Guglielmo dalle Bianche Mani

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Guglielmo di Champagne
cardinale di Santa Romana Chiesa
 
Nato1135
Creato cardinalemarzo 1179 da papa Alessandro III
Deceduto7 settembre 1202 a Laon
 

Guglielmo di Champagne, anche chiamato Guglielmo di Blois o Guglielmo dalle Bianche Mani (1135Laon, 7 settembre 1202), è stato un cardinale e arcivescovo cattolico francese.

Origine[modifica | modifica wikitesto]

Sia secondo Guglielmo arcivescovo della città di Tiro, nell'odierno Libano, che secondo la Chronica Albrici Monachi Trium Fontium Guglielmo era il figlio maschio quartogenito del conte di Blois, di Chartres e di Châteaudun, Provins, signore di Sancerre e Amboise (Tebaldo IV), e poi conte di Conte di Champagne (conte di Troyes e conte di Meaux Tebaldo II), Tebaldo[1][2] e della moglie, che sempre secondo la Chronica Albrici Monachi Trium Fontium era Matilde di Carinzia[3] ( ca. 1106; † 1160) del Casato degli Sponheim, figlia del Margravio d'Istria, duca di Carinzia e reggente della Marca di Verona, Enghelberto[4] e di Uta di Passau.
Secondo il monaco e cronista inglese, Orderico Vitale, Tebaldo II di Champagne era il figlio maschio secondogenito del conte di Blois, di Chartres, di Châteaudun, di Tours, di Provins, di Sancerre e di Meaux, Stefano II, e di Adele d'Inghilterra[5] (circa 1062 - 1137), che, sia secondo il monaco e cronista normanno Guglielmo di Jumièges, autore della sua Historiæ Normannorum Scriptores Antiqui, che secondo il cronista e monaco benedettino dell'abbazia di Malmesbury, nel Wiltshire (Wessex), Guglielmo di Malmesbury e Orderico Vitale, ed ancora il cronista e monaco benedettino inglese, Matteo di Parigi, era figlia del duca di Normandia e re d'Inghilterra, Guglielmo il Conquistatore, e di Matilde delle Fiandre[6][7][8][9] (1032 - 1083), che, secondo la Genealogica Comitum Flandriæ Bertiniana, era figlia di Baldovino V, conte delle Fiandre, e della sorella del re di Francia, Enrico I[8], Adele di Francia[10], che secondo la Genealogiæ Scriptoris Fusniacensis era figlia del re di Francia, Roberto II, detto il Pio[11].
Un suo zio, Stefano di Blois, fu re d'Inghilterra,dal 1135 al 1154, mentre un altro zio Enrico di Blois fu vescovo di Winchester dal 1129 e legato papale per l'Inghilterra dal 1138; una sorella era regina di Francia, Adèle di Champagne (moglie di Luigi VII), ed i tre fratelli erano, rispettivamente Conte di Champagne (Enrico), conte di Blois (Tebaldo) e signore di Sancerre (Stefano).

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Suo padre, Tebaldo morì, nel 1152: gli Obituaires de Sens Tome II, Eglise cathédrale de Chartres, Obituaire du xii siècle confermano che Tebaldo (Teobaldus comes palatinus) morì il 10 gennaio (Jan IIII Idus) e che il figlio, Tebaldo conte di Blois e siniscalco di Francia, con la madre, Matilde, fece una donazione a suffragio della sua anima[12], mentre la Chronica Albrici Monachi Trium Fontium riporta che Tebaldo (comes Campanie Theobaldus) morì il 12 gennaio (6. Idus Januarii) e fu tumulato presso Lagny (apud Latinicacum)[2], lasciando le sue contee ai figli maggiori: a Enrico, le contee di Champagne e Brie ed a Tebaldo, le contee di Blois e Chartres[2], e al terzogenito Stefano, la signoria di Sancerre.

