Ghost Rider (brano musicale)

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Ghost Rider
ArtistaSuicide
GenereMusica sperimentale
Synthpunk
Pubblicazione originale
IncisioneSuicide
Data1977
EtichettaRed Star Recordings
Durata2:34

Ghost Rider è un brano musicale dei Suicide, pubblicato per la prima volta nel loro album Suicide del 1977.

Registrazione e pubblicazione[modifica | modifica wikitesto]

Ghost Rider è ispirata sull'omonimo fumetto di cui Alan Vega dei Suicide era un appassionato.[1][2] Il brano è un rockabilly elettronico e destrutturato[3] che Vega considera la sua «versione apocalittica del futuro».[1] Il brano venne prodotto da Craig Leon e Marty Thau e pubblicato per la prima volta dall'etichetta Red Star nel 1977.[4]

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Ghost Rider compare in molti manuali e classifiche dedicate alle migliori tracce.[4][5][6][7][8] La rivista NME ha inserito la canzone alla posizione numero 71 nella sua graduatoria delle 100 migliori canzoni degli anni settanta.[9] Pitchfork l'ha inserita alla posizione numero 92 della sua classifica sulle 200 migliori canzoni del medesimo decennio.[10]

Secondo Luca Dondoni di La Stampa, «questo pezzo ha tutte le caratteristiche per farvi capire (...) quanto Vega e il suo gruppo fossero avanti anni luce rispetto alla musica che hanno “evidentemente”, influenzato.»[11]

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Cover[modifica | modifica wikitesto]

  • Nel 1979 i Sods (poi rinominati Sort Sol) registrarono una cover di Ghost Rider contenuta nel loro album Minutes to Go.
  • Una reinterpretazione della traccia è contenuta in Collision Drive (1981) di Alan Vega.
  • I Soft Cell hanno più volte eseguito la canzone durante i loro concerti. Il loro flexi-disc Ghostrider - Live '83 contiene una delle loro cover della traccia.
  • L'album Hot Animal Machine (1987) di Henry Rollins contiene una cover di Ghost Rider. L'artista registrerà un'altra cover della medesima traccia che è contenuta nella colonna sonora del film Il corvo - The Crow (1994).
  • I Cassandra Complex hanno reinterpretato la canzone dei Suicide dal vivo. La registrazione della stessa è contenuta nel loro album dal vivo Feel the Width (1987).
  • I R.E.M. hanno registrato una cover del brano che occupa il lato B del loro singolo Orange Crush (1988).
  • I Gories hanno registrato una cover della canzone che è presente nel loro album I Know You Fine, But How You Doin' (1990).
  • Knock on Wood (2008) degli Young Gods contiene una rivisitazione di Ghost Rider.
  • Il singolo Born Free (2010) di M.I.A. ruota intorno a un campionamento di Ghost Rider
  • Nella serie di EP Alan Vega 70th Birthday Limited Edition EP Series è presente una cover di Ghost Rider a opera di Gavin Friday e David Ball .
  • Nel 2014 Anna Calvi registrò la canzone dei Suicide. Essa è raccolta in Strange Weather.
  • I Big Business registrarono una cover di Ghost Rider presente nel loro Tour E.P. 4 (2018).
  • I Novembers fecero una cover della canzone nel 2019. Essa è presente sia su singolo che nel loro album Angels.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Kris Needs, Suicide: Dream Baby Dream, A New York City Story, Omnibus Press, 2015.
  2. ^ (EN) Infinity Punk: A Career-Spanning Interview With Suicide's Alan Vega, su pitchfork.com. URL consultato il 9 aprile 2024.
  3. ^ Francesco Nunziata, Suicide - Suicide :: Le Pietre Miliari di OndaRock, su Ondarock, 12 novembre 2006. URL consultato il 9 aprile 2024.
  4. ^ a b Luca Buonaguidi, Salvatore Setola, Ambulance songs - Non dimenticare le canzoni che ti hanno salvato la vita, Arcana, 2019.
  5. ^ (FR) Les Inrockuptibles – 1000 Indispensable Songs (2006), su acclaimedmusic.net. URL consultato il 9 aprile 2024.
  6. ^ Robert Dimery, Tony Visconti, 1001 Songs You Must Hear Before You Die, Universe, 1995, p. 43.
  7. ^ (DE) Rolling Stone (2010) Die besten Songs der Jahrzehnte 70er – Kritiker, su poplist.de. URL consultato il 9 aprile 2024.
  8. ^ (EN) Best songs of all time, su scaruffi.com. URL consultato il 10 aprile 2024.
  9. ^ (EN) 100 Best Songs of the 1970s, su nme.com. URL consultato il 9 aprile 2024.
  10. ^ (EN) The 200 Best Songs of the 1970s – Page 6, su pitchfork.com. URL consultato il 9 aprile 2024.
  11. ^ La canzone del giorno (22 luglio): Ghost rider dei Suicide, su lastampa.it. URL consultato il 9 aprile 2024.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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