Ibn Abbad al-Rundi
Abū ʿAbd Allāh Muḥammad ibn Ibrāhīm ibn ʿAbbād al-Nafzī al-Ḥimyarī al-Rundī, dialettalmente chiamato in Marocco Ben Aboud (Ben ʿBud) (in arabo أبو عبد الله محمد بن إبراهيم بن عبّاد النفزي الرندي?; Ronda (Spagna), 1333 – Fès, 1390), è stato un mistico sufi arabo-andaluso che visse e operò principalmente nel Maghreb al-Aqsa (attuale Marocco).
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Nato a Ronda, allora parte del Sultanato di Granada, emigrò in Marocco quando era ancora giovane, attratto dalla fama delle sue madrase, in particolare l'università al-Qarawiyyin di Fez. Qui visse in diversi periodi, dimorando anche in altre città (tra cui Salé, Marrakesh e Fez). Più tardi si diede alla vita ascetica e mistica solitaria e in seguito divenne un predicatore. Scrisse dei commenti sulle opere di altri mistici sufi.
Morì a Fez nel 1390 e venne sepolto nella parte sud-orientale della città, nei pressi della porta chiamata Bab Ftouh (Bāb al-Futūḥ), ossia "Porta delle Conquiste".
Influenza sul cristianesimo[modifica | modifica wikitesto]
Alcuni storici hanno suggerito che Ibn ʿAbbād abbia influenzato in maniera decisiva San Giovanni della Croce, in particolar modo avrebbe influenzato il suo poema intitolato notte oscura dell'anima.[1]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ "Un precursor hispano musulman de San Juan de la Cruz", Huellas del Islam (1941), pp. 235-304.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (EN) Ibn ʿAbbād, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Opere di Ibn Abbad al-Rundi, su Open Library, Internet Archive.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 20480585 · ISNI (EN) 0000 0001 1119 3408 · BAV 495/28927 · CERL cnp00402775 · LCCN (EN) n88063068 · GND (DE) 118985221 · BNE (ES) XX1144364 (data) · BNF (FR) cb122231811 (data) · J9U (EN, HE) 987007262823805171 · WorldCat Identities (EN) lccn-n88063068 |
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