Divenne vescovo di Chartres nel 1164 e rimase sino al 1176[13]; nello stesso periodo divenne arcivescovo di Sens, nel 1169 e rimase sino al 1176)[14], quando divenne arcivescovo di Reims (1176), carica che tenne sino alla sua morte[15]. La Sigeberti Continuatio Aquicinctina conferma che Guglielmo, arcivescovo di Sens, fratello della regina di Francia (Willelmus Senonensis archiepiscopus, frater Elizabeth regine Francorum), nel 1176, da Sens fu trasferito a Reims (de Senonensi ecclesia in Remensem ecclesiam)[16]; l'abate e storico normanno, priore dell'abbazia di Bec e sedicesimo abate di Mont-Saint-Michel, Roberto di Torigni, nella sua cronaca, riferisce che Guglielmo, fratello del conte Tebaldo, arcivescovo di Sens e vescovo di Chartres (Guillermus frater comitis Thebaldi archiepiscopus Senonensis et episcopus Carnotensis) si trasferì nella sua nuova sede, Reims (archiepiscopum Remensem) nel 1177[17]
Con quest'ultima carica vennero a lui per primo conferiti i titoli di duca e pari di Reims. Nel concistoro di marzo 1179 papa Alessandro III gli conferì la porpora cardinalizia con il titolo di cardinale presbitero di Santa Sabina.

Fu inviato dallo stesso Alessandro III quale suo legato presso il re d'Inghilterra Enrico II.

Guglielmo, assieme ai fratelli, Tebaldo, conte di Blois e Chartres, ultimo siniscalco di Francia, Enrico I detto il Liberale, Conte di Champagne (conte di Troyes e conte di Meaux) e di Brie, e Stefano, signore di Sancerre, assistettero il loro nipote, il giovane Filippo Augusto, re di Francia dal settembre 1180[18].

Nel 1182 egli concesse alla città di Reims i diritti di cui alla cosiddetta Charte willelmine, rimasti successivamente in vigore per oltre cinque secoli, così come fu la Loi de Beaumont, legge che affrancava numerose città del nord della Francia, di una parte del Belgio meridionale e del Granducato di Lussemburgo, da lui promulgata il medesimo anno e abrogata solo con la rivoluzione francese.

Nel 1185 venne nominato arciprete della Basilica Vaticana, carica che mantenne fino al 1198.

Guglielmo morì nel 1202 come ci ricordano gli Annales S. Nicasii Remenses (Willelmus venerabili Remensis archiepiscopus gloriosissimus regis Francorum Philippi avunculus), arcivescovo di Reims e zio materno del re di Francia, presso la città di Laon, il 7 settembre (apud Laudunum vigilia navitatis beate Marie)[19]; anche la Chronica Albrici Monachi Trium Fontium riporta la morte di Guglielmo(Remensis archiepiscopus Guilelmus regis avunculus et comitum Campanie patruus)zio materno del re (Filippo) e zio paterno del conte di Champagne (Enrico II), arcivescovo di Reims, per 26 anni (per annos 26), nel mese di ottobre (7. Idus Octobris)[20].

Conclavi[modifica | modifica wikitesto]

Guglielmo dalla Bianche Mani partecipò a cinque dei sei i conclavi che si svolsero nel periodo del suo cardinalato:

Non partecipò invece al:

Genealogia episcopale e successione apostolica[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

La successione apostolica è:

Discendenza[modifica | modifica wikitesto]

Di Guglielmo non si conosce alcuna discendenza[21][22].

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Tebaldo III di Blois Oddone II di Blois  
 
Ermengarda d'Alvernia  
Stefano II di Blois  
Gersenda del Maine Eriberto I del Maine  
 
?  
Tebaldo II di Champagne  
Guglielmo I d'Inghilterra Roberto I di Normandia  
 
Herleva  
Adele d'Inghilterra  
Matilde di Fiandra Baldovino V di Fiandra  
 
Adele di Francia  
Guglielmo dalle Bianche Mani  
Enghelberto I d'Istria Sigfrido I di Sponheim  
 
