Grazia Livi

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Grazia Livi nel 1961

Grazia Livi (Firenze, 19 marzo 1930Milano, 18 gennaio 2015) è stata una giornalista, saggista e scrittrice italiana.

Grazia Livi nel 1961

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Grazia Livi nacque a Firenze[1] nel 19 marzo 1930 da una famiglia fiorentina di intellettuali e docenti universitari; ha vissuto alcuni anni anche a Londra[2] mentre trascorse gli ultimi anni della sua vita a Milano[3]. Dopo essersi laureata in filologia romanza con Gianfranco Contini ed avere avuto come maestri anche Domenico De Robertis, Roberto Longhi, Gaetano Salvemini e Bruno Migliorini, si sposa. Dal 1960 fino al 1970, come giornalista inviata, ha pubblicato articoli su importanti testate italiane tra le quali La Nazione, Il Mondo, L'Europeo e Epoca[4]. Il lavoro di giornalista come inviata le fa incontrare alcune tra le più eminenti figure del Novecento, come Le Corbusier, Moshe Menuhin, Albert Schweitzer.

Il primo romanzo, Gli scapoli di Londra[5], venne recensito sul Corriere della Sera da Eugenio Montale che affermò «che poche donne sanno scrivere come Grazia Livi». Anche il poeta Mario Luzi le scrisse una lettera di apprezzamento.

Tra gli incontri significativi della sua vita vanno senz'altro ricordati quello con Anna Banti, cui ha dedicato un saggio nel libro Le lettere del mio nome.[6] Anna Banti incoraggiò Grazia Livi a scrivere e le commissionò i primi articoli per la rivista Paragone a partire da quello dedicato a Virginia Woolf che la Banti definì «bellissimo».

Nel romanzo Lo sposo impaziente[7], dedicato a Lev Tolstoj ed alla moglie Sof’ia Andreevna ed in parte ispirato dai loro diari, Grazia Livi narra il viaggio dei neosposi e la loro prima notte di nozze. Per poter parlare di questo grande scrittore la Livi è stata in Russia. È scomparsa a Milano nel 2015.[8]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Narrativa[modifica | modifica wikitesto]

  • Gli scapoli di Londra (Sansoni, Firenze 1958)
  • La distanza e l'amore (Garzanti, Milano 1978)
  • L'approdo invisibile (Garzanti, Milano 1980)
  • Vincoli segreti (La Tartaruga, Milano 1994)
  • Non mi sogni più (La Tartaruga, Milano 1997)
  • La finestra illuminata (La Tartaruga, Milano 2000)
  • Il mantello (in AA.VV., Natale d'autrice, Edizioni San Paolo, Milano 2002)
  • Lo sposo impaziente (Garzanti, Milano 2006)
  • Il vento e la moto - Passioni, nostalgie, fughe, dolcezze (Garzanti, Milano, 2008)
  • Sognami ancora (Ev, Macerata, 2014)

Saggi[modifica | modifica wikitesto]

  • Alberto Sordi (Longanesi, Milano 1967)
  • Da una stanza all'altra (Garzanti, Milano 1984; La Tartaruga, Milano 1992)
  • Le lettere del mio nome (La Tartaruga, Milano 1991)
  • Donne senza cuore (La Tartaruga, Milano 1996)
  • Narrare è un destino (La Tartaruga, Milano 2002)

Critica e curatela[modifica | modifica wikitesto]

  • Postfazione a Orlando di Virginia Woolf (Mondadori, Milano 1982)
  • Prefazione a Il coraggio delle donne di Anna Banti (La Tartaruga, Milano 1983)
  • Cura di Scene di Londra di Virginia Woolf (Mondadori, Milano 1987)
  • Prefazione a Tempo d'amore di Rosamund Lehmann (Garzanti, Milano 1987)
  • Prefazione a Amici e Amanti di Elizabeth Bowen (La Tartaruga, Milano 1992)
  • Cura di Mi hanno detto no (antologia con Gilberto Finzi, Leonardo, Milano 1992)

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Intervista a Grazia Livi di Maria Antonietta Cruciata, VideoVoci.net
  2. ^ Grazia Livi: «la mia vita è una storia di parole pensate» Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive., Milano.MenteLocale.it
  3. ^ Grazia Livi, LaLineaScritta.it
  4. ^ Grazia Livi, EnciclopediadelleDonne.it
  5. ^ Le parole pensate Archiviato il 1º febbraio 2016 in Internet Archive., Archivio.SocietadelleLetterate.it
  6. ^ Il premio è morto, viva il premio!, in la Repubblica, 29 giugno 1991. URL consultato il 28 febbraio 2022.
  7. ^ Grazia Livi, Lo sposo impaziente, LeandroPiantini.WordPress.com
  8. ^ Letteratura, morta a Milano la scrittrice e saggista Grazia Livi Archiviato il 19 gennaio 2015 in Internet Archive. Liberoquotidiano.it
  9. ^ Assegnati i premi "Bagutta" durante la cena tradizionale, in La Stampa, n. 73, 26 marzo 1959, p. 3. URL consultato il 17 dicembre 2018.
    «Quest'anno in Bagutta è stato anche assegnato per la prima volta a una scrittrice il Premio « Tre Signore » di 500 mila lire. È toccato a Grazia Livi Saffi per Gli scapoli di Londra»
  10. ^ Per colpa di Bocca (PDF), in Avanti!, n. 103, Edizione Nazionale, 1º maggio 1965, p. 8. URL consultato il 20 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 23 dicembre 2018). Ospitato su Senato.
    «Grazia Livi [...] ha avuto anche un premio Bagutta per il suo libro « Gli scapoli di Londra »»
  11. ^ Paola Azzolini, Il ritorno di Grazia Livi, ora nei tascabili, su L'Arena.it, 20 novembre 2012. URL consultato il 17 marzo 2022 (archiviato dall'url originale il 2 luglio 2013).
  12. ^ Premio letterario Viareggio-Rèpaci, su premioletterarioviareggiorepaci.it. URL consultato il 9 agosto 2019 (archiviato dall'url originale il 19 luglio 2014).
  13. ^ Intervista a Grazia Livi autrice di “Narrare è un destino” (La Tartaruga) Archiviato il 17 marzo 2016 in Internet Archive., MCLink.it
  14. ^ edizioni precedenti, su premiomanzonilecco.it. URL consultato il 4 agosto 2019.
  15. ^ A Grazia Livi il Premio Alghero-Donna 2006 Archiviato l'8 febbraio 2016 in Internet Archive., GarzantiLibri.it

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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