Gamaran
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| Gamaran | |
|---|---|
| 我間乱 | |
 Copertina del primo volume dell'edizione italiana, raffigurante il protagonista Gama Kurogane
| |
| Genere | arti marziali[1], azione[2] |
| Manga | |
| Autore | Yosuke Nakamaru |
| Editore | Kōdansha |
| Rivista | Weekly Shōnen Magazine |
| Target | shōnen |
| 1ª edizione | 13 maggio 2009 – 26 giugno 2013 |
| Periodicità | settimanale (capitoli su rivista) mensile (tankōbon) |
| Tankōbon | 22 (completa) |
| Editore it. | Star Comics |
| Collana 1ª ed. it. | Kappa Extra |
| 1ª edizione it. | 9 marzo 2011 – 10 settembre 2014 |
| Periodicità it. | mensile |
| Volumi it. | 22 (completa) |
| Manga | |
| Gamaran:Shura | |
| Autore | Yosuke Nakamaru |
| Editore | Kōdansha |
| Rivista | Magazine Pocket |
| Target | shōnen |
| 1ª edizione | 7 marzo 2018 – in corso |
| Periodicità | settimanale (capitoli su rivista) mensile (tankōbon) |
| Tankōbon | 30 (in corso) |
Gamaran (我間乱?) è un manga shōnen giapponese scritto e illustrato da Yosuke Nakamaru. Esso racconta le avventure di Gama Kurogane che compete per il Grande Torneo di Unabara. Di fronte a molti avversari con tecniche e armi molto potenti, Gama deve usare tutte le sue capacità nella sua ricerca per diventare il più grande spadaccino del Paese.
Gamaran è stato serializzato in Giappone dalla rivista manga Weekly Shōnen Magazine da maggio 2009 a giugno 2013[3], e i capitoli pubblicati sono stati infine raccolti in 22 tankōbon dall'agosto 2009 all'agosto 2013.
Trama[modifica | modifica wikitesto]
Nel periodo Edo in Giappone esisteva un feudo chiamato Unabara (covo dei demoni) popolato da feroci combattenti. Il giovane Gama Kurogane, allievo della scuola di arti marziali Ogame, partecipa al Grande Torneo di Unabara organizzato tra i vari combattenti del feudo per dimostrare al mondo la forza del suo dojo.
Naosata Washitzu, daimyō del potente stato di Unabara, cerca il suo successore tra i suoi 31 figli. Per decidere chi sarà il suo successore, chiede ai propri figli di cercare 31 scuole di discipline marziali diverse per farli combattere uno contro l'altro e scoprire quale sia l'arte marziale suprema: il vincitore di questa competizione sarà il nuovo sovrano.
Uno dei figli di Naosata Washitzu, Naoyoshi Washitzu, è andato alla ricerca di un leggendario guerriero di nome Jinsuke Kurogane, detto l'assassino di 1000 uomini perché capace di uccidere 1000 uomini da solo. Naoyoshi durante la sua ricerca incontra Gama (figlio di Jinsuke) e rimanendo stupito dalle sue abilità chiede a Gama di partecipare alla competizione. Così inizia il viaggio dei due protagonisti: Naoyoshi punta al titolo di daimyo, mentre Gama punta al titolo del guerriero più forte.
Nel primo girone del torneo Gama deve affrontare la scuola Tengen che utilizza la naginata, la scuola Nakaizumi che utilizza arco e frecce e infine la scuola Kyosen che combatte a mani nude, risultando vincitore ma gravemente ferito. Nel secondo turno Gama combatte a fianco dei suoi compagni riuscendo a sconfiggere diversi guerrieri, ma nonostante questo Naoyoshi viene catturato dagli uomini di Jinsuke (che appare malvagio). Per cercare di diventare più forte, per salvare Naoyoshi e per sconfiggere l'odiato padre, si reca insieme all'ogame ryu nel villaggio juren.
