Francesco Caruso (poeta)

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Francesco Caruso
vescovo della Chiesa cattolica
 
Incarichi ricopertiVescovo di Valva e Sulmona
 
Natoa Bisaccia
Ordinato presbitero3 giugno 1571
Nominato vescovo31 marzo 1585
Deceduto4 settembre 1593 a Sulmona
 

Francesco Caruso (Bisaccia, ... – Sulmona, 4 settembre 1593) è stato un vescovo cattolico e poeta italiano[1].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Bisaccia in un anno ignoto e controverso della prima metà del XVI secolo: l'Orlando Cafazzo propone il 1505, mentre il Lo Parco sostiene che sarebbe nato nel 1526[1]. L'opera di Giovan Battista II Manso, I Paradossi, ci narra che il Caruso in gioventù rivestì la carica di segretario di Giovan Battista I Manso (avo dell'autore de I Paradossi e possessore del feudo di Bisaccia), e che combatté la guerra di campagna tra re Filippo II di Spagna e papa Paolo IV, conclusasi nel 1557[1].

Successivamente, attorno al 1567, decise di abbracciare la vita religiosa, entrando a far parte dell'Ordine dei frati minori conventuali, dove, qualche anno dopo, il 3 giugno 1571, divenne magister theologiæ[1]. A questo periodo risale la composizione di un poema, Il sacro epitalamio della sposa dei Cantici, edito a Genova[1]. A parte un sonetto composto in occasione delle nozze tra Giovan Battista II Manso e Costanza Belprato, non ci sono pervenute altre opere, ma quelle che scrisse gli furono sufficienti per guadagnarsi l'amicizia di autori eminenti, come Torquato Tasso[1].

Il 31 marzo 1585 divenne vescovo della diocesi di Sulmona-Valva[1]. Rivestì tale carica fino al suo decesso, avvenuto il 4 settembre 1593 proprio a Sulmona[1].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h DBI.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Vescovo di Valva e Sulmona Successore
Vincenzo Donzelli, O.P. 15851593 Cesare Del Pezzo
Controllo di autoritàVIAF (EN90198976 · SBN CNCV002701 · WorldCat Identities (ENviaf-90198976