Guglielmo IV di Nevers

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Guglielmo IV di Nevers (1130 circa – Acri, 24 ottobre 1168) fu Conte di Nevers, Auxerre e Tonnerre.

Origine[modifica | modifica wikitesto]

William era figlio del conte Guglielmo III di Nevers e di Ida di Sponheim, e il fratello maggiore del suo successore Guy di Nevers. I loro nonni paterni erano Guglielmo II di Nevers e sua moglie Adelais. I loro nonni materni erano il duca Engelberto di Carinzia e Uta di Passavia. Il fratello minore Rinaldo di Nevers aderì alla terza crociata e morì a San Giovanni d'Acri il 5 agosto 1191. La loro sorella Adelaide di Nevers, sposò il conte Rinaldo IV di Joigny. Ermengarda di Nevers, un'altra sorella, è solo citata in documenti che registrano le sue donazioni ai benedettini del monastero di Molesme.

Stemma della famiglia Nevers

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Guglielmo fu nominato cavaliere nel 1159, solo due anni prima della morte del padre. Alla morte del padre nel 1161 tutti i figli erano ancora molto giovani ed è menzionato che il fratello minore, Guy, fosse ancora minorenne[1]. Guglielmo IV, conte di Nevers, risiedeva nei castelli di Nevers e di Clamecy. La città più vicina ad est di Clamecy è Vézelay, che nel primo periodo medievale fu il punto di smistamento per l'avvio di diverse crociate verso la Terra santa.

Matrimonio[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1164 Guglielmo sposò Eleonora di Vermandois, poi contessa di Vermandois dal 1183 al 1214. Ella era figlia di Rodolfo I di Vermandois e della sua terza moglie Lauretta delle Fiandre. I suoi nonni materni erano il conte Teodorico di Alsazia e Suanhilde, la sua prima moglie.[2]. Vi è però una teoria che afferma che Eleonora potrebbe essere una figlia di Rodolfo e della sua seconda moglie Petronilla d'Aquitania, che era figlia di Guglielmo X di Aquitania e di Aénor di Châtellerault. Secondo questa teoria quindi Eléonore potrebbe essere una nipote di Eleonora d'Aquitania.[3]. Sua moglie era precedentemente sposata con Goffredo di Annania, conte di Ostrevent, figlio di Baldovino IV, conte di Hainaut e Alice di Namur, morta il 7 aprile 1163, mentre si preparava per un viaggio in Palestina.[4]. Eleonora si sposò con Matteo d'Alsazia, Matteo III conte di Beaumont-sur-Oise e poi forse con Stefano II di Blois. Non ebbe mai figli e il suo erede designato fu Filippo II di Francia, un cugino paterno di secondo grado, precedentemente escluso dalla successione.

I contrasti con la Chiesa e la III crociata[modifica | modifica wikitesto]

Secondo la Catholic Éncyclopedia, l'Abbazia di Vézelay è stata spesso in conflitto con i Conti di Nevers. Guglielmo IV aveva indotto il suo prevosto Léthard a costringere i monaci a combattere e quindi ad abbandonare l'abbazia. Nel 1166, Luigi VII di Francia organizzò una riconciliazione tra Guglielmo IV e Guglielmo di Mello, abate di Vézelay. Il 6 gennaio 1167 Luigi VII partecipò alla celebrazione della riconciliazione. In espiazione per i suoi supposti crimini contro la Chiesa, Guglielmo partì per gli stati crociati.[5] Egli morì poco dopo e fu sepolto a Betlemme[6]. Prima della sua morte nel 1168, promise al vescovo di Betlemme che se Betlemme fosse mai caduta in mani musulmane, egli sarebbe stato il benvenuto presso di lui o i suoi successori a Clamecy. Dopo la cattura di Betlemme da parte del Saladino nel 1187, le disposizioni del conte ormai defunto furono rispettate e il vescovo di Betlemme prese residenza nell'ospedale di Panthenor a Clamecy, che rimase la sede in partibus infidelium della Diocesi di Betlemme per quasi 600 anni, fino alla Rivoluzione francese nel 1789.[7]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Francis Christopher Oakley, The Western Church in the Later Middle Ages (1979), page 348
  2. ^ Patrick van Kerrebrouck, "Les Capétiens" (2000), page 540
  3. ^ Jožko Šavli, The Dynasty of Carantania and their relations with France, su carantha.net. URL consultato il 28 settembre 2011 (archiviato dall'url originale l'8 aprile 2008).
  4. ^ name="Kerrebrouck 2000 page 540"
  5. ^ Catholic Encyclopedia (1912), Volume XIII. Article "Sens" by Georges Goyau.
  6. ^ Willelmi Tyrensis Archiepiscopi Chronicon, ed. R.B.C. Huygens (Brepols, Corpus Christianorum Continuatio Medievalis 63A, 1986), XX.III, pp. 915
  7. ^ de Sivry, L: "Dictionnaire de Geographie Ecclesiastique", page 375., 1852 ed, from ecclesiastical record of letters between the Bishops of Bethlehem 'in partibus' to the bishops of Auxerre.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Conte di Nevers Successore
Guglielmo III 1161 - 1168 Guy
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