Ryū[modifica | modifica wikitesto]
I Ryū sono scuole dove maestri di Kenjutsu insegnano le vie della spada ai propri discepoli. Nel mondo di Gamaran vi sono diverse scuole, ognuna con delle caratteristiche particolari.
- Ogame Ryu
- L'Ogame Ryu è un Ryu dove si utilizza la spada, reso famoso principalmente da Jinsuke "L'assassino dei mille uomini" che però lo abbandonerà per crearne uno suo.
- Tengen Ryu
- In questo Ryu si utilizza principalmente la naginata, fa parte del terzo gruppo assieme all'Ogame Ryu, il Kyosen Ryu e il Nakaizumi Ryu.
- Nakaizumi Ryu
- Il Nakazumi Ryu insegna l'arte dell'arco, il Kyujutsu, che utilizza tre tipi di frecce: la prima, detta "distruzione", è una freccia che ha la punta pesante e prende velocità e forza; la seconda, detta "cerchio", è una freccia con solo metà punta, in grado di fare traiettorie curve; la terza, detta "zanna", con 4 punte è in grado di fare grande danno al colpito.
Personaggi[modifica | modifica wikitesto]
- Gama Kurogane (黒鉄 我間?, Kurogane Gama)
- Gama Kurogane giovane spadaccino dell'Ogame Ryu, tra le cinque tecniche di spada di questa scuola (fulmine, fuoco, terra, acqua e cielo), Gama si dimostra particolarmente abile nell'uso della velocità del fulmine e della tecnica ikzuchi kata. Gama col passare dei volumi crescerà.
- Iori Sengoku (千石 伊織?, Sengoku Iori)
- Iori è il più forte guerriero dell'Ogame Ryu, nelle sue tecniche di velocità e potenza Gama lo considera il proprio maestro. Quando Jinsuke tradì la scuola, Iori lo sfidò venendo però sconfitto, da allora Iori è in cerca della propria rivincita. Iori considera Jinsuke come un padre (V. volume 10)
- Shinnojo Sakura (桜 真ノ丞?, Sakura Shinnojō)
- Shinnojo Sakura soprannominato Shin nel manga è un senpai di Gama, è desideroso di diventare il nuovo leader dell'Ogame Ryu, sfida direttamente Iori ma la sfida alla fine viene annullata su suggerimento dello stesso Iori e Shin raggiunge il proprio scopo diventando il nuovo leader dell'Ogame Ryu. La sua tecnica è basata sull'elemento dell'acqua.
- Zenmaru Ichinose (一ノ瀬 善丸?, Ichinose Zenmaru)
- Zenmaru, fratello di Kai Ichinose, è un senpai di Gama, figlio di una famosa famiglia di samurai utilizza una spada più lunga e pesante rispetto agli altri personaggi dell'Ogame Ryu. La sua tecnica è basata sull'elemento del fuoco.
- Kashitaro (可士太郎?, Kashitarō)
- Kasitaro è il maestro istruttore dell'Ogame Ryu, conosce profondamente le arti marziali e la struttura del corpo umano e aiuterà Gama e Zenmaru con l'allenamento prima dell'assalto al Muhou Ryu partecipando anche lui.
- Baian Maki (巻 梅庵?, Maki Baian)
- Baian Maki è il capo del Tengen Ryu, utilizza una naginata come arma, lo si vede sempre con una fiasca di sake e il suo bisento in spalla, è il primo vero avversario di Gama e viene sconfitto insieme al Tengen Ryu. Baian durante il combattimento contro Gama utilizza una tecnica segreta detta Range, tradotta in "composizione di fiori", che si compone di tre mosse: Tzubaki ovvero camelia, Botan che significa peonia e Kuchinashi ovvero gardenia.
- Arata Nakaizumi (中泉 新?, Nakaizumi Arata)
- Arata è il leader del Nakaizumi Ryu, affronta Gama subito dopo lo scontro con il Tengen Ryu, riesce a colpire Gama ripetutamente ma Gama lo sconfigge lasciandolo in vita. Dopo il rapimento di Naoyoshi ritorna e aiuta Gama e l'Ogame Ryu nello scontro con il Muhou Ryu.
