Il re leone (videogioco)

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Il re leone
videogioco
Logo originale del videogioco
PiattaformaSuper Nintendo Entertainment System, Sega Mega Drive, Nintendo Entertainment System, Game Boy, Amiga, MS-DOS, Game Gear, Sega Master System
Data di pubblicazioneSNES:
Giappone 9 dicembre 1994
ottobre 1994
Zona PAL 8 dicembre 1994

Mega Drive:
Giappone 9 dicembre 1994
novembre 1994
Zona PAL novembre 1994
Amiga:
Zona PAL 1994
NES:
Zona PAL 25 maggio 1995
Master System:
Zona PAL 1994
Game Gear:
Giappone 1º gennaio 1995[1]
novembre 1994
Zona PAL 1994
Game Boy:
novembre 1994
Zona PAL 8 dicembre 1994

GenerePiattaforme, azione
TemaIl re leone, Disney
OrigineStati Uniti, Regno Unito
SviluppoWestwood Studios (SNES/SMD/MS-DOS [porting di East Point Software]/Amiga [codice di Dave Semmens[2]]), Syrox Developments (GG/SMS), Dark Technologies (GB/NES)
PubblicazioneVirgin Interactive Entertainment
ProduzionePatrick Gilmore, Ian Mathias, Louis Castle (SNES/SMD), Dominic Wood (GG/SMS)
DesignSeth Mendelsohn (SNES/SMD), Nick Dent (GB/NES)
ProgrammazioneBarry Green e Rob Povey (SNES/SMD), Martin Cook e Mark Rundle (MS-DOS), Dominic Wood (GG/SMS), Andrew "Roo" Bowen e Pantheon Software (GB/NES)
MusicheFrank Klepacki, Dwight Okahara e Patrick J. Collins (SNES/SMD [su arrangiamento di Matt Furniss]/MS-DOS & Amiga [su arrangiamento di Allister Brimble]), Jeff Rona (addizionale, SNES), Matt Furniss (SMS/GG), Kevin Bateson (GB/NES)
Modalità di giocoGiocatore singolo
Periferiche di inputJoypad, tastiera
SupportoCartuccia
Fascia di etàELSPA: 3+ · VRC: GA

Il re leone (The Lion King) è un videogioco action/platform del 1994 basato sull'omonimo lungometraggio Disney, pubblicato dalla Virgin Interactive Entertainment sulle piattaforme SNES, NES, Game Boy, MS-DOS, Sega Mega Drive/Genesis, Amiga, Master System e Game Gear. Tre di esse, ovvero la NES, Amiga e Master System, non sono però mai state commercializzate in Nord America.

Il titolo segue le avventure di Simba in diverse fasi della sua vita, dall'infanzia all'età adulta sino allo scontro finale con suo zio, il crudele Scar. Gli sprite e le animazioni sono curate dalla Walt Disney Feature Animation, sussidiaria in Florida dello studio madre.

Modalità di gioco[modifica | modifica wikitesto]

Screenshot della versione SNES.

Ne Il re leone, il giocatore controlla per l'appunto Simba attraverso livelli che ricalcano gli eventi della trama originale, vedendolo affrontare ostacoli ed animali della giungla (in special modo le iene) allo scopo di raggiungere la fine. Il numero dei livelli varia a seconda della versione sulla quale si sta giocando e due di essi sono adattamenti di scene che furono scartate durante la lavorazione del film.[3] La difficoltà tra facile, medio e difficile la si sceglie dalle opzioni nel menù iniziale.

Le abilità combattive di Simba differiscono proprio in base alle sopracitate fasi della sua vita. Come da cucciolo attacca i nemici semplicemente saltando loro sopra, oppure li stordisce prima di cotale mossa mediante rotolamento (usato anche per scovare le aree nascoste di un livello). Diventato adulto li può sconfiggere picchiandoli, graffiandoli o tramite una rovesciata.[4] In entrambe le fasi un nemico è stordibile pure col suo ruggito, che, istantanemente perde d'efficacia sia mentre lo si sfodera sia quando il protagonista stesso viene ferito, e quindi bisogna aspettare che l'apposita barra sia del tutto carica per poter essere di nuovo effettuato.[5]

Nel corso dei livelli vi si colgono oggetti utili sparsi, specie degli insetti. I più comuni sono gli scarafaggi che ripristinano la salute di Simba, però quattro tra cui il ragno hanno l'effetto collaterale di dimezzarla.[6] A tal proposito, se la sua energia dovesse consumarsi una vita supplementare viene persa e si riparte dall'ultimo checkpoint, rappresentato dal disegno di Rafiki.[6] Esaurite tutte le vite il gioco è finito, a meno che il giocatore non abbia preso dei continua (sotto forma del Cerchio della Vita)[6] per riprendere da dove aveva interrotto.

