Grattacielo La Meridiana

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Grattacielo La Meridiana
Grattacielo "La Meridiana"
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneEmilia Romagna
LocalitàBologna
IndirizzoVia Benvenuto Cellini, 18-20
Coordinate44°29′42.04″N 11°23′12.73″E / 44.49501°N 11.38687°E44.49501; 11.38687
Informazioni generali
CondizioniIn uso
Costruzione1958-1960
UsoResidenziale
AltezzaTetto: 70 m
Piani22
Ascensori2
Realizzazione
IngegnereGuido Cavani
AppaltatoreACLI Casa
CommittenteCons. Coop. Emiliano Romagnolo

Il grattacielo La Meridiana (conosciuto anche con altri nomi quali "Grattacielo Massarenti", "Grattacielo di San Vitale" o "Condominio di via Cellini") è un grattacielo residenziale di Bologna, posto nel quartiere San Vitale.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il grattacielo fu progettato da un gruppo di quattro ingegneri (Bozzato, Calanchi, Montini, Orlandi) coordinati da Guido Cavani. Fu commissionato per volere dell'ACLI Casa a complemento di un insediamento residenziale costruito tra gli anni 1958 e 1960.[1] Fu tra gli edifici più alti della città e il più alto nella periferia, almeno fino all'innalzamento delle Torri di Kenzō Tange durante gli anni Settanta.[2]

Studiato per ospitare 84 nuclei familiari, in realtà questa tipologia non favorì l'integrazione tra i suoi abitanti.[1]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

L'edificio è situato al centro di un complesso edilizio chiamato appunto "la Meridiana", posto a poca distanza dalla Tangenziale, nel quartiere San Vitale. Il blocco edilizio, assieme all'insediamento circostante su cui staglia, è pensato come intervento di edilizia popolare a basso costo.[3]

Il grattacielo presenta una solida base di 41 metri per 11 ed è alto 70 metri.[1] Per via della sua mole piatta e verticale, del tutto inconsueta nel panorama della periferia cittadina, è stato descritto come una "lastra conficcata" in una zona urbana a sviluppo lineare. La costruzione risulta ancora più anomala per via della messa in evidenza della trama strutturale in calcestruzzo armato e mattoni, in antitesi al modello di grattacielo tipico del Movimento moderno.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c De Angelis, p.73.
  2. ^ Il grattacielo di San Vitale, su bibliotecasalaborsa.it. URL consultato il 9 gennaio 2023.
  3. ^ a b Quartiere "La Meridiana" e grattacielo, sulla via San Vitale, su bbcc.ibc.regione.emilia-romagna.it. URL consultato il 9 gennaio 2023.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Carlo De Angelis, Ricostruire come? La Bologna del dopoguerra, in Angelo Varni (a cura di), Rinnovare Bologna tra '800 e '900, Bologna, Bononia University Press, 2019, ISBN 978-88-6923-445-3.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]