Figline e Incisa Valdarno

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Figline e Incisa Valdarno
comune
Figline e Incisa Valdarno – Stemma
Figline e Incisa Valdarno – Bandiera
Figline e Incisa Valdarno – Veduta
Figline e Incisa Valdarno – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Toscana
Città metropolitana Firenze
Amministrazione
SindacoGiulia Mugnai (PD) dal 26-5-2014
Data di istituzione1º gennaio 2014
Territorio
Coordinate43°39′24″N 11°26′59″E / 43.656667°N 11.449722°E43.656667; 11.449722 (Figline e Incisa Valdarno)
Altitudine122 m s.l.m.
Superficie97,90[2] km²
Abitanti23 158[3] (31-12-2023)
Densità236,55 ab./km²
FrazioniPorcellino, Restone, Cesto, Gaville, Ponte agli Stolli, Brollo, Burchio, Palazzolo, Poggio alla Croce[1]
Comuni confinantiCastelfranco Piandiscò (AR), Cavriglia (AR), Greve in Chianti, Reggello, Rignano sull'Arno, San Giovanni Valdarno (AR)
Altre informazioni
Cod. postale50063 (Figline);

50064 (Incisa)

Prefisso055
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT048052
Cod. catastaleM321
TargaFI
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[4]
Patronosanti Romolo e Alessandro
Giorno festivo6 luglio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Figline e Incisa Valdarno
Figline e Incisa Valdarno
Figline e Incisa Valdarno – Mappa
Figline e Incisa Valdarno – Mappa
Posizione del comune di Figline e Incisa Valdarno nella città metropolitana di Firenze
Sito istituzionale

Figline e Incisa Valdarno è un comune italiano di 23 158 abitanti[3] della città metropolitana di Firenze in Toscana.

È stato istituito il 1º gennaio 2014 dalla fusione dei comuni di Figline Valdarno e Incisa in Val d'Arno. I due centri abitati degli ex comuni, seppur storicamente ed ancora oggi distinti, sono stati unificati, dunque formalmente non si tratta di un comune sparso.

Origini del nome[modifica | modifica wikitesto]

Il nome "Figline e Incisa Valdarno" deriva dall'unione dei nomi dei due comuni precedenti in ordine alfabetico. Il nome "Figline" deriva dal latino Figulinae (con evoluzione in Fighinum, Fegghine ecc.) che indica una fabbrica di figuline (oggetti in terracotta), un luogo ove si lavorano argille per la fabbricazione di vasi e stoviglie in terra cotta secondo un'arte della ceramica prima etrusca e poi romana. Negli ultimi secoli sono state infatti rinvenute diverse ceramiche. Il nome "Incisa" deriva da una spaccatura della crosta terrestre che già centomila anni fa si aprì nei pressi proprio dell'attuale Incisa.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma e il gonfalone del comune sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 26 agosto 2015.[5]

«Stemma d'azzurro, all'orso ritto, posto a destra, rivoltato, di nero, linguato di rosso, affrontato al leone d'oro, linguato di rosso; orso e leone afferranti con entrambe le zampe anteriori l'asta della bandiera, d'argento, posta in palo, con il drappo bifido, sventolante a sinistra, dello stesso, caricato dal mezzo giglio di Firenze, di rosso, unito a sinistra alla mezza croce, dello stesso. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo di bianco con la bordatura di rosso.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Titolo di Città - nastrino per uniforme ordinaria
— DPR 3 ottobre 2016

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[6][7]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2021 sul territorio comunale risiedono 2439 stranieri, pari al 10,5% della popolazione. Le nazionalità maggiormente rappresentate sono:[8]

  • Romania, 469 persone (19,2% sul totale degli stranieri residenti)
  • Albania, 403 persone (16,5%)
  • Marocco, 316 persone (13,0%)
  • Cina, 179 persone (7,3%)

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Incisa in Val d'Arno e Figline Valdarno.

Il comune è costituito principalmente dai due centri abitati che gli danno il nome, Incisa in Val d'Arno e Figline Valdarno, in quest'ultimo centro si trova la sede comunale. Tra i due centri posti sulla riva sinistra dell'Arno si trova la zona industriale di Lagaccioni.

Poggio alla Croce

Frazioni[modifica | modifica wikitesto]

Oltre ai due centri principali, lo Statuto comunale riconosce ufficialmente 9 frazioni: Porcellino, Restone, Cesto, Gaville, Ponte agli Stolli, Brollo, Burchio, Palazzolo e Poggio alla Croce[1], rappresentate nella Consulta delle Frazioni.

Poggio alla Croce[modifica | modifica wikitesto]

Poggio alla Croce è un centro collinare posto sulla sommità del Chianti fiorentino tra la valle dell'Ema e il Valdarno superiore. La frazione è divisa amministrativamente tra il comune di Figline e Incisa Valdarno e quello di Greve in Chianti.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1º gennaio 2014 27 maggio 2014 Antonio Lucio Garufi - Comm. straordinario [9]
27 maggio 2014 in carica Giulia Mugnai Partito Democratico, lista civica Società aperta Sindaco [9]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Statuto comunale di Figline e Incisa Valdarno (PDF), su comunefiv.it.
  2. ^ Dato Istat - La superficie dei comuni, delle province e delle regioni italiane al Censimento 2011 (somma delle superfici degli ex comuni di Figline Valdarno e Incisa in Val d'Arno)
  3. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT, 3 ottobre 2023. URL consultato il 18 ottobre 2023.
  4. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  5. ^ Figline e Incisa Valdarno (Firenze) D.P.R. 26.08.2015 concessione di stemma e gonfalone, su presidenza.governo.it. URL consultato il 5 agosto 2022.
  6. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28 dicembre 2012.
  7. ^ Fino al 2011 compreso, il dato è la somma degli abitanti dei comuni di Figline Valdarno e Incisa in Val d'Arno.
  8. ^ Area geografica e paesi di cittadinanza - Toscana, su dati-censimentipermanenti.istat.it.
  9. ^ a b Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali, Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali, su amministratori.interno.gov.it. URL consultato il 18 ottobre 2023.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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