Giuseppe Cotta

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Giuseppe Cotta

Senatore del Regno di Sardegna e del regno d'Italia
Durata mandato17 giugno 1848 –
28 dicembre 1868
Legislaturadalla I (nomina 3 aprile 1848) alla X
Tipo nominaCategoria: 21
Incarichi parlamentari
Commissioni:
  • Membro della Commissione di finanze (7 agosto al 29 novembre 1849) (27 novembre 1850 al 27 febbraio 1852) (9 marzo 1852 al 21 novembre 1853), (28 dicembre 1853 al 29 maggio 1855) (12 gennaio al 16 luglio 1857) (19 gennaio al 14 luglio 1858) (11 marzo 1861 al 21 maggio 1863)
  • Membro della Commissione di agricoltura e commercio (2 gennaio-19 novembre 1850) (27 novembre 1850-27 febbraio 1852) (9 marzo 1852-21 novembre 1853) (28 dicembre 1853-29 maggio 1855)
  • Membro della Commissione per l'esame dei disegni di legge sui trattati di commercio coll'Inghilterra e col Belgio (23 aprile 1851)
  • Membro della Commissione per l'esame del progetto di riforma sulla tariffa daziaria (26 giugno 1851)
  • Membro della Commissione di contabilità interna (12 gennaio-16 luglio 1857) (29 dicembre 1857-14 luglio 1858) (19 gennaio 1859-21 gennaio 1860) (31 maggio-28 dicembre 1860)
  • Membro della Commissione di sorveglianza alla Cassa dei censi e prestiti (29 novembre 1850)
  • Membro della Commissione di vigilanza alla Cassa dei depositi e prestiti (28 gennaio 1854) (17 gennaio 1857) (29 marzo 1858) (25 gennaio 1859) (2 giugno 1860) (27 febbraio 1861) (19 febbraio 1863)
  • Membro della Commissione di vigilanza all'amministrazione del debito pubblico (16 marzo 1859) (31 maggio 1860) (27 febbraio 1861)
  • Presidente della Commissione di vigilanza alla Cassa dei depositi e prestiti
Sito istituzionale

Dati generali
ProfessioneBanchiere

Giuseppe Cotta (Torino, 3 aprile 1785Torino, 28 dicembre 1868) è stato un banchiere e politico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Giuseppe Cotta nacque a Torino, figlio del barone Giuseppe Antonio e di Margherita Montabune. sposò Barbara Mina, figlia di Sebastiano Domenico Mina, procuratore patrimoniale(e in seguito auditore e patrimoniale generale) di S.M. il Re Carlo Alberto. Per matrimonio divenne quindi cognato del barone Bozzi di S.Maria di Bagnolo(marito di Anna, sorella di Barbara)e cugino di don Domenico Defendente Mina, cappellano del Re. Di Giuseppe Cotta si ricorda l'impegno sociale che gli valse i soprannomi di "banchiere limosiniere" e "banchiere della Provvidenza" e la nomina, da parte di S.S Pio IX, a commendatore dell'ordine di S.Gregorio Magno. Fu uno dei principali benefattori dell'opera di Don Bosco. e proprio legato alla devozione a don Bosco è il miracolo che vide protagonista Giuseppe Cotta, ecco il resoconto che ne fece il sac.C.Chiala:

" Trovavasi il Comm. Barone Cotta, banchiere di questa città di Torino, Senatore del Regno, quasi morente nel suo letto, quando si presenta a lui il Direttore dell'Oratorio di san Francesco di Sales. L'ammalato, dato per disperato dai medici, con un sottilissimo filo di voce e tentennando il capo gli disse: ancora pochi minuti, poi bisogna partire per l'eternità. Oh no, Commendatore, rispose il Sacerdote, la Madonna ha ancora bisogno di lei in questo mondo. Mi {203 [507]} è necessario ch'ella viva per aiutarmi nella costruzione della sua chiesa. Ben volentieri lo farei, ma ormai sono agli ultimi: non c'è più speranza. E che cosa farebbe se Maria Ausiliatrice le ottenesse la grazia di guarire? E il Barone Cotta, colpito a quella interrogazione fattagli con volto ilare e sereno, se guarisco, disse, prometto di pagare per sei mesi due mila franchi al mese per la chiesa di Valdocco. Ebbene io ritorno all'Oratorio e vi farò far tante preghiere a Maria Ausiliatrice, che spero ella otterrà la grazia di guarire. Tre giorni dopo, mentre il Direttore dell'Oratorio trovavasi nella sua camera, gli si annunzia la visita di un Signore. Viene introdotto: era il sig. Comma Cotta, che guarito contro l'aspettazione di tutti e con somma maraviglia della famiglia e dei conoscenti, veniva a soddisfare la prima rata della sua promessa. E sempre {204 [508]} finché visse conservò gratitudine alla gran Madre di Dio per quel segnalato favore ottenuto, e contribui non poco ai lavori della Chiesa."

(da MARIA AUSILIATRICE COL RACCONTO DI ALCUNE GRAZIE OTTENUTE NEL PRIMO SETTENNIO dalla Consacrazione della Chiesa a Lei dedicata IN TORINO per cura del sacerdote GIOVANNI BOSCO, 1875.)

Giuseppe Cotta fu inoltre membro di importanti istituzioni pubbliche (il Consiglio generale e ordinario dell'amministrazione del Debito pubblico; la Camera di commercio; la Borsa di commercio; il Consiglio di amministrazione della Cassa di risparmio di Torino; il Consiglio superiore dell'amministrazione centrale della Banca Nazionale) e caritative (fu direttore dell'Opera della Mendicità Istruita). Tra 1849 e 1852 fu anche consigliere comunale della città (cf. Repertorio biografico dei senatori, 337-339).

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze sabaude[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria
Ufficiale dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 26 maggio 1856 - nastrino per uniforme ordinaria
Commendatore dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria
Grande ufficiale dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria

Onorificenze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere dell'Ordine di San Gregorio Magno (Stato Pontificio) - nastrino per uniforme ordinaria

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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