Francesco Quaresmio

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Frontespizio della Terrae Sanctae Elucidatio, Anversa, 1639, disegno di Erasmus Quellinus il Giovane.

Francesco Quaresmio (Lodi, 4 aprile 1583Milano, 25 ottobre 1650) è stato un francescano, orientalista e palestinologo italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Entrato nell'Ordine dei francescani osservanti a Mantova in giovane età[1], tenne le cattedre di filosofia, teologia e diritto canonico del suo ordine, e fu guardiano, provinciale, definitore e procuratore generale. Recatosi in Oriente, fu guardiano nella Custodia di Terrasanta e commissario apostolico dell'Oriente (1618-19). Nel 1620 ritornò in Europa, ma cinque anni dopo era di nuovo a Gerusalemme, da dove scrisse a Filippo IV una lettera esortatoria per la liberazione del Santo Sepolcro.[2] Viaggiò per l'Egitto, la Palestina, la Siria, la Mesopotamia, Cipro, Rodi, Costantinopoli, e gran parte dell'Asia Minore. Nel 1629 tornò in Italia a rendere conto alla Santa Sede della sua missione. Nel 1637 era guardiano di Sant'Angelo a Milano.

Il suo lungo apostolato in Oriente e le magnifiche opere che ci ha lasciato gli hanno assicurato una fama mondiale, in particolare tra i gli storici, i biblisti e gli orientalisti. Tra il 1616 e il 1626 scrisse il classico Elucidatio terræ Sanctæ, pubblicato ad Anversa nel 1639, un monumentale contributo allo studio storico, geografico, archeologico e biblico della Palestina.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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