Il dottor Antonio (miniserie televisiva)

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Il dottor Antonio
PaeseItalia
Anno1954
Formatominiserie TV
Generedrammatico
Puntate4
Durata50 min. cad.
Lingua originaleitaliano
Dati tecniciB/N
n.d.
Crediti
RegiaAlberto Casella
Soggettodal romanzo Il dottor Antonio di Giovanni Ruffini
SceneggiaturaAlberto Casella (adattamento televisivo)
Interpreti e personaggi
Casa di produzioneRai - Radiotelevisione italiana
Prima visione
Dal16 novembre 1954
Al7 dicembre 1954
Rete televisivaProgramma Nazionale
Opere audiovisive correlate
PrecedentiIl dottor Antonio, film del 1937

Il dottor Antonio è uno sceneggiato televisivo del 1954, diretto da Alberto Casella, trasmesso dal Programma Nazionale della Rai.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

L'argomento dello sceneggiato ricalca quello dell'ardore risorgimentale evidenziato dal romanzo originale di Ruffini.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Adattato dal romanzo omonimo di Giovanni Ruffini e diretto da Alberto Casella, fu il primo romanzo sceneggiato trasmesso dalla televisione italiana di stato che stava a quell'epoca completando il suo primo anno di programmazione.

Come sottolinea l'Enciclopedia della televisione[1], questo teleromanzo fu un po' il "padre" di tutti gli sceneggiati quale primo esempio di una lunga serie di lavori analoghi che sarebbero stati prodotti negli anni successivi dalla nascente Rai.

Lo sceneggiato annovera fra gli interpreti un giovane Corrado Pani e un inedito Alighiero Noschese.

Trasmissione[modifica | modifica wikitesto]

Inserito nel palinsesto del martedì alle ore 21, andò in onda dal 16 novembre al 7 dicembre.

Giunse sui teleschermi dopo un'ampia campagna pubblicitaria condotta dal Radiocorriere che, per l'occasione, indisse un concorso (Nuovi volti per la TV) per cercare i protagonisti della nuova produzione[2].

Il successo dello sceneggiato fu notevole e individuabile principalmente nel pubblico femminile che mostrò subito di amare questo genere narrativo in chiave televisiva.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Grasso A. (a cura di), Enciclopedia della televisione, Garzanti, 2008
  2. ^ Nuovi volti per la TV, Radiocorriere TV, 1954, n. 27, p. 32

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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