Infine, nell'avventura sono presenti due minigiochi giocabili controllando Timon e Pumbaa. Il primo con Pumbaa consiste nel fargli mangiare insetti serviti ininterrottamente da Timon, muovendolo da sinistra a destra e viceversa; se anche uno solo venisse mancato la prova termina (in questo caso può eseguire un rutto ma un'unica volta).[7] L'altro vede il solo Timon lungo un diverso schema divorare quanti più insetti disseminati, entro i 40 secondi di tempo a sua disposizione; per ogni dieci viene ricevuta una vita supplementare o un continua.[7] In ambedue mangiando uno dei quattro nocivi ne provoca la fine diretta.

Emulazioni[modifica | modifica wikitesto]

In tempi recenti, le emulazioni de Il re leone nelle versioni SNES, Mega Drive e Game Boy/Super Game Boy sono incluse, insieme a quelle Mega Drive e le portatili Nintendo di Aladdin, in una raccolta chiamata Disney Classic Games: Aladdin and The Lion King, uscita il 29 ottobre 2019 su Nintendo Switch, PlayStation 4, Xbox One e PC.[8]

Due anni dopo (il 23 novembre 2021), la stessa raccolta venne aggiornata col nuovo nome Disney Classic Games Collection: Aladdin, The Lion King, and The Jungle Book, che vede l'aggiunta delle medesime versioni de Il libro della giungla e della versione SNES di Aladdin.[9]

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Vendite[modifica | modifica wikitesto]

Grazie anche ad un'intensa campagna pubblicitaria,[10] Il re leone vendette negli Stati Uniti 1 270 000 copie solo riguardante la versione SNES,[11] più delle 200 000 di quella per MS-DOS.[12] Come dal 2002 venne stimato che, nel complessivo, oltre 4 500 000 copie del titolo furono vendute nel mondo.[13]

Giudizio della critica[modifica | modifica wikitesto]

Eredità[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2000 esce sia su PlayStation che su Game Boy Color Il re leone: La grande avventura di Simba, ove la storia del primo capitolo è unita a quella del sequel Il re leone II - Il regno di Simba.[14]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (JA) ライオン・キング, in BEEP! メガドライブ, vol. 11, n. 1, SB Creative.
  2. ^ (EN) An interview with Dave Semmens, su codetapper.com. URL consultato il 4 settembre 2018.
  3. ^ (EN) Mike Fahey, How Westwood Made The Lion King, One Of Gaming's Finest Platformers, su Kotaku, G/O Media, 23 dicembre 2014. URL consultato il 3 luglio 2022.
  4. ^ Manuale del gioco, p. 51.
  5. ^ Manuale del gioco, pp. 50–51.
  6. ^ a b c Manuale del gioco, pp. 54–55.
  7. ^ a b Manuale del gioco, p. 54.
  8. ^ Alessandro Beltranda, Nintendo Player | Disney Classic Games: Aladdin e The Lion King sbarca in autunno su Nintendo Switch - Aggiornata, su Nintendo Player, 27 agosto 2019. URL consultato il 3 settembre 2020.
  9. ^ Marcus Stewart, The Expanded Disney Classic Games Collection Includes The Jungle Book And SNES Aladdin, in Game Informer, GameStop, 23 settembre 2021. URL consultato il 27 settembre 2021.
  10. ^ (EN) Scott Hettrick, Virgin gambles $20 million on Lion King video game, in The Fresno Bee, 3 luglio 1994, p. 103. URL consultato il 1º marzo 2022. Ospitato su Newspapers.com.
  11. ^ (EN) US Platinum Videogame Chart, su The Magic Box. URL consultato il 13 agosto 2005 (archiviato dall'url originale il 9 ottobre 2021).
  12. ^ (EN) Selby Bateman, Movers & Shakers, in Next Generation, vol. 4, Imagine Media, aprile 1995, p. 27.
  13. ^ (EN) Celia Pearce, The Player with Many Faces, in Game Studies, vol. 2, dicembre 2002 (archiviato il 27 giugno 2003).
  14. ^ (EN) Disney's The Lion King: Simba's Mighty Adventure for PlayStation, su GameFAQs, Fandom, Inc.. URL consultato il 27 marzo 2023.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]