Hardan al-Tikriti

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Hardan al-Tikriti

Vicepresidente dell'Iraq
Durata mandato30 luglio 1968 –
15 ottobre 1970
ContitolareSaddam Hussein
PresidenteAhmed Hasan al-Bakr
PredecessoreAhmed Hasan al-Bakr (1964)
SuccessoreSaddam Hussein

Ministro della Difesa dell'Iraq
Durata mandato30 luglio 1968 –
15 ottobre 1970
Capo del governoAbd ar-Razzaq an-Naif
Ahmed Hasan al-Bakr
PredecessoreIbrahim Abdel Rahman Dawoud
SuccessoreHammad Shihab

Dati generali
Partito politicoPartito Ba'th (fazione irachena)
Titolo di studioAccademia militare
Professionemilitare
Hardān ʿAbd al-Ghaffār al-Tikrītī
حردان عبدالغفار التكريتي
NascitaTikrit, 1924
MorteKuwait, 30 marzo 1971
Cause della morteucciso
Dati militari
Paese servito Regno dell'Iraq
Repubblica Irachena
Iraq ba'thista
Forza armata Reale forza aerea irachena poi Forza aerea irachena
Anni di servizio1946 - 1969
GradoMuhib o Tenente generale
GuerreRivoluzione del Ramadan
Rivoluzione del 17 luglio
Comandante diForza aerea irachena (Comandante in capo)
Studi militariAccademia militare di Baghdad
Altre carichepolitico
Ministro della Difesa dell'iraq
Vicepresidente dell'Iraq
fonti nel corpo del testo
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Hardān al-Tikrītī (Tikrit, 1924Kuwait, 30 marzo 1971) è stato un generale, politico e diplomatico iracheno.

Hardān ʿAbd al-Ghaffār al-Tikrītī (in arabo حردان عبدالغفار التكريتي?) è stato un maresciallo dell'Aria dell'Aeronautica Militare Irachena, equivalente al grado di Tenente Generale nell'esercito.[1][2] È stato poi ministro iracheno della Difesa, vice primo ministro dell'Iraq e infine ambasciatore in Svezia. Fu assassinato da Saddam Hussein,[3] il vice presidente del Consiglio del Comando della Rivoluzione irachena.

Gioventù[modifica | modifica wikitesto]

Hardān nacque nel 1925 a Tikrit. Suo padre era un ufficiale di polizia arabo sunnita e componente della tribù degli al-Shiyāsha.

Aeronautica e Baʿth[modifica | modifica wikitesto]

Come ufficiale dell'Aeronautica Militare Irachena, fu addestrato al volo nell'Accademia Militare di Baghdad. Nel 1961, Hardān aderì al Baʿth e svolse un ruolo-chiave sia nel colpo di Stato del 1963 sia in quello del 1968 in Iraq.[4]

Nel 1963, Hardān fu comandante della base aerea vicino Mosul. L'8 marzo 1963, mentre il partito Baʿth combatteva per assumere il controllo della Siria, Hardān ordinò un attacco aereo sulla parte della base aerea siriana di Aleppo che era nelle mani dei sostenitori del vecchio governo. Tuttavia, mentre l'attacco aereo era in atto, i ba'thisti siriani assunsero il controllo della base e l'attacco iracheno fu annullato.[3]

Durante il periodo in cui nel 1963 i ba'thisti avevano il potere in Iraq, Hardān fu nominato comandante dell'intera Aeronautica Militare. Quando però il Presidente ʿAbd al-Salām ʿĀrif perse l'appoggio del Baʿth alla fine del 1963, Hardān lasciò il suo incarico per essere il nuovo ministro della Difesa: posto che conservò dal novembre del 1963 al marzo del 1964.[4]

Ruolo nel colpo di Stato del 1968[modifica | modifica wikitesto]

Durante il colpo di Stato del 1968, alle prime ore del 17 luglio 1968, Hardān telefonò al Primo ministro in carica, ʿAbd al-Rahmān ʿĀrif per informarlo che era stato rimosso dall'incarico.[5] Hardan poi scortò Arif all'aeroporto da cui il Primo Ministro deposto dovette partire per l'esilio.[4]

Ministro della Difesa (1968 - 1970)[modifica | modifica wikitesto]

Hardān fu nuovamente nominato ministro della Difesa l'indomani del riuscito colpo di Stato del 1968.[6] Durante il periodo in cui fu ministro, Hardān fu il punto di riferimento per l'aiuto militare che l'Unione Sovietica garantì massicciamente all'Iraq.[7]

Caduta e assassinio[modifica | modifica wikitesto]

Il 15 ottobre 1970, a seguito di una lotta di potere con Ahmad Hasan al-Bakr e Saddām, Hardān fu allontanato dalla sua funzione ministeriale e governativa (era vice Primo ministro dell'Iraq). Fu anche forzato alle dimissioni dal Consiglio del Comando della Rivoluzione.[2] Dopo un periodo di esilio a Londra, Hardān fu nominato ambasciatore iracheno in Svezia. Tuttavia Hardān non voleva restare lontano dalla vita politica e viaggiò verso il Kuwait dove tentò di organizzare un colpo di Stato contro Ahmad Hasan al-Bakr e Saddām Hussain. Il 30 marzo 1971, Hardān fu assassinato per ordine di Saddām Hussein in Kuwait.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Amatzia Baram, The Iraqi Tribes and the Post-Saddam System, su brookings.edu, Brookings Institution, 8 luglio 2003. URL consultato il 14 ottobre 2007 (archiviato dall'url originale il 3 novembre 2007).
  2. ^ a b (EN) Biography of Saddam Hussein of Tikrit, su iraqfoundation.org, The Iraq Foundation, 2002. URL consultato il 14 ottobre 2007 (archiviato dall'url originale il 9 ottobre 2007).
  3. ^ a b c (EN) Georges Sada, Jim Nelson Black, Saddam's Secrets, Integrity Media Europe, 2006, ISBN 1-59145-504-9.
  4. ^ a b c Edmund Ghareeb, Historical Dictionary of Iraq, Scarecrow Press, 2004. ISBN 0810843307.
  5. ^ (EN) Abdel-Rahman Aref, 91, Former Iraqi President, Is Dead, su nytimes.com, New York Times, 25 agosto 2007. URL consultato il 15 ottobre 2007.
  6. ^ (EN) Book Review: A Former Iraqi Minister Speaks: The Memoirs of Ex-Planning Minister Jawad Hashim, su cavecybernation.com, JMH International, 2004. URL consultato il 15 ottobre 2007 (archiviato dall'url originale l'8 ottobre 2007).
  7. ^ (EN) Tareq Y. Ismael, Jacqueline Ismael, Politics and Government in the Middle East and North Africa, University Press of Florida, 1991, pp. 176, ISBN 0-8130-1043-8.
Controllo di autoritàVIAF (EN33568977 · LCCN (ENn88296205 · GND (DE1145669883 · J9U (ENHE987007277073105171
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