Fraterno di Auxerre

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San Fraterno

Vescovo di Auxerre

 
MorteAuxerre, 29 settembre V secolo
Venerato daChiesa cattolica
Canonizzazionepre canonizzazione
Ricorrenza29 settembre

Fraterno (... – Auxerre, 29 settembre V secolo) è stato vescovo di Auxerre nella seconda metà del V secolo. È venerato come santo dalla Chiesa cattolica.

La diocesi di Auxerre conserva un antico testo, le Gesta pontificum Autissiodorensium, databile alla fine del IX secolo e composto sullo stile del Liber pontificalis della Chiesa di Roma, nel quale Fraterno compare al 9º posto nella lista dei vescovi di questa antica diocesi[1], tra i vescovi Alodio e Censurio.[2]

Non si conoscono documenti coevi del suo episcopato, che si deve collocare tra il 448, anno della morte di san Germano, e il 475, quando è documentato il suo successore Censurio. Le Gesta riportano informazioni che non sono documentabili storicamente e che i vari autori tendono a scartare: alla morte di Alodio, successore di Germano, la sede di Auxerre sarebbe rimasta vacante per 10 anni a causa delle invasioni dei barbari; alla fine venne eletto Fraterno, che tuttavia fu ucciso dai barbari il giorno stesso della sua consacrazione. Morì, secondo le Gesta, il 29 settembre, e fu sepolto nella chiesa di Saint-Germain d'Auxerre.[3] Alla stessa data è commemorato nel martirologio geronimiano.[4] Nel 1634 il vescovo di Auxerre Dominique Séguier procedette alla ricognizione dei resti del santo conservati nella cripta di San Germano.

Menzionato come martire nel Martirologio Romano redatto dal Baronio,[5] l'odierno martirologio, riformato a norma dei decreti del concilio Vaticano II, fa memoria del santo vescovo con queste parole:[6]

«A Auxerre nella Gallia lugdunense, ora in Francia, san Fraterno, vescovo.»

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Secondo Duchesne, Elladio fu in realtà l'8º vescovo della diocesi, in quanto l'autore delle Gesta avrebbe raddoppiato il nome del vescovo Valeriano, collocando al 3º posto un vescovo di nome Valerio, che è da identificare con il suo quasi omonimo, che occupa il 4º posto del catalogo episcopale.
  2. ^ Duchesne, Fastes épiscopaux de l'ancienne Gaule, vol. II, pp. 432-433, 436 e 437-438.
  3. ^ Picard, Espace urbain et sépultures épiscopales à Auxerre, p. 211.
  4. ^ Martyrologium Hieronymianum, in Acta Sanctorum Novembris, II (1894), p. [127].
  5. ^ Martirologio Romano, Quarta edizione italiana, Libreria Editrice Vaticana 1955, p. 253.
  6. ^ Martirologio Romano. Riformato a norma dei decreti del Concilio ecumenico Vaticano II e promulgato da papa Giovanni Paolo II, Città del Vaticano, Libreria editrice vaticana, 2004, p. 765.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]