Giovanni Cavalleri

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Giovanni Pietro Maria Cavalleri, detto "Rana" (Sabbio, 12 aprile 1858Levate, 1934), è stato un pittore italiano decoratore e affrescatore di chiese, appartenente alla corrente verista.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato da Faustino e Giovanna Bona nell'allora comune di Sabbio Bergamasco, fin dai primi anni dimostra interesse verso l'arte e la pittura, tanto da indurre i genitori a iscriverlo nel 1871 all'Accademia Carrara sotto la guida di Enrico Scuri, dove ha come compagni altri futuri artisti di rilievo come Giacomo Calegari, Abramo Spinelli, i fratelli Rinaldo Agazzi ed Ermenegildo Agazzi; è successivamente allievo del ritrattista Cesare Tallone fino al 1880, anno in cui lascia la scuola orobica.

Il rapporto con lo Scuri è controverso, in particolare a causa dell'incompatibilità caratteriale e dell'insofferenza di Cavalleri per la didattica reputata antiquata del maestro, uno degli ultimi esponenti del classicismo; nel 1885 viene coinvolto, con altri artisti, nel processo per il presunto danneggiamento di alcune sue opere. Nel 1882 con Rinaldo Agazzi riceve un sussidio dalla Commissaria dell'Accademia Carrara per proseguire il perfezionamento artistico a Roma, dove fino al 1885 frequenta gli studi di Salvador Sánchez Barbudo, Cesare Maccari, José Villegas e del freschista bergamasco Luigi Galizzi.

Nel 1878 partecipa alla mostra dell’Accademia Carrara con La Dama del momento, che riceve una menzione e un premio dalla giuria[1], mentre nel 1884 vi espone il Suonatore di chitarra.

Tra il 1888 e il 1890 avvia l'attività di affreschista, che lo porta a dipingere in molte chiese dei territori bergamasco e bresciano opere dove traspare l’influenza dei pittori classici, in particolare del cinquecento e del settecento.

Il soprannome "Rana" gli viene conferito per una consuetudine di Sabbio Bergamasco, paese di origine del Cavalleri dove, come in altri comuni della zona in quel periodo storico, si apprezzavano particolarmente le rane[1].

Tra i suoi allievi il decoratore bergamasco Eugenio Bertacchi, sposo della nipote di Cavalleri.

Muore a Levate nel 1934.

Dipinti[modifica | modifica wikitesto]

  • La Dama del momento (1878), olio su tela, collezione privata;
  • Testa d'uomo con barba o Autoritratto (1881), olio su tela, Accademia Carrara, Bergamo[2];
  • Suonatore di chitarra (1884), olio su tela, collezione privata;
  • Pesca notturna (1926), olio su tela, collezione privata;
  • Il Cervino e il lago Azzurro (1928), olio su tela, collezione privata.

Affreschi[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Gian Alberto Dell'Acqua per Banca Popolare di Bergamo, I Pittori bergamaschi dal XIII al XIX secolo: l'ottocento, pt.1-4, Bergamo, Poligrafiche Bolis, 1992.
  2. ^ Chiesa Maria Madre della Misericordia, su parrocchiadisansebastiano.it. URL consultato l'11 maggio 2020.
  3. ^ Autoritratto, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 14 gennaio 2020.
  4. ^ Chiesa di S. Pancrazio, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato l'11 maggio 2020.
  5. ^ Il nuovo Altare a Sedrina, su abitare.it. URL consultato l'11 maggio 2020.
  6. ^ Parrocchiale Sacra Famiglia in Ghiaie (PDF), su parrocchiaghiaie.it. URL consultato il 14 gennaio 2020.
  7. ^ Comune di Pradalunga, su lombardiainfesta.it. URL consultato il 12 maggio 2020.
  8. ^ PITTORI: CAVALLERI GIOVANNI, su cassiciaco.it. URL consultato il 12 maggio 2020.
  9. ^ PITTORI: CAVALLERI GIOVANNI, su cassiciaco.it. URL consultato il 12 maggio 2020.
  10. ^ PITTORI: CAVALLERI GIOVANNI, su cassiciaco.it. URL consultato il 12 maggio 2020.
  11. ^ PITTORI: CAVALLERI GIOVANNI, su cassiciaco.it. URL consultato il 12 maggio 2020.
  12. ^ Cinquecento Anni di Fede e di Storia, su santuariopontenossa.it. URL consultato il 12 maggio 2020.
  13. ^ Valsecca e il Santo Crocifisso, su crocifissodivalsecca.it. URL consultato il 12 maggio 2020.
  14. ^ Breve storia della parrocchia di Peia, su digilander.libero.it. URL consultato il 12 maggio 2020.
  15. ^ San Siro, su proloco-rotaimagna.org. URL consultato il 12 maggio 2020.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Agostino Mario Comanducci, Giovanni Cavalleri, in Dizionario illustrato pittori e incisori italiani moderni e contemporanei, III edizione, Roma, Istituto Poligrafico dello Stato, 1962, p. pp.62.
  • Francesco Rossi, Giovanni Cavalleri, in La Galleria dell'Accademia Carrara in Bergamo, Roma, Istituto Poligrafico dello Stato, 1988, p. pp.62.
  • Marco Lorandi, La generazione del Novecento, in Giovanni Cavalleri, I Pittori bergamaschi dell’Ottocento, vol. IV, Bergamo, Edizioni Bolis, 1992, pp.83-181.
  • Fernando Rea, La generazione del Novecento, in Giovanni Cavalleri, I Pittori bergamaschi dell’Ottocento, vol. IV, Bergamo, Edizioni Bolis, 1993, p. pp.32.
  • Francesco Rossi, Giovanni Cavalleri, in Maestri e artisti, 200 anni della Accademia Carrara, Milano, Skira, 1996, p. pp.62.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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