Guido Guerrini

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Guido Guerrini

Guido Guerrini (Faenza, 12 settembre 1890Roma, 13 giugno 1965) è stato un compositore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio di Pietro e di Antonietta Santucci, si avvicinò alla musica grazie agli insegnamenti del padre.

Studiò dapprima al ginnasio e successivamente al Liceo Musicale bolognese sotto la guida di Busoni e di Torchi per la composizione.

Esordì come violinista e maestro nei teatri bolognesi. Nel primo dopoguerra intraprese l'insegnamento, dal 1920 al 1924 a Bologna al liceo musicale, dal 1925 al Conservatorio di Parma per la composizione, invece dal 1929 si trasferì a Firenze per lo stesso incarico al Conservatorio e dal 1948 a Bologna condusse nuovamente il Liceo Musicale; dal 1950, invece si spostò a Roma sempre nel ruolo di direttore del Conservatorio.[1]

Nel 1922 si sposò con Emilia Putti, nipote dello scrittore Enrico Panzacchi, e dalla loro unione nacque Vittoria Guerrini (1923-1977), poetessa, traduttrice e saggista, nota con lo pseudonimo di Cristina Campo.

Dal 1931 al 1933 organizzò il Maggio Musicale Fiorentino e nel 1942 ricevette il premio dell'Accademia d'Italia per la Missa pro defunctis composta in memoria di Guglielmo Marconi.[2]

Negli anni successivi fu arrestato e recluso nel campo di concentramento in provincia di Terni, dove proseguì la sua attività compositiva.

Nel 1951 fondò il Collegio di musica al Foro italico, promosse l'Associazione giovanile musicale (AGIMUS) e dall'anno seguente diresse l'Orchestra da camera di Roma.

Nel 1955 fu premiato con la medaglia d'argento al merito dell'arte e della scuola. Fu membro di numerose accademie e del Consiglio superiore delle belle arti (1952-1958).[2]

Come compositore si caratterizzò per una brillante vena melodica e per un'orchestrazione raffinata che evidenziò in tutti i generi musicali, dalla musica da camera alle colonne sonore cinematografiche, dalle sinfonie alla musica sacra.[2]

Ha composto opere teatrali (Zalebi del 1913, L'Arcangelo del 1949 al Teatro Comunale di Bologna diretta da Oliviero De Fabritiis con Gino Penno, Piero Guelfi e Tancredi Pasero), musiche orchestrali e da camera (Visioni dell'antico Egitto), poemi sinfonici, Suite, danze, sonate, Messa a due voci, Trio, Quartetti e Quintetti.[1]

Collaborò, nel ruolo di critico, con importanti riviste musicali, tra le quali menzioniamo la Rassegna musicale e si distinse come saggista. Tra le sue pubblicazioni, annoveriamo: Trattato di armonia, Appunti di Strumentazione, Storia degli strumenti musicali.

Concerti sinfonici RAI[modifica | modifica wikitesto]

Opere principali[modifica | modifica wikitesto]

  • Zalebi (1913)
  • L'arcangelo o L'isola di Finale, opera in tre atti, 1930;

Musica sacra[modifica | modifica wikitesto]

  • Messa in onore della Madonna, per coro a due voci, archi e organo, 1917;
  • Il pianto della Madonna, per soli, coro e orchestra, 1931;
  • Missa secunda, per coro a tre voci dispari, orchestra e organo, 1936;
  • Il lamento di Job, per basso, archi, pianoforte, 1938;
  • La città beata, cantata da camera per basso, coro femminile e orchestra da camera, 1942;
  • La città perduta, cantata biblica, per mezzosoprano, basso, coro e orchestra, 1942;
  • Nugae sacrae, nove pezzi per coro a due voci e organo o armonium, 1943;
  • Missa tertia, per coro a tre voci e organo, 1944;

Musica sinfonica[modifica | modifica wikitesto]

  • La cetra d'Achille, poema sinfonico, 1913;
  • Concerto, per violoncello e orchestra, 1914;
  • Visioni dell'antico Egitto, due quadri sinfonici, 1919;
  • L'ultimo viaggio di Odisseo, poema sinfonico, 1921;
  • Sonata da camera, per orchestra, 1925;
  • Trifons, tema con due derivazioni per orchestra, 1932;
  • Due tempi di concerto, per pianoforte e orchestra, 1936;
  • Sette variazioni sopra una sarabanda di Corelli, per archi e pianoforte, 1940;
  • Tema con variazioni, per pianoforte e orchestra, 1942;

Musica da camera[modifica | modifica wikitesto]

  • Le fiamme sull'altare, trittico per soprano, doppio quintetto d'archi e due arpe, 1919;
  • Sonata, per violino e pianoforte, 1921;
  • Tre quartetti, per archi, 1920, 1922, 1959;
  • Due trii, per violino, violoncello e pianoforte, 1920, 1925;
  • Sonata, per violoncello e pianoforte, 1925;
  • Quintetto, per archi e pianoforte, 1927;
  • 13 studi, per violoncello solo, 1959;
  • Quintetto, per archi, 1950.[1][2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Andrea Della Corte e Guido M. Gatti, Dizionario di musica, Torino, Paravia, 1956, p. 278.
  2. ^ a b c d Guido Guerrini, in Dizionario biografico degli italiani, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 20 gennaio 2018.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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