Giacomo De Maria

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Ritratto di Giacomo De Maria attribuito a Mario de Maria

Giacomo De Maria (Bologna, 17 luglio 1762Bologna, 26 settembre 1838) è stato uno scultore italiano protagonista della diffusione del Neoclassicismo nella sua città.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Opere di Giacomo De Maria
Facciata di Villa Aldini, con il timpano di De Maria
Tomba Guido Villa Lancellotti, Cimitero monumentale della Certosa di Ferrara
Frammento della statua colossale di Napoleone I, da Piazza Ariostea, conservata al Museo di Casa Romei
Ritratto di Carlotta Marchionni, Fondazione Elisabetta Sgarbi
Busto di Luigi Galvani a Palazzo Poggi

Giacomo De Maria si formò all'Accademia Clementina di Bologna dove fu allievo di Domenico Piò.[1] Decisivo per la sua formazione fu il soggiorno romano (1787-1788) durante il quale frequentò lo studio di Canova.[1]

Al suo ritorno a Bologna ebbe incarichi prestigiosi e un posto di insegnante all'Accademia delle Belle Arti. Nel 1789 vinse il Premio Curlandese con Il Genio incorona le Arti, scultura in marmo.[1] Collaboratore di spicco dell'architetto Angelo Venturoli, Giacomo De Maria divenne poi direttore degli studi del Collegio Venturoli, al quale istituto lascerà la sua gipsoteca. Tra le sue opere nella città natale vanno ricordate le statue a palazzo Hercolani, i monumenti per Palazzo Poggi, le decorazioni sul timpano di Villa Aldini, la tomba Caprara al cimitero della Certosa. Ad Ancona realizzò le sculture sul timpano del Teatro delle Muse, rappresentante Apollo tra le divinità ispiratrici degli artisti.

Giacomo De Maria è sepolto nel Chiostro V o Maggiore del cimitero monumentale della Certosa di Bologna.[1]

Anche il nipote e il pronipote, Mario e Astolfo de Maria, si distinsero in ambito artistico come pittori.

Una monografia dedicata all'artista è stata pubblicata nel 2020 a cura di Antonella Mampieri, funzionario storico dell'arte del Comune di Bologna.[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Antonella Mampieri, De Maria Giacomo, su Storia e Memoria di Bologna, Istituzione Bologna Musei. URL consultato il 19 aprile 2021.
  2. ^ Giacomo De Maria, su comitatobsa.it. URL consultato il 19 aprile 2021.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Antonella Mampieri, Giacomo De Maria (1760-1838), Bologna, Pàtron, 2020, ISBN 9788855534734.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN20752538 · ISNI (EN0000 0000 2058 5537 · CERL cnp00527817 · LCCN (ENnb2011024746 · GND (DE129091359 · BNF (FRcb16586230f (data) · WorldCat Identities (ENlccn-nb2011024746