Intercursus Magnus

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L'Intercursus Magnus fu un importante e duraturo trattato commerciale firmato nel febbraio del 1496 da Enrico VII d'Inghilterra.[1] Fra gli altri firmatari vi furono le rappresentanze commerciali di Venezia, Firenze, Olanda e della Lega anseatica. Brevemente, il Malus Intercursus (il "cattivo trattato", come venne chiamato da parte olandese per essere troppo favorevole agli interessi degli inglesi) fu negoziato con Filippo I di Castiglia e fu inteso dover sostituire l'Intercursus Magnus nel 1506. La morte di Filippo fece arenare la trattativa e l'Intercursus Magnus continuò a rimanere in vigore.[2] Esso concedeva reciproci privilegi commerciali a inglesi e olandesi e stabiliva livelli di tasse doganali sui commerci liberamente concordate. Questo provvedimento diede un grande impulso all'esportazione della lana inglese e rimpinguò le casse della tesoreria di Enrico VII.[3] Il trattato fu studiato per risolvere alcune guerre commerciali scoppiate fra Inghilterra e Paesi Bassi a seguito dell'interferenza di Margherita di York nella guerra di successione inglese, ed in particolare del suo sostegno a Perkin Warbeck; una condizione specifica del trattato era quella che non dovesse essere messa in atto alcuna intromissione nei fatti interni dell'Inghilterra.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ «Nel 1496 Portinari fu tra i negoziatori dell'Intercursus Magnus, l'importante trattato che per molti anni disciplinò i rapporti commerciali fra Inghilterra e Paesi Bassi». Citazione tratta da De Roover p. 357, che si rifà a sua volta al saggio dello storico belga Armand Grunzweig sulla Correspondance de la filiale de Bruges des Medici (Bruxelles, Lamertin, 1931), una raccolta di corrispondenza intercorsa fra il ramo bancario dei Medici di Bruges e la sede di Firenze.
  2. ^ "Leggi interne ed internazionali di Enrico VII" Archiviato il 27 settembre 2011 in Internet Archive..
  3. ^ «Dal 1496 l'Inghilterra deteneva il monopolio concordato del commercio delle stoffe di lana e questo determinò un notevole impulso nell'importanza da essa acquisita nelle relazioni internazionali.» "Regno Unito." Encyclopædia Britannica. 2006. Encyclopædia Britannica Online. 3 ottobre 2006.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]