Filippo D'Antoni

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Filippo D'Antoni (Siracusa, 1966) è un regista e sceneggiatore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Dal 1986 al 2006 ha vissuto a Roma, dove ha lavorato nel campo della produzione cinetelevisiva. Attualmente vive a Berlino.

Formatosi alla New York Film Academy, e già autore di un documentario per Rai 3, debutta nella regia nel 2000 con il falso documentario Buscando la morosa selezionato al Festival Internacional del Nuevo Cine Latinoamericano de La Habana. Nel 2003 dirige Unfair[1], cortometraggio selezionato al Taormina Film Fest[2] e TinHearted. Il cortometraggio Gemelline[3] ottiene il riconoscimento dell'interesse culturale nazionale da parte del Ministero della cultura[4].

Nel 2006 scrive con Debora Alessi la sceneggiatura di Uomini di tre lettere, progetto prodotto dalla Fourlab, già vincitore di un Premio Solinas[5] e riconosciuto di interesse culturale nazionale da parte del Ministero della cultura[6].

Nel 2010 realizza il cortometraggio Fuori preventivo che ha come protagonista Barbara Folchitto.

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Buscando la morosa - documentario (2000)
  • Unfair - cortometraggio (2003)
  • TinHearted - cortometraggio (2003)
  • Gemelline - cortometraggio (2006)
  • Fuori preventivo - cortometraggio (2010)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Unfair, su prodeikonos.com.
  2. ^ Presentati i corti siciliani e internazionali in concorso al Taormina Film Fest, su Guida Sicilia, 20 maggio 2003.
  3. ^ Catalogo (PDF), su Arcipelago 14º Festival Internazionale di Cortometraggi e Nuove Immagini. URL consultato il 2 maggio 2018 (archiviato dall'url originale il 12 agosto 2011).
  4. ^ Le motivazioni della Sottocommissione per i film di cortometraggio approvati nelle sedute del 23 e 24 maggio 2005, su Ministero della cultura. URL consultato il 5 marzo 2018 (archiviato dall'url originale l'11 ottobre 2008).
  5. ^ Tutti i premiati dal 1986, su Premio Solinas.
  6. ^ MiBAC: 10 progetti approvati per l'interesse culturale, su Cinecittà News, 30 novembre 2016.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]