Riccarda di Lavant  
Enghelberto II d'Istria  
Edvige  
 
 
Matilde di Carinzia  
Ulrico di Passau Rapoto di Cham  
 
Matilde  
Uta di Passau  
Adelaide di Megling-Frontenhausen Kuno di Lechsgemünd  
 
Mechtild di Horburg  
 

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (LA) William of Tyre, Historia rerum in partibus transmarinis gestarum, LIBER VIGESIMUS SECUNDUS, CAPUT IV
  2. ^ a b c (LA) #ES Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus XXIII, Chronica Albrici Monachi Trium Fontium, anno 1152, pag 841 Archiviato il 3 marzo 2018 in Internet Archive.
  3. ^ (LA) #ES Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus XXIII, Chronica Albrici Monachi Trium Fontium, anno 1150, pag 840 Archiviato il 4 marzo 2018 in Internet Archive.
  4. ^ (LA) #ES Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus XXIII, Chronica Albrici Monachi Trium Fontium, anno 1126, pag 826 Archiviato il 27 febbraio 2018 in Internet Archive.
  5. ^ (LA) Ordericus Vitalis, Historia Ecclesiastica, vol.II, liber V, par. XI, pag. 393
  6. ^ (LA) Historiæ Normannorum Scriptores Antiqui, liber VIII, cap. XXXIV, pag. 310
  7. ^ (EN) Chronicle of the Kings of England: From the Earliest Period to the Reign, of king William's children, pag. 307
  8. ^ a b (LA) Historia Ecclesiastica, vol. II, liber III, cap. VI, pagg. 92 e 93
  9. ^ (LA) Matthæi Parisiensis, monachi Sancti Albani, Historia Anglorum, vol. I, anno 1086, pagina 31
  10. ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus IX, Genealogica Comitum Flandriæ Bertiniana, pagina 306 Archiviato il 19 giugno 2018 in Internet Archive.
  11. ^ (LA) #ES Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus XIII, Genealogiæ Scriptoris Fusniacensis, par. 2, pag 252 Archiviato il 19 giugno 2018 in Internet Archive.
  12. ^ (LA) Obituaires de la province de Sens. Tome II, Eglise cathédrale de Chartres, Obituaire du xii siècle, pag. 32
  13. ^ (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy: vescovi di Chartres - GUILLAUME de Blois
  14. ^ (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy: arcivescovi di Sens - GUILLAUME de Blois
  15. ^ (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy: arcivescovi di Reims - GUILLAUME de Blois
  16. ^ (LA) #ES Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus VI, Sigeberti Continuatio Aquicinctina, anno 1176, pag 415 Archiviato il 3 marzo 2018 in Internet Archive.
  17. ^ (LA) Chronique de Robert de Torigni, abbé du Mont-Saint-Michel, tome II, anno 1177, pag. 62
  18. ^ Frederick Maurice Powike, I regni di Filippo Augusto e Luigi VII di Francia, cap. XIX, vol. V, pag. 778
  19. ^ (LA) #ES Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus XIII, Annales S. Nicasii Remenses, anno 1202, pag 84 Archiviato il 3 marzo 2018 in Internet Archive.
  20. ^ (LA) #ES Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus XXIII, Chronica Albrici Monachi Trium Fontium, anno 1202, pag 881 Archiviato il 3 marzo 2018 in Internet Archive.
  21. ^ (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy: conti di Blois - GUILLAUME de Blois
  22. ^ (EN) #ES Genealogy: Blois 1 - Guillaume de Blois

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Fonti primarie[modifica | modifica wikitesto]

Letteratura storiografica[modifica | modifica wikitesto]

  • Louis Halphen, La Francia: Luigi VI e Luigi VII (1108-1180), in «Storia del mondo medievale», cap. XVII, vol. V, 1999, pp. 705–739
  • Eleanor Costance Lodge, Il movimento comunale specialmente in Francia, in «Storia del mondo medievale», cap. XVIII, vol. V, 1999, pp. 740–775
  • Frederick Maurice Powike, I regni di Filippo Augusto e Luigi VII di Francia, in «Storia del mondo medievale», cap. XIX, vol. V, 1999, pp. 776–828

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Vescovo di Chartres Successore
Robert
1156 - 1164
1165 - 1176 Giovanni di Salisbury
1176 - 1180
Predecessore Arcivescovo di Sens Successore
Hugues de Tourcy
1142 - 1168
1168 - 1176 Guy de Noyers
1176 - 1193
Predecessore Arcivescovo di Reims Successore
Enrico di Francia
1162 - 1175
1176 - 1202 Beato Guy Paré, O. Cist.
1204 - 1206
Predecessore Cardinale presbitero di Santa Sabina Successore
Pietro
1176 - 1178
1179 - 1202 vacante
fino al 1216
Predecessore Arciprete della Basilica Vaticana Successore
Giovanni da Sutri
1176 - 1180
1185 - 1198 Ugolino di Segni
1198 - 1206
Predecessore Cardinale protopresbitero Successore
Giovanni dei conti di Segni
1187 - 1190
1191 - 1196 Corrado di Wittelsbach
1196 - 1200
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