Isole Doumeira

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Coordinate: 12°43′00″N 43°09′07″E / 12.716667°N 43.151944°E12.716667; 43.151944
Isole Doumeira
Isole Doumeira - Localizzazione
Isole Doumeira - Localizzazione
Territorio a status conteso
Motivo del contenziosoContese fra:
Bandiera dell'Eritrea Eritrea
Bandiera di Gibuti Gibuti
Situazione de factoisole disabitate e senza infrastrutture. Sovranità non definita
Data d'inizio1935
Posizione di Gibuti
Sintesi della posizioneterritorio da mantenere senza sovranità e smilitarizzato
Posizione della Eritrea
Sintesi della posizionerivendicazione dell'intero arcipelago
Informazioni generali
Area1,29 km²
Popolazione0 ab.
ContinenteAfrica
Fuso orarioUTC+3
Isole Doumeira - Mappa
Isole Doumeira - Mappa
Mappa di localizzazione: Eritrea
Isole Doumeira
posizione delle isole Doumeira

Le isole Doumeira si trovano nel Mar Rosso a nord-est di Gibuti e ad est dell'Eritrea vicino al Bab el-Mandeb, lo stretto che congiunge il Mar Rosso con il Golfo di Aden e quindi con l'Oceano Indiano. L'arcipelago è costituito da Doumeira, situata a meno di un chilometro dalla costa eritrea e di Gibuti e dall'isola molto più piccola di Kallîda, che si trova 250 metri più ad est. Le isole sono disabitate, di sovranità non definita e oggetto di disputa tra gli stati confinanti.

L'accordo di confine attualmente in vigore e che risale al 1900, specifica che il confine internazionale tra Eritrea e Gibuti inizia a est a Capo Doumeira (Ras Doumeira) sulla costa occidentale del Mar Rosso e corre per 1,5 km lungo lo spartiacque della penisola per poi continuare verso ovest. Il protocollo del 1900 specificava che l'Ile Doumeira (isola di Doumeira) immediatamente al largo e i suoi isolotti più piccoli adiacenti non avrebbero avuto assegnata una sovranità specifica e sarebbero rimasti una zona neutrale smilitarizzata.[1]

Il 7 gennaio 1935, nel quadro dei trattati successivi all'esito della prima guerra mondiale, Italia e Francia firmarono l'accordo franco-italiano, in base al quale alcune parti del Somaliland francese (l'odierna Gibuti) sarebbero state cedute all'Italia, che all'epoca aveva come colonia l'Eritrea.[2][3][4] Dopo la vittoria sulla Germania nella prima guerra mondiale fu infatti convenuto che l'Italia non avrebbe ricevuto territori dall'impero coloniale tedesco sconfitto, ma sarebbe stata compensata con alcune aree confinanti dagli imperi coloniali britannici e francesi. L'accordo fu ratificato dal parlamento francese il 26 marzo 1935, mentre il parlamento italiano non lo ratificò, perché le cessioni furono giudicate "minime", non includendo né la Tunisia, né la Corsica, né Nizza.

Nell'aprile 1996 Eritrea e Gibuti sfiorarono l'inizio di un conflitto dopo che un funzionario di Gibuti accusò l'Eritrea di bombardare Ras Doumeira.

Gli scontri del 2008[modifica | modifica wikitesto]

Il 10 giugno 2008, secondo Gibuti, diverse truppe eritree disertarono abbandonando le loro posizioni e fuggendo dalla parte di Gibuti. Le forze eritree iniziarono a colpire le forze di Gibuti chiedendo la restituzione dei disertori.[5] Gli scontri tra le due forze continuarono per diversi giorni prima che i militari di Gibuti annunciassero il 13 giugno che i combattimenti si erano fermati,[6] ma lo stesso giorno, il presidente Guelleh, fu citato dalla BBC dicendo che il suo paese era in guerra con l'Eritrea.[7]

44 soldati di Gibuti furono uccisi e 55 feriti durante i combattimenti. Secondo le stime di Gibuti, 100 soldati eritrei furono uccisi negli scontri, 100 catturati e 21 disertarono. Il presidente di Gibuti Guelleh dichiarò: "Abbiamo sempre avuto buoni rapporti, ma hanno occupato in modo aggressivo parte del nostro paese. Questa è un'aggressione a cui stiamo resistendo".[8]

