Hafsa Hatun

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Hafsa Hatun
Principessa di Aydınidi
Nome completoHafsa Hatun bin Fahreddin Isa Bey
NascitaSelçuk, Aydin
MorteBursa, Impero ottomano
DinastiaAydınidi (nascita)
Ottomana (matrimonio)
PadreFahreddin Isa Bey
Consorte diBayezid I
ReligioneIslam sunnita

Hafsa Hatun (turco ottomano: حفصہ خاتون, "giovane leonessa"; anche nota come Hafize Hatun; Selçuk, ... – Bursa, ...; fl. XIV-XV secolo) è stata una principessa turca, figlia di Fahreddin Isa Bey, ultimo sovrano di Aydin, e una delle consorti del sultano ottomano Bayezid I.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Hafsa Hatun era figlia di Fahreddin Isa Bey, ultimo sovrano del beylik di Aydin, che nel 1390 fu conquistato senza combattere dal sultano ottomano Bayezid I. Nello stesso anno, Bayezid prese Hafsa come consorte, mentre Isa Bey fu esiliato a Iznik. Non è nota come la madre di nessuno dei figli di Bayezid[1][2][3][4].

Sopravvisse a Bayezid, morto nel 1403 come prigioniero di guerra di Tamerlano, e morì a Bursa. Non è noto dove sia sepolta[1][2][3][4].

Beneficienza[modifica | modifica wikitesto]

Hafsa patrocinò la costruzione di diversi enti benefici, sia ad Aydin che nell'Impero ottomano. Fra il 1390 e il 1392 usò la sua dote per costruire la Moschea di Hafsa Hatun a Edirne (oggi in rovina). Costruì anche una fontana a Tiro e un rifugio per pellegrini a Bademiye[3][5][6][7].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Anthony Dolphin Alderson, Tavola XXIV, in The Structure of the Ottoman Dynasty, Clarendon Press, 1956.
  2. ^ a b Necdet Sakaoğlu, Bu mülkün kadın sultanları: valide sultanlar, hatunlar, hasekiler, kadınefendiler, sultanefendiler, collana Oğlak bilimsel kitaplar, Oğlak Yayıncılık ve Reklamcılık, 2008, pp. 87-88, ISBN 978-975-329-623-6.
  3. ^ a b c (EN) Leslie P. Peirce, The Imperial Harem: Women and Sovereignty in the Ottoman Empire, Oxford University Press, 1993, pp. 106-107, ISBN 978-0-19-508677-5.
  4. ^ a b (EN) Ahmed Akgunduz e Said Ozturk, Ottoman History - Misperceptions and Truths, IUR Press, 1º gennaio 2011, ISBN 978-90-90-26108-9.
  5. ^ (EN) Muzaffer Özgüles, The Women Who Built the Ottoman World: Female Patronage and the Architectural Legacy of Gulnus Sultan, Bloomsbury Publishing, 30 giugno 2017, ISBN 978-1-78672-208-9.
  6. ^ (EN) Izabela Miszczak, Edirne: Gateway to the Balkans, ASLAN Izabela Sobota-Miszczak, 10 marzo 2021, ISBN 978-83-956540-6-0.
  7. ^ Hafsa Hatun, su web.archive.org, 2 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 2 ottobre 2017).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]