International Business Communication Standards

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Gli International Business Communication Standards (IBCS; in italiano Standard Internazionali per la Comunicazione Aziendale) sono proposte pratiche per la progettazione della comunicazione aziendale, pubblicate per l'uso gratuito sotto la Creative-Commons-License (CC BY-SA). Nella maggior parte dei casi, applicare gli IBCS, significa progettare correttamente grafici e tabelle a livello concettuale, percettivo e semantico.

Requisiti[modifica | modifica wikitesto]

La comunicazione aziendale soddisfa gli standard IBCS se rispetta i tre set di regole che compongono i tre pilastri degli IBCS:

  1. Regole concettuali: aiutano a trasmettere chiaramente i contenuti, utilizzando una storyline appropriata e si basano sul lavoro di autori come Barbara Minto.[1] Questi concetti sono ampiamente accettati, grazie alle loro basi scientifiche, sperimentali e pratiche.
    Questo gruppo di regole corrisponde alle regole SAY e STRUCTURE dei principi SUCCESS (un set di regole per la comunicazione aziendale).[2]
  2. Regole percettive: aiutano a trasmettere chiaramente il contenuto utilizzando un design visuale appropriato. Si basano sul lavoro di autori come William Playfair, Willard Cope Brinton,[3] Gene Zelazny,[4] Edward Tufte e Stephen Few.[5] Anche in questo caso, queste regole godono di ampia accettazione, grazie alla loro base di esperienza scientifica, sperimentale e/o pratica.
    Corrispondono ai set di regole SUCCESS EXPRESS, SIMPLIFY, CONDENSE e CHECK.
  3. Regole semantiche: aiutano a trasmettere chiaramente il contenuto usando una notazione uniforme (notazione IBCS). Si basano sul lavoro di Rolf Hichert[6] e di altri collaboratori dell'Associazione IBCS. Affinché possano diventare uno standard devono per prima cosa essere ampiamente accettate, in questo modo il loro utilizzo può diventare una convenzione.
    Corrispondono al set di regole SUCCESS UNIFY.

Notazione IBCS[modifica | modifica wikitesto]

La notazione IBCS è definita dal set di regole semantiche suggerito dagli IBCS. La notazione IBCS si occupa dell'unificazione della terminologia (ad esempio parole, abbreviazioni e formati numerici), delle descrizioni (ad esempio messaggi, titoli, legende ed etichette), delle dimensioni (ad esempio misure, scenari e periodi di tempo), delle analisi (ad esempio analisi di scenario e di serie temporali) e degli indicatori (ad esempio indicatori di evidenziazione e indicatori di scala).

Associazione IBCS[modifica | modifica wikitesto]

La revisione e l'ulteriore sviluppo dell'IBCS è un processo continuo gestito dall'Associazione IBCS.[7] L'Associazione IBCS è un'organizzazione senza scopo di lucro che pubblica gli standard gratuitamente e si impegna in ampie consultazioni e discussioni prima di pubblicarne nuove versioni. Ciò include la sollecitazione, a livello globale, di una pubblica consultazione delle modifiche per la revisione degli standard.

Rilascio della versione 1.0 degli IBCS: i membri attivi hanno accettato la versione 1.0 rilasciata degli standard IBCS all'Assemblea Generale del 18 giugno 2015 ad Amsterdam . I temi attuali dell'ulteriore sviluppo degli standard IBCS sono stati discussi alla conferenza annuale tenutasi a Varsavia il 3 giugno 2016.

La versione 1.1 degli standard è stata confermata dai membri attivi alla Conferenza Annuale tenutasi a Barcellona il 1 giugno 2017. Più di 80 professionisti di 12 nazioni hanno partecipato vi hanno preso parte.

La conferenza annuale a Londra dell'8 giugno 2018 si è svolta presso la sede dell'Institute of Chartered Accountants in Inghilterra e Galles. La Conferenza Annuale 2019 si è svolta a Vienna . Il Keyspeaker Yuri Engelhardt[8] ha parlato di "Il linguaggio della grafica e delle notazioni visive". Le conferenze annuali 2020 e 2021 si sono tenute virtualmente, con più di 200 partecipanti provenienti da molti paesi.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Minto, Barbara: The Pyramid Principle: Logic in Writing and Thinking [1987, reissued in London 2002]
  2. ^ SUCCESS - a rule set for business communication, su hichert.com. URL consultato il 26 gennaio 2022 (archiviato dall'url originale il 29 settembre 2016).
  3. ^ Brinton, Willard Cope: Graphic Methods for Presenting Facts, 1914
  4. ^ Zelazny, Gene: Say It With Charts: The Executive's Guide to Visual Communication Hardcover – March 15, 2001
  5. ^ Few, Stephen: Show Me the Numbers, 2. edition, 2012
  6. ^ Hichert, R.: Sprache der Controller, Interview in: Controller Magazin, Ausgabe September/Oktober 2014
  7. ^ (EN) IBCS - International Business Communication Standards, su IBCS - International Business Communication Standards. URL consultato il 27 gennaio 2022.
  8. ^ Engelhardt, Yuri ; Richards, Clive. / A Framework for Analyzing and Designing Diagrams and Graphics. Diagrams 2018: Diagrammatic Representation and Inference : International Conference on Theory and Application of Diagrams. editor

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Playfair, William: The Commercial and Political Atlas, 1786
  • Brinton, Willard Cope: Graphic Methods for Presenting Facts, 1914
  • Zelazny, Gene: Say it with Charts, McGraw Hill Professional, 2001
  • Tufte, Edward: The Visual Design of Quantitative Information, 2. edition, 2011
  • Few, Stephen: Show Me the Numbers, 2. edition, 2012
  • Shneiderman, B.: The Eyes Have It: A Task by Data Type Taxonomy for Information Visualizations. In:Proceedings of the IEEE Symposium on Visual Languages, S. 336–343, Washington
  • Hichert, Faisst, et al: International Business Communication Standards, IBCS Version 1.1, 2017
  • Hichert, Rolf and Faisst, Jürgen: Solid, Outlined, Hatched – How visual consistency helps better understand reports, presentations and dashboards, IBCS Media, 2019

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