semplice della puszta, fu profondo cultore del canto popolare magiaro, da cui ha desunto modi e inflessioni, trasferendoli nelle sue liriche,[1] e quindi diventò esponente di riguardo della corrente poetica nazional-popolare che, sulle orme di Sándor Petőfi e J. Arany, illustrò i sentimenti della gente di campagna nelle sue opere, Ibolyalevél (Foglie di viola, 1922); Világ végén (In capo al mondo, 1924); Emlék (Ricordo, 1940); Villám és virág (Fulmine e fiore, 1941),[2] inserendovi elementi di simbolismo.[3]

Assieme ad altri intellettuali ungheresi degli 'anni trenta', D. Szabó tra i primi, fu l'animatore di un movimento per la riscoperta e lo studio delle tradizioni folcloristiche regionali.[1]

Abbandonò poi improvvisamente le sue posizioni per passare all'estrema destra, scrivendo versi antisemiti, e fu condannato, alla fine della guerra, per collaborazionismo. Delle sue esperienze parlano le raccolte di liriche Visszatérés (Ritorno, 1954) e Csipkebokor (Cespuglio di rosaspina, 1955).[2]

Fautore sempre di ideali estremistici, talvolta sociali e in alcuni casi razziali, patì la prigione tanto sotto il regime di Horthy quanto sotto quello di Rákosi.[3]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Ibolyalevél (Foglie di viola, 1922);
  • Világ végén (In capo al mondo, 1924);
  • Emlék (Ricordo, 1940);
  • Villám és virág (Fulmine e fiore, 1941);
  • Visszatérés (Ritorno, 1954);
  • Csipkebokor (Cespuglio di rosaspina, 1955).

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Erdélyi, József, in le muse, IV, Novara, De Agostini, 1965, p. 374.
  2. ^ a b József Erdélyi, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 20 giugno 2021.
  3. ^ a b Erdélyi, József, su sapere.it. URL consultato il 20 giugno 2021.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Paolo Ruzicska, Storia della letteratura ungherese, Milano, Nuova Accademia, 1963.
  • Folco Tempesti, Storia della letteratura ungherese, Firenze, Sansoni/Accademia, 1969.
  • László Rónay, Abriß der ungarischen Literaturgeschichte, Corvina, 1997, ISBN 963-13-3911-4.
  • Bruno Ventavoli (a cura di), Storia della letteratura ungherese, 2 volumi, Lindau, 2004. ISBN 978-88-7180-422-4 e ISBN 978-88-7180-488-0

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