Giorgio Brigno

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Giorgio Brigno, altrimenti noto come Giorgio Brigno da Milano o Giorgio da Milano detto Il Brigno (Milano, ... – Termini Imerese, 17 giugno 1503), è stato uno scultore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Giorgio da Milano nasce a Milano nella seconda metà del XV secolo. Appartiene alla corrente lombarda già attiva presso la Corte Partenopea. I componenti in cerca di nuove committenze si spingono più a Sud stabilendosi in parte a Messina, a Palermo e relative province. La corrente introduce in Sicilia lo stile Rinascimentale con opere d'arte sacra e profana che spaziano dai monumenti celebrativi a quelli commemorativi. Dedito alla statuaria in qualità di sculptores o magistri marmorarii, anche come costruttori e architetti fabricatores, il Brigno è annoverato nell'elenco del Privilegium pro marmorariis et fabricatoribus stilato in Palermo il 18 settembre 1487 e spesso citato nella monumentale opera di Gioacchino Di Marzo negli anni 1868 - 1880 circa la scultura e gli artisti operanti in Sicilia a cavallo del XIV, XV e XVI secolo. Giunto in Sicilia lavora a Palermo nella bottega di Domenico Gagini.

È considerato dal Pitruzzella uno dei migliori artisti del Rinascimento siciliano.

È seppellito nella chiesa del Carmine di Palermo.

Parecchie opere autografe sono presenti in città e nel comprensorio di Palermo: Castelbuono, Castronovo di Sicilia, Polizzi Generosa, Termini Imerese. Altre, sempre di grande valore artistico, si trovano a Mistretta, Modica, Naro, Nicosia.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Provincia di Enna[modifica | modifica wikitesto]

  • 1498, Madonna della Catena, statua marmorea, opera custodita nella chiesa di Santa Croce di Nicosia.[1]

Provincia di Messina[modifica | modifica wikitesto]

Provincia di Palermo[modifica | modifica wikitesto]

Portale secondario, basilica di Maria Santissima Assunta di Petralia Sottana.

Provincia di Ragusa[modifica | modifica wikitesto]

  • 1507, Signora del Soccorso o Madonna della mazza, statua marmorea, opera proveniente dalla primitiva chiesa di Santa Maria del Soccorso all'antica chiesa di Santa Maria del Soccorso. Con la demolizione di quest'ultima avvenuta nel 1927, l'opera è pervenuta nel duomo di San Pietro di Modica.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e Pagina 62 e 63, Gioacchino di Marzo.
  2. ^ Touring Club Italiano, pp. 468.
  3. ^ a b Pagina 85, Giuseppe Borgese, "Fondazione Borgese" [1] Archiviato il 26 ottobre 2018 in Internet Archive.
  4. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 60 e 62.
  5. ^ a b c Pagina 59, Gioacchino di Marzo.
  6. ^ Pagina 105, "Francescanesimo e civilta siciliana nel quattrocento" [2], Biblioteca Francescana, Officina di Studi Medievali, Palermo, 1992.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]