Homola barbata

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Homola barbata
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumArthropoda
SubphylumCrustacea
ClasseMalacostraca
SottoclasseEumalacostraca
SuperordineEucarida
OrdineDecapoda
InfraordineBrachyura
SezionePodotremata
SuperfamigliaHomoloidea
FamigliaHomolidae
GenereHomola
SpecieH. barbata
Nomenclatura binomiale
Homola barbata
(Fabricius, 1793)

Homola barbata (Fabricius, 1793) è un crostaceo decapode appartenente alla famiglia Homolidae.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Ha un areale abbastanza ampio, infatti è presente sia in gran parte dell'oceano Atlantico che nel Mar Mediterraneo, precisamente da Madeira, Azzorre, Spagna, Marocco, Costa d'Avorio, Mauritania, Sudafrica, Angola, São Tomé, Israele, Grecia[1].

È una specie abbastanza comune che predilige i fondali fangosi o sabbiosi dove si può mimetizzare facilmente. Solitamente viene trovata tra i 50 e i 100 m di profondità[2].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

È una specie solitamente di piccole dimensioni, e la lunghezza media del carapace si aggira intorno ai 2,5 cm, quella massima sui 4-5. Le chele sono piuttosto sottili e allungate, come tutti gli arti, abbastanza lunghi, che possono arrivare a 10 cm. Può somigliare ai granchi del genere Ethusa[3].

Il cefalotorace, leggermente più lungo che largo, è ricoperto da una fitta peluria prevalentemente marrone, a volte grigia, rossastra o tendente all'arancione[2]. La peluria è presente anche sulle zampe, mentre la zona tra gli occhi, la fronte, è spinosa.

Acquariofilia[modifica | modifica wikitesto]

A volte può essere trovata negli acquari, ma non si tratta di una specie molto comune[3].

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Rupert Riedl, Fauna e flora del Mediterraneo, Franco Muzzio editore, 1983.
  • Wolfgang Luther, Kurt Fiedler, Guida alla fauna marina costiera del Mediterraneo, Milano, Edizioni Labor.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]