Hylaeamys

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Hylaeamys
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseMammalia
SuperordineEuarchontoglires
OrdineRodentia
SottordineMyomorpha
FamigliaCricetidae
SottofamigliaSigmodontinae
TribùOryzomyini
Genere Hylaeamys
Weksler, Percequillo & Voss, 2006
Specie
Vedi testo

Hylaeamys (Weksler, Percequillo & Voss, 2006) è un genere di roditori della famiglia dei Cricetidi.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Dimensioni[modifica | modifica wikitesto]

Al genere Hylaeamys appartengono roditori di piccole dimensioni, con lunghezza della testa e del corpo tra 99 e 174 mm, la lunghezza della coda tra 82 e 162 mm e un peso fino a 97 g.[1]

Caratteristiche craniche e dentarie[modifica | modifica wikitesto]

Il cranio presenta un rostro relativamente lungo ed affusolato, una scatola cranica allungata solitamente con le creste temporali ben sviluppate. I fori palatali sono corti ed a forma di goccia. Gli incisivi superiori sono opistodonti, ovvero con le punte rivolte verso l'interno della bocca.

Sono caratterizzati dalla seguente formula dentaria:

3 0 0 1 1 0 0 3
3 0 0 1 1 0 0 3
Totale: 16
1.Incisivi; 2.Canini; 3.Premolari; 4.Molari;

Aspetto[modifica | modifica wikitesto]

La pelliccia è corta ed ispida. Le parti dorsali variano dal brunastro brizzolato al fulvo mentre le parti ventrali sono bianche con la base dei peli grigia. Le vibrisse sono relativamente corte. Le orecchie grandi. Le zampe posteriori sono lunghe e sottili ed hanno dei ciuffi ben sviluppati alla base degli artigli. La coda è lunga circa quanto la testa ed il corpo ed è leggermente bicolore.

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Il genere è diffuso in tutta l'America meridionale dalla Colombia fino alla Bolivia ed al Brasile meridionale..

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Il genere comprende 7 specie[2]:

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Patton JL, Pardiňas UFJ & D'Elia G, The Mammals of South America. Volume 2: Rodents, The University of Chicago Press, 2015. ISBN 978-0-226-16957-6.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Mammiferi: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di mammiferi