Figli del daimyo[modifica | modifica wikitesto]
- Naoyoshi Washizu (鷲津 直善?, Washizu Naoyoshi)
- Naoyoshi è il figlio "bastardo" del Daimyo: chiede aiuto a Gama per sconfiggere tutti gli altri figli del Daimyo e diventare il Daimyo di Unabara, inizialmente andato all'Ogame Ryu in cerca di Jinsuke.
Media[modifica | modifica wikitesto]
Manga[modifica | modifica wikitesto]
Il manga, scritto e disegnato da Yosuke Nakamaru, è stato serializzato dal 13 maggio 2009 al 26 giugno 2013 sulla rivista Weekly Shōnen Magazine edita da Kōdansha. I vari capitoli sono stati raccolti in ventidue volumi tankōbon pubblicati dal 17 agosto 2009[4] al 16 agosto 2013[5].
In Italia la serie è stata pubblicata da Star Comics nella collana Kappa Extra dal 9 marzo 2011[6] al 10 settembre 2014[7].
| Nº | Data di prima pubblicazione | ||
|---|---|---|---|
| Giapponese | Italiano | ||
| 1 | 17 agosto 2009[4] | ISBN 978-4-06-384179-4 | 9 marzo 2011[6] |
| 2 | 16 ottobre 2009[8] | ISBN 978-4-06-384199-2 | 11 maggio 2011[9] |
| 3 | 17 dicembre 2009[10] | ISBN 978-4-06-384227-2 | 6 luglio 2011[11] |
| 4 | 17 febbraio 2010[12] | ISBN 978-4-06-384255-5 | 7 settembre 2011[13] |
| 5 | 16 aprile 2010[14] | ISBN 978-4-06-384285-2 | 9 novembre 2011[15] |
| 6 | 16 luglio 2010[16] | ISBN 978-4-06-384335-4 | 11 gennaio 2012[17] |
| 7 | 17 settembre 2010[18] | ISBN 978-4-06-384367-5 | 7 marzo 2012[19] |
| 8 | 17 dicembre 2010[20] | ISBN 978-4-06-384421-4 | 9 maggio 2012[21] |
| 9 | 17 febbraio 2011[22] | ISBN 978-4-06-384449-8 | 11 luglio 2012[23] |
| 10 | 15 aprile 2011[24] | ISBN 978-4-06-384477-1 | 5 settembre 2012[25] |
| 11 | 17 giugno 2011[26] | ISBN 978-4-06-384507-5 | 7 novembre 2012[27] |
| 12 | 16 settembre 2011[28] | ISBN 978-4-06-384552-5 | 9 gennaio 2013[29] |
| 13 | 17 novembre 2011[30] | ISBN 978-4-06-384581-5 | 6 marzo 2013[31] |
| 14 | 17 gennaio 2012[32] | ISBN 978-4-06-384614-0 | 8 maggio 2013[33] |
| 15 | 17 aprile 2012[34] | ISBN 978-4-06-384657-7 | 10 luglio 2013[35] |
| 16 | 15 maggio 2012[36] | ISBN 978-4-06-384690-4 | 11 settembre 2013[37] |
| 17 | 14 settembre 2012[38] | ISBN 978-4-06-384737-6 | 6 novembre 2013[39] |
| 18 | 16 novembre 2012[40] | ISBN 978-4-06-384768-0 | 8 gennaio 2014[41] |
| 19 | 17 gennaio 2013[42] | ISBN 978-4-06-384798-7 | 5 marzo 2014[43] |
| 20 | 17 aprile 2013[44] | ISBN 978-4-06-384847-2 | 7 maggio 2014[45] |
| 21 | 17 giugno 2013[46] | ISBN 978-4-06-384879-3 | 6 agosto 2014[47] |
| 22 | 16 agosto 2013[5] | ISBN 978-4-06-394913-1 | 10 settembre 2014[7] |
Sequel[modifica | modifica wikitesto]
Un sequel, intitolato Gamaran:Shura (我間乱－修羅－?) e curato dal medesimo autore, viene serializzato dal 7 marzo 2018 sulla testata Magazine Pocket di Kōdansha. I capitoli vengono raccolti in volumi tankōbon dal 9 maggio 2018[48][49].
