Giovanni Paolo Torti Rogadei

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Giovanni Paolo Torti Rogadei, O.S.B.
vescovo della Chiesa cattolica
 
Incarichi ricoperti
 
Nato22 aprile 1668 ad Ospedaletto d'Alpinolo
Ordinato presbitero1º marzo 1692
Nominato vescovo11 maggio 1718 da papa Clemente XI
Consacrato vescovo29 maggio 1718 dal cardinale Sebastiano Antonio Tanara
Deceduto19 agosto 1742 (74 anni) ad Avellino
 

Giovanni Paolo Torti Rogadei (Ospedaletto d'Alpinolo, 22 aprile 1668Avellino, 19 agosto 1742) è stato un abate e vescovo cattolico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio del dottor Marcantonio e di Isabella Pepere, nel 1684 entrò nella Congregazione degli eremiti di Montevergine dell'Ordine di San Benedetto. Compì gli studi sotto insigni maestri acquisendo una vasta e solida cultura. Ordinato sacerdote nel 1692, fu lettore dell'Ordine e tenne la cattedra di filosofia e teologia in vari monasteri della Congregazione. Nel 1702 fu nominato abate del celebre monastero di San Guglielmo al Goleto. Per il suo zelo, nel 1704 divenne definitore e visitatore della Congregazione. Dal 1710 al 1712 fu abate del monastero di Capua e consultore del Sant'Uffizio per la locale arcidiocesi. Dal 1713 al 1715 fu procuratore generale dell'Ordine in Roma ove esercitò anche l'ufficio di teologo di Benedetto XIII. Nel 1716 tornò quale abate a Capua e ciò sino all'11 maggio 1718 quando papa Clemente XI lo designò quale vescovo di Andria. Ad Andria si impegnò per il restauro della cattedrale e nell'aiuto ai poveri. Nel 1726, su sua richiesta, venne nominato vescovo di Avellino e Frigento. Sull'esempio di papa Benedetto XIII, si distinse per l'impegno pastorale nel riformare i costumi del popolo, nel riordino dell'amministrazione e nella ristrutturazione di molte chiese tra cui le cattedrali di Avellino e Frigento. Nel 1734 riedificò il seminario diocesano rovinato a causa del terremoto. Benedetto XIII lo nominò prelato domestico e assistente al Soglio Pontificio. Morì nel 1742 e le sue ceneri furono tumulate nel Santuario di Montevergine ove è posto il suo monumento funebre.

Genealogia episcopale[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • G. Zigarelli, Storia della cattedra di Avellino e de' suoi pastori, Napoli, 1856, v. II.
  • N. Gambino, La cattedrale di Avellino, Cava de' Tirreni, 1985.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Vescovo di Andria Successore
Antonio Adinolfi 11 maggio 1718 - 9 dicembre 1726 Cherubino Tommaso Nobilione, O.P.
Predecessore Vescovo di Avellino e Frigento Successore
Cherubino Tommaso Nobilione, O.P. 9 dicembre 1726 - 19 agosto 1742 Antonio Maria Carafa, C.R.