Gambit - Grande furto al Semiramis

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Gambit - Grande furto al Semiramis
Una scena del film
Titolo originaleGambit
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1966
Durata109 min
Generecommedia
RegiaRonald Neame
SoggettoSidney Carroll
SceneggiaturaAlvin Sargent, Jack Davies
ProduttoreLéo L. Fuchs
Casa di produzioneUniversal Pictures
FotografiaClifford Stine
MontaggioAlma Macrorie
MusicheMaurice Jarre
ScenografiaAlexander Golitzen, George C. Webb, John P. Austin, John McCarthy Jr.
CostumiJean Louis
TruccoBud Westmore
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Gambit - Grande furto al Semiramis (Gambit) è un film del 1966 diretto da Ronald Neame, con protagonisti Michael Caine e Shirley MacLaine.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

«– Non si accettano mance!
– Ma non è una mancia, è un tentativo di corruzione!»

Harry Dean, un giovane ladro, ed Emile Fournier, uno scultore, mettono a segno un piano - studiato nei minimi particolari - che consiste nel rubare una preziosa statua cinese di ceramica custodita nell'appartamento del miliardario Shahbandar. Per riuscirci, ingaggiano per cinquemila dollari la ballerina Nicole Chang, che assomiglia in maniera impressionante alla defunta moglie del miliardario.

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

La première del film è avvenuta a Londra il 28 dicembre 1966, per essere poi distribuito il 7 gennaio 1967 nelle sale statunitensi. In Italia il film è uscito nel corso del 1967.

Remake[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Gambit - Una truffa a regola d'arte.

Nel 2012 è stato realizzato un remake intitolato Gambit - Una truffa a regola d'arte, scritto dai Fratelli Coen, diretto da Michael Hoffman e interpretato da Colin Firth, Cameron Diaz e Alan Rickman.

Curiosità[modifica | modifica wikitesto]

Gambit, vocabolo che deriva dall'italiano Gambetto, nel gioco degli scacchi indica la mossa con cui, nelle fasi iniziali di una partita, si sacrifica uno o più pedoni, al fine di ottenere un vantaggio strategico sull'avversario. È come se si giocasse una partita a scacchi tra Harry Dean, il giovane ladro, e il miliardario Shahbandar, proprietario della preziosa scultura.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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