Il 24 giugno 2008, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite tenne una riunione in sede a New York per ascoltare un briefing sulla situazione, nonché le dichiarazioni del Primo Ministro di Gibuti Mohamed Dileita e dell'ambasciatore eritreo. Venne inviata nella regione una missione di accertamento dei fatti delle Nazioni Unite che pubblicò un rapporto in cui si affermava che la situazione di stallo tra Eritrea e Gibuti potrebbe "avere un grave impatto negativo sull'intera regione e sulla più ampia comunità internazionale". Nella relazione si dava evidenza del fatto che nel mentre Gibuti si era ritirata dall'area controversa, le forze eritree non lo avevano fatto. Peraltro alla missione di accertamento dei fatti non venne consentito l'accesso in territorio eritreo.[9] Il 14 gennaio 2009 il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite approvò la risoluzione 1862, sollecitando il dialogo tra i due paesi per risolvere pacificamente la questione. Il consiglio accolse con favore il ritiro di Gibuti alle posizioni prima del 10 giugno 2008 e chiese all'Eritrea di effettuare un ritiro analogo entro cinque settimane dalla risoluzione.[10]

Sviluppi recenti[modifica | modifica wikitesto]

All'inizio di giugno 2010 Eritrea e Gibuti concordarono di sottoporre la questione al Qatar per la mediazione, una decisione che fu elogiata dall'Unione africana.[11]

Dopo la crisi diplomatica del Qatar del 2017, l'emirato ritirò le sue forze di pace dal territorio conteso. Poco dopo, Gibuti accusò l'Eritrea di rioccupare la collina continentale e l'isola di Doumeira.[12]

Nel settembre 2018 è stato annunciato che Eritrea e Gibuti hanno accettato di normalizzare le loro relazioni.[13]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Copia archiviata, su law.fsu.edu. URL consultato l'8 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2008).
  2. ^ William L. Langer, An Encyclopaedia of World History, Boston, Houghton Mifflin Company, 1948, p. 990.
  3. ^ dur.ac.uk, http://www.dur.ac.uk/ibru/news/boundary_news/?itemno=6456.
  4. ^ issafrica.org, http://www.issafrica.org/uploads/SITREP150908.PDF.
  5. ^ US condemns Eritrea 'aggression', BBC News, 12 giugno 2008. URL consultato il 15 giugno 2008 (archiviato dall'url originale il 10 febbraio 2012).
  6. ^ Djibouti-Eritrea border skirmishes subside as toll hits nine, Agence France-Presse, 13 giugno 2008. URL consultato il 15 giugno 2008 (archiviato dall'url originale il 15 giugno 2008).
  7. ^ news.bbc.co.uk, http://news.bbc.co.uk/2/hi/africa/7453063.stm.
  8. ^ Djibouti president accuses Eritrea over border fight, Reuters, 14 giugno 2008. URL consultato il 29 ottobre 2016 (archiviato dall'url originale il 4 gennaio 2013).
  9. ^ Djibouti-Eritrea conflict threatens region, Middle East Times, 21 settembre 2008. URL consultato il 15 settembre 2008 (archiviato dall'url originale il 21 settembre 2008).
  10. ^ Security Council Urges Djibouti, Eritrea To Resolve Border Dispute Peacefully, UN.org, 14 gennaio 2009 (archiviato dall'url originale il 15 agosto 2013)..
  11. ^ Djibouti and Eritrea agree to boundary mediation with Qatar, in IBRU: Centre for Borders Research, 10 giugno 2010. URL consultato il 14 dicembre 2019.
  12. ^ Djibouti, Eritrea in territorial dispute after Qatar peacekeepers leave, in Reuters, 16 giugno 2017. URL consultato il 16 dicembre 2017 (archiviato dall'url originale il 5 novembre 2017).
  13. ^ reuters.com, https://www.reuters.com/article/us-eritrea-djibouti-politics/djibouti-eritrea-agree-to-normalize-ties-strained-since-2008-idUSKCN1LM2IM.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]