Hendrik van der Borcht il Vecchio

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Incisione di Wenceslaus Hollar presente in Het Gulden Cabinet, p 127

Hendrik van der Borcht il Vecchio (Bruxelles, 1583Francoforte sul Meno, 26 luglio 1651[1]) è stato un incisore e pittore fiammingo di nature morte, attivo prevalentemente in Germania.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Bruxelles ma problemi nei Paesi Bassi costrinsero la sua famiglia a trasferirsi in Germania nel 1586. Nel 1598 si erano stabiliti a Frankenthal, dove egli divenne allievo dell'emigrato fiammingo Gillis van Valkenborch.[1][2] Tra il 1604 e il 1610 fu in Italia, probabilmente a Roma.[1] Nel 1627 si stabilì a Francoforte, dove morì.

Il conte di Arundel, di passaggio a Francoforte, divenne il mecenate di suo figlio Hendrik il Giovane (1614-1676).[3] Viene considerato il maestro del pittore Sebastian van der Borcht, forse un altro figlio, attivo a Frankenthal.[1][4]

Viene considerato un membro della scuola di Frankenthal[1] che comprendeva I pittori Gillis van Coninxloo, Antoine Mirou, Pieter Schoubroeck e suo figlio.[5]

Incisioni[modifica | modifica wikitesto]

Natura morta con oggetti da collezione

Realizzò le seguenti incisioni:

  • Vergine e Bambino (1637) da Parmigianino
  • Morte di Cristo sostenuto da Giuseppe di Arimatea (1645) da un disegno di Parmigianino da Raffaello
  • Abramo sull'ara del sacrificio con angeli da Ludovico Carracci
  • Gesù Bambino abbraccia San Giovanni da una incisione di Guido Reni da Agostino Carracci
  • Apollo e Cupido da Perin del Vaga
  • Ingresso di Federico, Elettore del Palatinato, con Elisabetta, principessa d'Inghilterra, sua consorte, a Frankenthal in 22 quadri (1613)

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

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