| Nº | Data di prima pubblicazione | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Giapponese | ||||||
| 1 | 9 maggio 2018[48] | ISBN 978-4-06-511566-4 | ||||
| Capitoli (traduzioni letterali dei titoli) | ||||||
| 2 | 9 luglio 2018[50] | ISBN 978-4-06-511780-4 | ||||
Capitoli (traduzioni letterali dei titoli)
| ||||||
| 3 | 9 novembre 2018[51] | ISBN 978-4-06-513239-5 | ||||
Capitoli (traduzioni letterali dei titoli)
| ||||||
| 4 | 9 gennaio 2019[52] | ISBN 978-4-06-514456-5 | ||||
| Capitoli (traduzioni letterali dei titoli) | ||||||
| 5 | 8 marzo 2019[53] | ISBN 978-4-06-514785-6 | ||||
Capitoli (traduzioni letterali dei titoli)
| ||||||
| 6 | 9 maggio 2019[54] | ISBN 978-4-06-515138-9 | ||||
Capitoli (traduzioni letterali dei titoli)
| ||||||
| 7 | 9 luglio 2019[55] | ISBN 978-4-06-515725-1 | ||||
Capitoli (traduzioni letterali dei titoli)
| ||||||
| 8 | 9 settembre 2019[56] | ISBN 978-4-06-517278-0 | ||||
Capitoli (traduzioni letterali dei titoli)
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| 9 | 9 dicembre 2019[57] | ISBN 978-4-06-517834-8 | ||||
Capitoli (traduzioni letterali dei titoli)
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| 10 | 7 febbraio 2020[58] | ISBN 978-4-06-518451-6 | ||||
Capitoli (traduzioni letterali dei titoli)
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| 11 | 8 maggio 2020[59] | ISBN 978-4-06-519381-5 | ||||
Capitoli (traduzioni letterali dei titoli)
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| 12 | 9 luglio 2020[60] | ISBN 978-4-06-520102-2 | ||||
Capitoli (traduzioni letterali dei titoli)
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| 13 | 9 ottobre 2020[61] | ISBN 978-4-06-521025-3 | ||||
Capitoli (traduzioni letterali dei titoli)
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| 14 | 8 gennaio 2021[62] | ISBN 978-4-06-521678-1 | ||||
Capitoli (traduzioni letterali dei titoli)
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| 15 | 9 marzo 2021[63] | ISBN 978-4-06-522657-5 | ||||
Capitoli (traduzioni letterali dei titoli)
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| 16 | 9 giugno 2021[64] | ISBN 978-4-06-523602-4 | ||||
Capitoli (traduzioni letterali dei titoli)
| ||||||
| 17 | 9 settembre 2021[65] | ISBN 978-4-06-524841-6 | ||||
Capitoli (traduzioni letterali dei titoli)
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| 18 | 9 dicembre 2021[66] | ISBN 978-4-06-526274-0 | ||||
Capitoli (traduzioni letterali dei titoli)
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| 19 | 9 marzo 2022[67] | ISBN 978-4-06-527266-4 | ||||
Capitoli (traduzioni letterali dei titoli)
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| 20 | 9 maggio 2022[68] | ISBN 978-4-06-527843-7 | ||||
Capitoli (traduzioni letterali dei titoli)
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| 21 | 8 luglio 2022[69] | ISBN 978-4-06-528382-0 | ||||
Capitoli (traduzioni letterali dei titoli)
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| 22 | 9 settembre 2022[70] | ISBN 978-4-06-529146-7 | ||||
Capitoli (traduzioni letterali dei titoli)
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| 23 | 9 novembre 2022[71] | ISBN 978-4-06-529926-5 | ||||
Capitoli (traduzioni letterali dei titoli)
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| 24 | 9 febbraio 2023[72] | ISBN 978-4-06-530741-0 | ||||
Capitoli (traduzioni letterali dei titoli)
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| 25 | 7 aprile 2023[73] | ISBN 978-4-06-531461-6 | ||||
Capitoli (traduzioni letterali dei titoli)
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| 26 | 8 giugno 2023[74] | ISBN 978-4-06-531873-7 | ||||
