Gualtiero Sacchetti

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Gualtiero Sacchetti

Deputato del Regno d'Italia
LegislaturaXI, XII, XIII, XIV, XVI, XVII, XVIII, XIX
Gruppo
parlamentare
Destra
Incarichi parlamentari
  • XVIII legislatura
    Giunta permanente per le elezioni
  • XIX legislatura
    Giunta permanente per le elezioni
  • XXIII legislatura
    Commissione d'inchiesta sulla spesa per la costruzione del palazzo di giustizia in Roma
Sito istituzionale

Senatore del Regno d'Italia
Durata mandato30 giugno 1900 –
28 settembre 1917
LegislaturaXXI
Incarichi parlamentari
  • Commissione per l'esame dei decreti registrati con riserva dalla Corte dei conti
  • Commissione d'inchiesta sulla spesa per la costruzione del Palazzo di Giustizia in Roma
  • Commissione di finanze
Sito istituzionale

Dati generali
Titolo di studioLaurea in ingegneria; laurea ad honorem in matematica
ProfessioneIngegnere

Gualtiero Sacchetti (San Lazzaro di Savena, 14 agosto 1836Bologna, 28 settembre 1917) è stato un ingegnere e politico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Laureato in ingegneria a Bologna entra nella professione alle dipendenze della Società Italiana per le Strade Ferrate Meridionali ed esordisce nell'insegnamento quale assistente alla cattedra di fisica dell'ateneo bolognese. Dopo il ritiro delle truppe austriache a seguito della disfatta di Magenta, e dell'ultimo cardinale legato, Giuseppe Milesi Pironi Ferretti, fa parte della Guardia formata dai cittadini liberali per il mantenimento dell'ordine pubblico, e con l'annessione della città al Regno di Sardegna inizia a partecipare alla vita politica. Clericale e conservatore, definito sulla stampa "il più nero tra i neri", è tra i primi animatori della sede felsinea del futuro Partito liberale costituzionale e fedelissimo sostenitore di Marco Minghetti. È stato consigliere comunale e assessore all'edilizia, consigliere e presidente della provincia e membro della deputazione provinciale; amministratore del monte di pietà e membro della società agraria, nel 1874 viene eletto per la prima volta deputato, costantemente rieletto per sette legislature salvo la quindicesima. Alla sua morte lascia per testamento tutte le sue sostanze all'Università di Bologna affinché fosse istituito un premio per i docenti che ne illustrano il nome.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria

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