Fiorenzo Maschera

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Fiorenzo Maschera (Brescia, 1541Brescia, 16 luglio 1584) è stato un compositore e organista italiano del Duomo vecchio di Brescia di Brescia e della Chiesa dello Spirito Santo a Venezia.

Vita[modifica | modifica wikitesto]

Inizialmente studia con il padre, Bartolomeo Maschera, insegnante di latino e greco, poi con l'organista e compositore Claudio Merulo.

Fu organista presso la Chiesa dello Spirito Santo a Venezia, poi dal 1557 al 1584, prese il posto di Merulo come organista presso il Duomo di Brescia. Il 6 aprile del 1573, riceve la tonsura clericale dal vescovo di Cremona, futuro Papa Gregorio XIV, probabilmente per permettergli di usufruire di un beneficio ecclesiastico.[1]

Maschera è spesso citato in relazione al liutaio Gasparo da Salò, che lavorò a Brescia.[2]

Fu conosciuto per le sue 21 canzoni strumentali a quattro voci, apparse nel 1582, con il titolo: "Libro primo de canzoni da sonare a quattro voci". Sono tra le opere italiane più antiche sopravvissute pubblicate appositamente per uno strumento e non provengono da canoni vocali. Ristampe del libro apparvero nel 1584 e nel 1588. Tuttavia, due delle canzoni erano già presenti nella "Tabolatura citthara" di Paolo Virchi. Altre opere di Maschera furono stampate in varie antologie, in Italia e in Germania. La natura in quattro parti delle opere consente loro di essere eseguite su uno strumento a tastiera, ma le opere erano destinate a un ensemble strumentale, soprattutto data la reputazione di Maschera come gambista e violinista.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ MASCHERA, Fiorenzo in "Dizionario Biografico", su treccani.it. URL consultato il 2 dicembre 2021.
  2. ^ Cook, Edgar T., (18 March 1880–5 March 1953), Organist and Director of the Music, Southwark Cathedral, since 1908, in Who Was Who, Oxford University Press, 1º dicembre 2007. URL consultato il 2 dicembre 2021.
  3. ^ Elizabeth Clarke, George Herbert, The temple. A diplomatic edition of the Bodleian manuscript (Tanner 307)., vol. 49, n. 4, 1998-10, pp. 702–743, DOI:10.1017/s0022046998577408. URL consultato il 2 dicembre 2021.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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