Giambattista Salinari

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Giambattista Salinari (Montescaglioso, 11 novembre 1909Roma, 1º gennaio 1973) è stato un partigiano e storico della letteratura italiano, soprattutto di Dante Alighieri e della letteratura italiana dell'Ottocento.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Compiuti gli studi secondari a Matera, che proseguì poi a Roma, dove si laureò nel 1932 in Lettere, Giambattista Salinari cominciò la sua carriera di docente subito dopo aver assolto il servizio militare. Insegnò dapprima nell'Istituto Magistrale di Todi e poi nell'allora liceo classico romano Umberto I (poi rinominato Pilo Albertelli).

Come suo fratello Carlo, partecipò nel corso della Seconda guerra mondiale alla Resistenza contro il Fascismo: fu tra gli organizzatori della Resistenza in Lunigiana e nell'area di Prato col nome di battaglia di Sertorio, venendo ferito e fatto prigioniero dai tedeschi.

Nel dopoguerra s'interessò di lotte sindacali nel campo dell'insegnamento scolastico e ottenne la libera docenza nel 1956, vincendo due anni più tardi un concorso per Presidi dei licei, lavorando quindi a Foligno, Terni e Tivoli.
Insegnò nel romano Liceo classico Pilo Albertelli e dal 1962 fu preside del Liceo Scientifico Statale "Guido Castelnuovo" di Roma, incarico che abbandonò nel 1970 dimettendosi in polemica con gli studenti extraparlamentari.

Fu anche dal 1965 al 1968 professore incaricato di Letteratura Italiana nella Facoltà di Lettere dell'Università di Roma e nell'A.A. 1971-72 presso l'Università di Chieti.

Autore di contributi di letteratura italiana, apprezzati per originalità d'approccio, metodo e chiarezza espositiva, Giambattista Salinari fu particolarmente interessato agli studi dantistici[1] e alla letteratura del Ottocento, con particolare attenzione rivolta alla poesia di Giosuè Carducci.[2]
Scrittore sensibile alla necessità (poco praticata dagli accademici italiani) della divulgazione, espresse questo suo convincimento che lo aveva portato a prediligere la carriera nei licei anziché nelle Università nella cura di un'antologia - insieme a Italo Calvino - destinata agli studenti delle scuole medie.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Giambattista Salinari fu autore di numerosi saggi, pubblicati sulle più rilevanti riviste italiane di italianistica. Tra essi si ricordano:

Dopo la sua morte molti lavori sono stati raccolti da colleghi e amici:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Si ricordano "Il comico nella «Commedia»", (Belfagor,1955, fasc. 6, pp. 523-41); "Il canto V del Purgatorio"; "Il canto XVI del Paradiso"; "Il canto XVIII del Paradiso" - oggetto di tre letture dantesche tenutesi a Roma presso la "Casa di Dante" - "Il miracolo, il veltro e l'aspettazione" (Rassegna di cultura e vita scolastica, VII, 9, 1953); "La figura dell'eroe civile nel secondo canto dell'«Inferno»" (Ivi, XIII, 8-9, 1959); "Ritratto storico di Manente degli Uberti detto Farinata" (Ivi, XVII, 7-8); "Gli esempi edificanti del Purgatorio" (Rassegna di cultura e vita scolastica, VIII, 7-8, 1954); "La religione di Dante e la forma del «Paradiso»" (Studi storici in onore di Gabriele Pepe, Bari, 1969, pp. 357-71).
  2. ^ Si citano a puro titolo esemplificativo: "Le traduzioni oraziane del Carducci" (Convivium, XXI, 1943, 3, pp. 105-22); "Il «Don Beltrano» del Carducci" (Ibidem).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Nota introduttiva di Achille Tartaro al volume postumo Dante e altri saggi, Roma, Editori Riuniti, 1975, pp. XI-XIII.
Controllo di autoritàVIAF (EN162283410 · ISNI (EN0000 0001 1159 3356 · BNF (FRcb12866818s (data) · WorldCat Identities (ENviaf-162283410