Capitoli (traduzioni letterali dei titoli)
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| 27 | 8 agosto 2023[75] | ISBN 978-4-06-532604-6 | ||||
Capitoli (traduzioni letterali dei titoli)
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| 28 | 6 ottobre 2023[76] | ISBN 978-4-06-533223-8 | ||||
Capitoli (traduzioni letterali dei titoli)
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| 29 | 7 dicembre 2023[77] | ISBN 978-4-06-534085-1 | ||||
Capitoli (traduzioni letterali dei titoli)
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| 30 | 8 marzo 2024[78] | ISBN 978-4-06-534861-1 | ||||
Capitoli (traduzioni letterali dei titoli)
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Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]
Francesca Guarracino di MangaForever recensì il primo volume del manga affermando che il tratto di Yosuke Nakamaru era piuttosto netto, con un segno spesso e ben marcato che tuttavia a volte risultava impreciso ed eccessivamente rigido nella raffigurazione delle anatomie e dei volti, a scapito dell'espressività dei personaggi. Nel complesso si percepiva in modo chiaro di essere di fronte ad un'artista esordiente dallo stile ancora in via di definizione, ma comunque in grado di affrontare le difficoltà di mettersi alla prova con un'opera d'azione e di ambientazione storica. Le pagine scorrevano senza problemi grazie a una costruzione ordinata che faceva volentieri a meno di vignette scontornate e irregolari. Il risultato era quello di una regia anomala per un manga shōnen, che soprattutto nelle sequenze d'azione puntava a valorizzare il dinamismo interno alla singola vignetta, quasi tralasciando quella della tavola nel suo complesso. L'atmosfera creata da questa narrativa dell'autore si rileva efficace e contribuiva a enfatizzare il peso che avevano i personaggi, evitando così che il contesto storico e la relativa opera di documentazione prendessero il sopravvento. Anche le scenografie e il design dei costumi erano ridotti all'osso, rivestendo una funzione di pura contestualizzazione dell'azione. Gamaran era un manga popolato da personaggi vari e ben strutturati, che grazie al ritmo incalzante delle vicende venivano presentati fin da subito nelle loro sfaccettature, senza limitarli ad essere stereotipati. Il lettore era così invogliato a proseguire nella lettura per cercare di comprendere meglio i protagonisti, anche quando questi non risultavano particolarmente originali. Rimaneva comunque evidente il debito che l'opera aveva nei confronti di altri successi dello stesso filone, come ad esempio Samurai Deeper Kyo. Comunque sia già nel primo volume si entrava nel vivo della storia senza inutili indugi, con una cornice di riferimento sufficientemente chiara che spiegava quando basta il contesto, non mancando però di lasciare in sospeso qualche necessaria anticipazione per i numeri successivi. In conclusione Guarracino affermò che Gamaran era una lettura piacevole che non si scopriva del tutto all'inizio, e che poteva anche riservare delle sorprese. Lo consigliò per lo più agli amanti dei manga di combattimento senza eccessive pretese che agli appassionati del genere storico[2].
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ (EN) Ader Titsoff, 9 Martial Arts Manga That Are Too Brutal to be Adapted Into Anime, su Goboiano, 29 marzo 2017. URL consultato il 13 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2019).
- ^ a b Francesca Guarracino, Gamaran vol. 1 – Yosuke Nakamaru – recensione, su MangaForever, 14 aprile 2011. URL consultato il 10 agosto 2021.
