Grotta dell'Orso (Sgonico)

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Grotta dell'Orso
L'ingresso della grotta dell'orso
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Friuli-Venezia Giulia
Province  Trieste
Comuni Sgonico
Altitudine208 m s.l.m.
Profondità39 m
Altri nomiGabrovška pečina
Coordinate45°43′57″N 13°43′33.78″E / 45.7325°N 13.72605°E45.7325; 13.72605
Mappa di localizzazione: Italia
Grotta dell'Orso
Grotta dell'Orso

La grotta dell'Orso (in sloveno Gabrovška pečina[1]) si trova in provincia di Trieste, a meno di un chilometro a nord/nord-ovest dall'abitato della frazione di Gabrovizza, sul Carso triestino, ed è identificata dal numero 7 nel catasto grotte della Venezia Giulia.

Conformazione[modifica | modifica wikitesto]

La grotta si presenta con un ampio ingresso che si apre sul fondo di una dolina. Ha uno sviluppo totale di circa 175 metri, con un andamento suddiviso in tre tronconi rispettivamente di 50, 90 e 30 metri circa. È caratterizzata da un'ampia volta, ha una larghezza massima di poco superiore ai 20 metri ed un profondità massima di 39 metri dal piano di campagna.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Per la sua conformazione, la caverna rappresentava un rifugio ideale sia per gli uomini che per gli animali preistorici. La parte iniziale della caverna è stata abitata dall'uomo neolitico, e sono state rinvenute sia opere murarie che resti e manufatti di vario genere.
Gli animali prediligevano invece la parte finale della grotta, quella più lontana dall'ingresso, e lì, nello strato pleistocenico, sono stati trovati resti fossili di più di 23 specie di animali, tra cui lupo, volpe, leone, iena, ma in particolare quelli del poderoso Ursus spelaeus, al quale è stata quindi intitolata la grotta. Una bella ricostruzione dell'orso delle caverne (Ursus spelaeus) si trova al Museo di storia naturale di Trieste.
I primi scavi furono condotti alla fine del 1800 dal Marchesetti, dal Neumann e dal Weithofer, ed i reperti si trovano ai musei di Vienna e di Trieste. Gli ultimi scavi di cui si ha notizia risalgono alla metà del 1900.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Catasto speleologico regionale, su catastogrotte.regione.fvg.it.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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