Giovanni Battista Lancellotti

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Giovanni Battista Lancellotti
vescovo della Chiesa cattolica
 
Incarichi ricoperti
 
Nato20 novembre 1575 a Roma
Nominato vescovo26 gennaio 1615 da papa Paolo V
Consacrato vescovo15 marzo 1615 dal cardinale Bonifazio Caetani
Deceduto23 luglio 1656 (80 anni)
 

Giovanni Battista Lancellotti (Roma, 20 novembre 157523 luglio 1656) è stato un vescovo cattolico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Era figlio di Paolo Lancellotti, e di Giulia Delfini; fu nipote del cardinale Scipione Lancellotti, cugino di Emilio Altieri papa Clemente X, e zio del cardinale Giulio Gabrielli (da parte materna).

Nacque il quarto di sette fratelli, dei quali, il primo fu il cardinale Orazio Lancellotti, e il quinto Tiberio Lancellotti acquirente del feudo di Lauri [1].

Essendo nominato vescovo di Nola, immediatamente dopo la consacrazione prese possesso della diocesi. Nel nuovo incarico dispiegò una multiforme e intensa attività.

Vescovo attento ai suoi doveri, compì la visita pastorale ad ogni singola parrocchia della diocesi, convocò sotto la sua guida un sinodo, si occupò anche del seminario fondato nel 1568, dotandolo generosamente di risorse, e dandogli un nuovo lustro. Anche il Collegio della Compagnia di Gesù, esistente dal 1560, si ampliò per voler suo nel 1617, potendo accogliere molti docenti provenienti dal Collegio di Napoli.

Il vescovo favorì l'insediamento di nuovi monasteri femminili: a Nola, Somma e Lauro. Ricostruì, restaurò e dotò la chiesa dei Santi Apostoli, aggiungendo la dedicazione alla Madonna delle Anime del Purgatorio, consacrandola ai morti il primo novembre del 1640, e donandola alla nuova Confraternita per le anime del Purgatorio. Con l'aiuto del fratello cardinale Orazio, radunò nelle chiese della diocesi di Nola una notevole quantità di reliquie.

Anche a lui si devono importanti lavori per il restauro e l'ornamento: delle chiese della diocesi di Nola, della residenza vescovile che fece affrescare, e della cattedrale [2] completandone l'ornato e la dotazione con due organi, il coro e il pulpito e commissionando varie sculture, tra le quali l'Immacolata Concezione, San Felice, e San Paolino, prendendo queste, il posto nell'altare maggiore, delle tavole dipinte da Andrea Sabatini che oggi si trovavano nel museo della diocesi. Altro suo incarico fu il busto con testa d'argento di San Paolino, antico vescovo di Nola.

Nel novembre del 1621, il Papa Gregorio XV gli diede l'importante incarico della nunziatura nella Confederazione polacco-lituana (formalmente: Corona del Regno di Polonia e Granducato di Lituania).

Il vescovo Lancellotti da Nola, svolse con efficacia e dignità la sua mansione vescovile, compiendo con l'opera di cura spirituale e materiale della sua diocesi, senza trascurare la parte più mondana dei suoi doveri. Fu sepolto nella cattedrale di Nola.

Genealogia episcopale e successione apostolica[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

La successione apostolica è:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Principi Lancellotti, Notizie genealogiche 1570-1682, Arm. B2, Archivio dei principi Lancellotti, 1682, p. f. H.24.
    «Accompagnava al fratello vescovo, che rientrava in Nola dopo la nunziatura, nell'estate del 1627. Acquistando nei pressi di Nola il feudo di Lauro, proprietà di Camillo Pignatelli (erede di Scipione); e così, i Lancellotti acquisirono il titolo di: marchesi di Lauro.»
  2. ^ Crollata il 26 dicembre del 1583, e ricostruita dal suo predecessore il vescovo Fabrizio Galli.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Archivio segreto Vaticano, Arm. XLV, 20, nn. 224-282, cc. 150v-185; Biblioteca apost. Vaticana, Avvisi, 24, c. 242.
  • Lauro (Avellino), Archivio dei principi Lancellotti, Arm. B2, f. H.24, Notizie genealogiche, 1570-1682; f. H.25.
  • Cenni storici e biografici della famiglia Lancellotti scritti da Giuseppina Massimo Princ. Lancellotti, ved. del Pr. Ottavio Maria Lancellotti (1789-1852).
  • F.R. De Luca,Vescovi di Nola appartenenti alla nobiltà, in Rivista araldica, LXXVII (1979), p. 147.
  • D. Gianstefano Remondini, Della nolana ecclesiastica storia alla Santità de Nostro Signore, III, Napoli 1757, pp. 291-322.
  • Nuntiaturae Polonae, Acta nuntiaturae Polonae, t. XXII, a cura di T. Fitych, Cracoviae 2001, pp. V-L.
  • H. Biaudet, Les nonciatures apostoliques permanentes jusqu'en 1648, Helsinki 1910, pp. 202, 270.
  • A.G. Wielykyj, Litterae SC De Propaganda Fide Ecclesiam catholicam Ucrainae et Bielarusjae spectantes (1622-1670), I, Romae 1954, ad ind..
  • A.G. Wielykyj, Litterae episcoporum historiam Ucrainae illustrantes (1600-1640), Romae 1972, ad ind..
  • Ch. Weber, Legati e governatori dello Stato pontificio (1550-1809), Roma 1994, pp. 116, 141, 182, 229, 351, 729; Hierarchia catholica, IV, p. 260.
  • Hierarchia Catholica, Volume 4, p. 260.
  • Sacres Episcopaux a Rome de 1565 a 1662, p. 57, Number 328.
  • Les Ordinations Épiscopales, Year 1615, Number 8.
  • Biaudet, Les Nonciatures Apostoliques Permanentes, p. 270.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Vescovo di Nola Successore
Fabrizio Gallo 1615 - 1656 Francesco Gonzaga
Predecessore Nunzio apostolico in Polonia Successore
Cosimo de Torres 1622 - 1627 Antonio Santacroce
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