- ^ Roberto Addari, News manga in pillole: Tetsuo Hara, Moto Hagio, Saint Seiya, Gamaran, Break Blade, Rozen Maiden, in MangaForever, 2 giugno 2013. URL consultato il 13 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2021).
- ^ a b (JA) 我間乱 ＧＡＭＡＲＡＮ（１）, su bookclub.kodansha.co.jp, Kōdansha. URL consultato il 13 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 29 settembre 2012).
- ^ a b (JA) 我間乱～ＧＡＭＡＲＡＮ～（２２）＜完＞, su kc.kodansha.co.jp, Kōdansha. URL consultato il 13 febbraio 2021.
- ^ a b Gamaran 1, su animeclick.it, AnimeClick.it. URL consultato il 13 febbraio 2021.
- ^ a b Gamaran 22, su animeclick.it, AnimeClick.it. URL consultato il 13 febbraio 2021.
- ^ (JA) 我間乱 ＧＡＭＡＲＡＮ（２）, su bookclub.kodansha.co.jp, Kōdansha. URL consultato il 13 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 29 settembre 2012).
- ^ Gamaran 2, su animeclick.it, AnimeClick.it. URL consultato il 13 febbraio 2021.
- ^ (JA) 我間乱 ＧＡＭＡＲＡＮ（３）, su bookclub.kodansha.co.jp, Kōdansha. URL consultato il 13 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 29 settembre 2012).
- ^ Gamaran 3, su animeclick.it, AnimeClick.it. URL consultato il 13 febbraio 2021.
- ^ (JA) 我間乱 ＧＡＭＡＲＡＮ（４）, su bookclub.kodansha.co.jp, Kōdansha. URL consultato il 13 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 29 settembre 2012).
- ^ Gamaran 4, su animeclick.it, AnimeClick.it. URL consultato il 13 febbraio 2021.
- ^ (JA) 我間乱 ＧＡＭＡＲＡＮ（５）, su bookclub.kodansha.co.jp, Kōdansha. URL consultato il 13 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 29 settembre 2012).
- ^ Gamaran 5, su animeclick.it, AnimeClick.it. URL consultato il 13 febbraio 2021.
- ^ (JA) 我間乱 ＧＡＭＡＲＡＮ（６）, su bookclub.kodansha.co.jp, Kōdansha. URL consultato il 13 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 29 settembre 2012).
- ^ Gamaran 6, su animeclick.it, AnimeClick.it. URL consultato il 13 febbraio 2021.
- ^ (JA) 我間乱 ＧＡＭＡＲＡＮ（７）, su bookclub.kodansha.co.jp, Kōdansha. URL consultato il 13 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 29 settembre 2012).
- ^ Gamaran 7, su animeclick.it, AnimeClick.it. URL consultato il 13 febbraio 2021.
- ^ (JA) 我間乱 ＧＡＭＡＲＡＮ（８）, su bookclub.kodansha.co.jp, Kōdansha. URL consultato il 13 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 29 settembre 2012).
- ^ Gamaran 8, su animeclick.it, AnimeClick.it. URL consultato il 13 febbraio 2021.
- ^ (JA) 我間乱 ＧＡＭＡＲＡＮ（９）, su bookclub.kodansha.co.jp, Kōdansha. URL consultato il 13 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 29 settembre 2012).
- ^ Gamaran 9, su animeclick.it, AnimeClick.it. URL consultato il 13 febbraio 2021.
- ^ (JA) 我間乱 ＧＡＭＡＲＡＮ（１０）, su bookclub.kodansha.co.jp, Kōdansha. URL consultato il 13 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 29 settembre 2012).
- ^ Gamaran 10, su animeclick.it, AnimeClick.it. URL consultato il 13 febbraio 2021.
- ^ (JA) 我間乱 ＧＡＭＡＲＡＮ（１１）, su bookclub.kodansha.co.jp, Kōdansha. URL consultato il 13 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 29 settembre 2012).
