Giovanni Lai

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Giovanni Lai
NascitaIllorai, 13 giugno 1945
MorteBrescia, 19 dicembre 2020
Cause della mortecause naturali
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armata Esercito Italiano[1]
Arma Arma dei Carabinieri
CorpoLegione Carabinieri di Brescia
GradoMaresciallo
Decorazioni Medaglia d'oro al valor civile
fonti nel testo della voce
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Giovanni Lai (Illorai, 13 giugno 1945Brescia, 19 dicembre 2020[2]) è stato un militare italiano, maresciallo dell'Arma dei Carabinieri, insignito di medaglia d'oro al valor civile.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Allievo carabiniere presso la Legione Allievi Carabinieri, dopo il corso svolse servizio in vari comandi prima di diventare sottufficiale ed essere destinato nell'ambito della Legione Carabinieri di Brescia. In tale città, egli prestava servizio presso il comando della legione quando, il 16 dicembre 1976 transitando in Piazzale Arnaldo con il carabiniere Carmine Delli Bovi, fu avvertito da alcuni cittadini della presenza di una borsa da cui usciva del fumo. Immediatamente, i due militari cercarono di tenere a distanza i passanti. Fallito il tentativo di spegnere con acqua ciò che bruciava nella borsa, il brigadiere provò a spostarla con un'asta di ferro. Nel momento in cui Giovanni Lai iniziò ad agganciare la borsa, la miccia contenuta nella pentola a pressione piena di esplosivo nascosta nella borsa esplose provocando la morte di Bianca Gritti Daller, una insegnante in pensione e il ferimento di una decina di persone tra cui il carabiniere che lo stava coadiuvando. Il brigadiere Lai lottò a lungo tra la vita e la morte e solo dopo delicate operazioni riprese una vita normale[3]. La drammatica vicenda è passata alla storia come la Bomba di Piazzale Arnaldo.

Con decreto del presidente della Repubblica datato 17 maggio 1978 gli fu conferita la medaglia d'oro al valor civile[4].

Il 16 dicembre 2011, in occasione del 35º anniversario della tragica ricorrenza, il maresciallo Lai prese parte alla manifestazione in ricordo dell'avvenimento[5].

Si è spento nella sua abitazione di Brescia il 19 dicembre 2020, all'età di 75 anni, a causa di un infarto[2].

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

La sezione di Manerbio dell'Associazione nazionale carabinieri è intitolata al "Brigadiere Giovanni Lai"[6].

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro al valor civile - nastrino per uniforme ordinaria
«Con coraggio eccezionale ed esponendo la vita a manifesto pericolo cercava di trascinare in un luogo isolato una borsa contenente un ordigno esplosivo, depositata in una frequentatissima piazza cittadina, per limitare le conseguenze di una probabile esplosione. Durante tale operazione veniva investito in pieno dalla temuta deflagrazione che colpiva numerose persone e, nonostante le gravissime mutilazioni riportate, aveva ancora la forza di invitare i soccorritori ad occuparsi delle altre vittime. Esempio magnifico di generoso altruismo e di eccelse qualità civiche e militari. Brescia, 16 dicembre 1976.»
— 17 maggio 1978[4][7]
Medaglia d'oro di "vittima del terrorismo" - nastrino per uniforme ordinaria
«Per gli alti valori morali espressi nell'attività prestata presso l'Amministrazione di appartenenza nell'evento occorso in Brescia il 16 aprile 1976, quando rimase ferito nel gravissimo attentato di Piazza Arnaldo.
Per l'evento verificatosi in Brescia il 16 dicembre 1976.»
— 11 aprile 2011[8]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Fino all'anno 2000 l'Arma dei Carabinieri era parte integrante dell'Esercito Italiano con il rango di Arma.
  2. ^ a b Addio al maresciallo Lai, il carabiniere eroe di piazza Arnaldo, in Giornale di Brescia, 20 dicembre 2020. URL consultato l'11 gennaio 2022.
  3. ^ Paolo Pulina, Il circolo dei sardi di Brescia ricorda il valoroso brigadiere Giovanni Antonio Lai di Carbonia, in Gazzetta del Sulcis Iglesiente, n. 353, febbraio 2007. URL consultato l'11 gennaio 2022 (archiviato dall'url originale il 7 maggio 2016).
  4. ^ a b Medaglia d'Oro al Valor Civile - Brigadiere Lai Giovanni, su carabinieri.it, Arma dei Carabinieri. URL consultato l'11 gennaio 2022 (archiviato dall'url originale il 31 maggio 2016).
  5. ^ Piazzale Arnaldo, 35 anni dopo l'attentato, in Giornale di Brescia, 16 dicembre 2011. URL consultato l'11 gennaio 2022.
  6. ^ La città ha reso omaggio alla Benemerita (PDF), in La nuova Pianura, n. 108, Verolanuova, ottobre 2017, p. 3. URL consultato l'11 gennaio 2022 (archiviato dall'url originale il 3 agosto 2021).
  7. ^ Lai Giovanni - Dettaglio decorato, su quirinale.it, Presidenza della Repubblica Italiana. URL consultato l'11 gennaio 2022.
  8. ^ Lai Giovanni - Dettaglio decorato, su quirinale.it, Presidenza della Repubblica Italiana. URL consultato l'11 gennaio 2022.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]