Hardbodies

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Hardbodies
Una scena del film
Titolo originaleHardbodies
Lingua originaleInglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1984
Durata88 min
Rapporto1,85 : 1
Generecommedia
RegiaMark Griffiths
SoggettoSteve Greene e Eric Alter
SceneggiaturaSteve Greene, Eric Alter e Mark Griffiths
ProduttoreJeff Begun, Ken Dalton e Ken Solomon
Casa di produzioneChroma III Productions e Columbia Pictures
FotografiaTom Richmond
MontaggioAndy Blumenthal
Effetti specialiTerry Woolman
ScenografiaGregg Fonseca
TruccoDiane G. Fist e Anne Aulenta-Spira
Interpreti e personaggi

Hardbodies è un film del 1984 diretto da Mark Griffiths.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Il truffatore Scotty viene sfrattato dal suo appartamento per mancato pagamento dell'affitto. Fortunatamente per lui fa conoscenza con tre ricconi divorziati più anziani di lui, i quali accettano di farlo vivere con loro nella loro casa al mare se in cambio l'uomo insegnerà loro come fare a rimorchiare delle donne.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Il film venne realizzato per essere trasmesso direttamente su Playboy Channel, ma la Columbia ha poi deciso di distribuirlo nelle sale cinematografiche.[1]

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Hardbodies è stato distribuito a Los Angeles il 4 maggio 1984 ed è stato seguito da un'uscita a New York il 12 maggio 1984.[2]

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Botteghino[modifica | modifica wikitesto]

Girato con un budget inferiore ai 2 milioni di dollari,[1] il film ha incassato ai botteghini 7.121.719 dollari.[3]

Critica[modifica | modifica wikitesto]

Su Metacritic il film ha un punteggio di 1 su 100 sulla base delle recensioni di 4 critici, indicando "una schiacciante antipatia".[4]

Sequel[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1986 ne è stato realizzato un sequel intitolato Vacanze bollenti per quei pazzi porcelloni.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b London, Michael., Film Clips: 'Zelig' Gives Willis Shot at an Oscar, in Los Angeles Times, 2 marzo 1984, p. h1.
  2. ^ Hardbodies, su catalog.afi.com, American Film Institute. URL consultato il 5 giugno 2020.
  3. ^ Hardbodies su Box Office Mojo
  4. ^ Hardbodies, su Metacritic. URL consultato il 4 maggio 2020.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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