- ^ Gamaran 11, su animeclick.it, AnimeClick.it. URL consultato il 13 febbraio 2021.
- ^ (JA) 我間乱～ＧＡＭＡＲＡＮ～（１２）, su kc.kodansha.co.jp, Kōdansha. URL consultato il 13 febbraio 2021.
- ^ Gamaran 12, su animeclick.it, AnimeClick.it. URL consultato il 13 febbraio 2021.
- ^ (JA) 我間乱～ＧＡＭＡＲＡＮ～（１３）, su kc.kodansha.co.jp, Kōdansha. URL consultato il 13 febbraio 2021.
- ^ Gamaran 138, su animeclick.it, AnimeClick.it. URL consultato il 13 febbraio 2021.
- ^ (JA) 我間乱～ＧＡＭＡＲＡＮ～（１４）, su kc.kodansha.co.jp, Kōdansha. URL consultato il 13 febbraio 2021.
- ^ Gamaran 14, su animeclick.it, AnimeClick.it. URL consultato il 13 febbraio 2021.
- ^ (JA) 我間乱～ＧＡＭＡＲＡＮ～（１５）, su kc.kodansha.co.jp, Kōdansha. URL consultato il 13 febbraio 2021.
- ^ Gamaran 1511, su animeclick.it, AnimeClick.it. URL consultato il 13 febbraio 2021.
- ^ (JA) 我間乱～ＧＡＭＡＲＡＮ～（１６）, su kc.kodansha.co.jp, Kōdansha. URL consultato il 13 febbraio 2021.
- ^ Gamaran 16, su animeclick.it, AnimeClick.it. URL consultato il 13 febbraio 2021.
- ^ (JA) 我間乱～ＧＡＭＡＲＡＮ～（１７）, su kc.kodansha.co.jp, Kōdansha. URL consultato il 13 febbraio 2021.
- ^ Gamaran 17, su animeclick.it, AnimeClick.it. URL consultato il 13 febbraio 2021.
- ^ (JA) 我間乱～ＧＡＭＡＲＡＮ～（１８）, su kc.kodansha.co.jp, Kōdansha. URL consultato il 13 febbraio 2021.
- ^ Gamaran 18, su animeclick.it, AnimeClick.it. URL consultato il 13 febbraio 2021.
- ^ (JA) 我間乱～ＧＡＭＡＲＡＮ～（１９）, su kc.kodansha.co.jp, Kōdansha. URL consultato il 13 febbraio 2021.
- ^ Gamaran 19, su animeclick.it, AnimeClick.it. URL consultato il 13 febbraio 2021.
- ^ (JA) 我間乱～ＧＡＭＡＲＡＮ～（２０）, su kc.kodansha.co.jp, Kōdansha. URL consultato il 13 febbraio 2021.
- ^ Gamaran 20, su animeclick.it, AnimeClick.it. URL consultato il 13 febbraio 2021.
- ^ (JA) 我間乱～ＧＡＭＡＲＡＮ～（２１）, su kc.kodansha.co.jp, Kōdansha. URL consultato il 13 febbraio 2021.
- ^ Gamaran 21, su animeclick.it, AnimeClick.it. URL consultato il 13 febbraio 2021.
- ^ a b (JA) 我間乱－修羅－（１）, su kc.kodansha.co.jp, Kōdansha. URL consultato il 13 febbraio 2021.
- ^ (JA) 中丸洋介「我間乱－修羅－」1巻発売、千石伊織の新たな戦いを描く, in Natalie, 9 maggio 2018. URL consultato il 14 febbraio 2021.
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- ^ (JA) 我間乱－修羅－（３０）, su kc.kodansha.co.jp, Kōdansha. URL consultato il 15 marzo 2024.
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (JA) Sito ufficiale, su kc.kodansha.co.jp.
- Gamaran, su AnimeClick.it.
- (EN) Gamaran, su Anime News Network.
- (EN) Gamaran, su MyAnimeList.
